28 Marzo, 2024
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l’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli incontra il Colegiul Naţional “Radu Negru” di Fagaras

Quest’anno è stato attuato uno scambio culturale “tecnico” fra l’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli e il Colegiul Naţional “Radu Negru” di Fagaras, docenti, studenti e genitori sono stati accolti in Romania, con una ospitalità invidiabile, in un incontro che ha permesso di studiare insieme i due sistemi scolastici. Ecco un confronto dal punto di vista italiano, cui seguirà quello degli ospiti romeni in Italia a settembre.

 

Il Colegiul Naţional “Radu Negru” di Fagaras è un ex liceo privato, mirante alla formazione della classe dirigente, divenuto in seguito un istituto omnicomprensivo, cioè accoglie e prepara alunni da 5 a 18 anni, con orario dalle 8.00 alle 14.00, alternando 50 minuti di lezione con una pausa di 10 minuti alla volta, dal 15 settembre al 15 giugno.

La struttura comprende vari plessi con vari edifici per le aule, una enorme palestra con parquet, una mensa e una foresteria, che un tempo accoglieva gli studenti del Collegio. Ora la foresteria permette di pernottare a chi ne abbia necessità, in quanto il servizio di trasporto scolastico consente a tutti di rientrare a casa dopo le lezioni.

Se la foresteria ha stanze per accogliere 5 studenti alla volta con bagno, frigorifero e armadi essenziali, l’edificio principale, che comprende la direzione, ha una struttura risalente al 1500, ottimamente tenuta ed accogliente. Ciascuna aula ha ancora le stufe a maiolica del 1700, ma anche smart TV, videoproiezione e collegamenti internet, oltre ai materiali necessari alla disciplina in studio. Gli studenti ruotano fra le varie aule, ciascuna gestita da un singolo docente che ne è responsabile, dedicate alla lingua romena, alle materie scientifiche (fisica, chimica, biologia, informatica … ciascuna dotata degli strumenti indispensabili per esperimenti ed osservazioni, dal becco Bunsen ad un piccolo zoo di animali impagliati). Una grande sala conferenze accoglie lezioni teoriche e riunioni ed è affittata anche agli esterni. Gli introiti per l’affitto vanno ad arricchire i fondi scolastici, rimpinguati anche da donazioni e sponsorizzazioni per progetti specifici. La “Radu Negru” accoglie vari eventi e progetti, finanziati da esterni, ed è attivissima.

Nelle aule è obbligatorio avere lo stemma della Repubblica Romena ed è ammessa l’icona della Madonna con il Bambino.

La Scuola, rimasta di prestigio anche ora che è statale e omnicomprensiva, accoglie studenti della intera regione ed ha avuto vari studenti illustri: dal vincitore mondiale delle olimpiadi di matematica, Dan Nicuşor, ad un famoso ingegnere della Lamborghini, Mircea Dinca.

L’organizzazione scolastica nazionale romena prevede una classe “zero” di scolarizzazione per la primaria, dove si impara a socializzare, ad avere manualità, ad ascoltare con attenzione, a muoversi con armonia, ad avere le prime indicazioni geometriche e matematiche, ad apprezzare la musica, a migliorare le abilità motorie e visuali ed a comunicare. Seguono quattro anni di primaria per poi avere le classi della secondaria fino al diploma finale per poi proseguire all’Università. Per la primaria, la settimana è composta da 4 ore al giorno, il venerdì 3 ore (il docente svolge 16 ore di lezione a settimana; le ore del post scuola, a pagamento da parte dei genitori, sono opzionali). L’insegnante di classe è unico, ma si aggiunge 1 ora di inglese (2 in “quarta”) e 1 di religione ortodossa. Chi non segue religione è libero di andare a casa o rimanere per proprio conto (su indicazione dei genitori). Al termine delle lezioni è possibile usufruire del servizio di refezione scolastica e di un dopo scuola, il tutto però a pagamento dei genitori.

Nella “Radu Negru”, che accoglie oltre 1400 studenti, le classi variano da 20 a 40 studenti, la cui disciplina è ferrea. Chi si iscrive a questa Scuola sa che si richiede rigore e disciplina, in cambio si hanno però ottimi insegnanti che offrono una eccellente preparazione; non a caso si è ammessi a frequentarla solo con una valutazione di ingresso superiore al 9 su dieci, secondo il principio “meglio la qualità che la quantità”. Se per i ragazzi diversamente abili esistono scuole apposite per la loro formazione, per i bambini con disgrafia e dislessia la Scuola ha a disposizione una logopedista. Data l’eccellenza della Scuola, gli studenti non violano le regole in quanto sanno cosa perderebbero ad esserne estromessi. Anzi la disciplina è mantenuta ai massimi livelli in quanto una valutazione in condotta minore di 9 non consentirebbe loro di essere ammessi a concorsi per posti statali, gendarmeria eccetera. La correttezza e la disciplina sono visibili fin dal primo anno di scuola. Ad esempio a mensa il vociare era bassissimo, per alcune classi assolutamente nullo. Per richiamare l’attenzione della maestra i bambini alzavano la mano sorridendo ricevendo sempre la massima attenzione dalla docente presente.

Va sottolineata la comunità di intenti fra Scuola e genitori. Questi ultimi, ben consci del patto formativo conosciuto ed accettato all’atto dell’iscrizione e pertanto condividendone i principi, sono sempre di supporto ai docenti e mai appoggiano indiscriminatamente i propri figli, anzi, pur di non perdere l’opportunità formativa della “Radu Negru”, si allineano con le decisioni della Scuola sia in tema disciplinare che didattico. C’è anche da dire che la responsabilità dei docenti nei confronti degli studenti è pressoché nulla. Ad esempio, non esiste sorveglianza nei corridoi da parte dei “bidelli” in quanto eventuali incidenti non ricadono sulle spalle della Scuola. Invece a turno, come accade in Germania e Francia, dove analogamente le responsabilità dei docenti sono molto basse, è un docente a risultare “in servizio” su un piano, ma con il solo compito di supportare gli studenti in eventuali difficoltà che possano presentarsi, ad esempio allertare l’ambulanza in caso di incidente (senza essere minimamente responsabile dell’eventuale incidente accaduto durante il suo servizio, anche se si trovava altrove o era distratto dalla lettura di un giornale o dal prendere un caffè). I ragazzi vengono lasciati tranquillamente da soli nelle classi ed anche durante gli spostamenti da un’aula all’altra tutto avviene nel più tranquillo dei modi.

Il personale, gentilissimo, è a disposizione 24 ore su 24 per la sicurezza ed il controllo della struttura (il nostro primo giro di visita è stato effettuato intorno alle 21.00 senza che il personale di vigilanza perdesse per un solo attimo il proprio sorriso). Fra il personale di servizio ovviamente c’è anche un autista che, con un pullmino da 16 posti, ci ha prelevato da Bucarest per condurci in giro per la Romania, fino a ricondurci il giorno del rientro in aeroporto. Il collegio fruisce, durante l’orario scolastico, di un studio medico permanente con un medico e un’infermiera, situato nella struttura scolastica, a completa disposizione di tutto il personale e, come abbiamo potuto osservare, anche degli ospiti.

Se le scale di accesso ai vari piani sono distinti per docenti e studenti, il contatto fra studenti e docenti è comunque sempre cordiale (anche se un tempo era definita “La Bastiglia”) e questo permette un confronto costante che elimina alla radice qualsiasi contestazione. Ad esempio la divisa, che per la primaria è un onore indossare, per i ragazzi più grandi a volte è meno apprezzata. Ma la discussione che può nascere, vertendo sulla accettazione delle regole firmate all’atto dell’iscrizione ed alla motivazione di eliminare discriminazioni di censo, ha sempre evitato contestazioni più serie di una sana discussione. D’altro canto nella stessa Fagaras esistono altri 3 istituti che hanno regole meno severe, che sono meno blasonate e che preparano i ragazzi con meno aspettative.

I docenti hanno un orario di cattedra certamente inferiore a quello dei docenti italiani, ma il loro stipendio è circa un terzo dei colleghi di pari livello che lavorano in Italia. La Scuola però permette loro di lavorare per il post scuola, ricevendo uno stipendio a parte proveniente dalle famiglie.

L’autonomia delle singole Scuole è molto ridotta e presenta ancora una struttura gerarchica che in Italia è stata superata nel 1999 con la riforma costituzionale. Questo impedisce di modificare i programmi in base al territorio ed al singolo, quindi non esiste la possibilità di svolgere programmi personalizzati. Lo studente in difficoltà (iperattivo, autistico eccetera) viene accolto in strutture specifiche e non integrato nella comunità scolastica come prevede la legislazione italiana. Se qualche studente presenta qualche difficoltà, dovuta a bisogni educativi speciali (ad esempio problemi di lingua in quanto immigrato o rientrato in Patria dall’estero), è cura volontaria dei singoli docenti lavorare in più per loro, senza che però questo lavoro extra sia per loro riconosciuto in alcun modo. Gli studenti che non raggiungono tutti gli obiettivi prefissati a livello nazionale semplicemente ripetono l’anno.

In classe il docente è tenuto ancora a redigere il registro orario sotto forma cartacea, mentre in Italia è permesso il registro elettronico che, se da una parte forse dissuade il contato fisico fra genitori e docenti, dall’altro lato permette una trasparenza immediata ed un minore impatto ambientale.

In caso di assenza di un docente, non esiste una graduatoria da cui attingere il sostituto: è in capo al dirigente scolastico l’obbligo di cercare fra il personale in pensione qualcuno che entri in classe al posto del docente assente. Il dirigente scolastico, attualmente la professoressa Maria Racu, dopo aver superato il concorso pubblico, entra in ruolo per solo 4 anni e deve avere continuità nell’insegnamento della sua disciplina almeno in una classe.

Volendo segnalare una cosa positiva ed una negativa nel confronto fra la “Corrado Melone” e la “Radu Negru” possiamo analizzare due aspetti.

Sicuramente è vincente la “Radu Negru” relativamente l’aspetto del rapporto con le famiglie. Infatti la chiara idea che i genitori hanno di ciò che la Scuola può offrire e ciò che questa pretende allo scopo di poter far raggiungere gli obiettivi programmati, permette una collaborazione che in Italia a volte è difficile e che per il 10% circa delle famiglie è addirittura inesistente. Per chiarire: se un ragazzo viene redarguito dai docenti italiani, le reazione di questa piccola percentuale di genitori è di fastidio o di vero e proprio rigetto: l’errore non viene riconosciuto ai figli maleducati, forse per non ammettere il proprio fallimento come genitori o per non avere altra capacità di esprimere il loro amore nei loro confronti, ma accusano i docenti di una loro pseudo incapacità di comprendere i ragazzi. Ora, se i ragazzi fanno giustamente il proprio lavoro di adolescenti nel violare le regole per riconoscere quali siano i limiti della propria libertà individuale nell’ambito della società in cui stanno entrando (ovviamente se le famiglie non glielo abbiano già insegnato), dovere degli insegnanti è preparare dei cittadini consapevoli mostrando loro quali limiti siano invalicabili e la necessità del rispetto del prossimo, per avere in cambio la difesa dalla società. Alla “Radu Negru” è evidente il supporto da parte delle famiglie, la loro conoscenza delle regole della Scuola e la loro collaborazione nei casi in cui i ragazzi possano (ma avviene molto raramente) violarle. Alla “Melone” abbiamo invece visto genitori giustificare reati penali commessi dagli studenti, li abbiamo visti presentarsi con gli avvocati in sede di Consiglio di classe, li abbiamo visti minacciare docenti ed addirittura tentare di picchiarli (cosa peraltro avvenuta in altre parti d’Italia). Risulta chiaro che se i ragazzi, i quali imparano dall’esempio, vedono simili atteggiamenti a difesa delle loro mancanze, conseguentemente imparano che le loro azioni non sono sbagliate, esattamente il contrario di quello che è l’obiettivo scolastico. Fortunatamente si tratta di una minima percentuale, ma è anche vero che “fa più rumore un albero che cade di una intera foresta che cresce”.

Invece è, a parere dello scrivente, sicuramente positivo l’aspetto della normativa italiana che punta all’inclusione dei diversamente abili, all’aiuto dei ragazzi con bisogni educativi speciali e, più in generale, alla promozione delle potenzialità singolari. Alla “Radu Negru” non interessano le condizioni degli studenti: ci sono obiettivi nazionali da raggiungere e se li si raggiunge bene, altrimenti ciascuno viene valutato per quello che ha fatto assumendosene le conseguenze. Se i docenti desiderano aiutare l’espressione delle potenzialità dei singoli, sono liberi di lavorare extra, ma senza alcun riconoscimento economico. Invece alla “Melone” (in Italia in generale) occorre permettere a tutti gli allievi di esprimersi per raggiungere il massimo della loro potenzialità. Se ci sono bisogni educativi speciali (ad esempio la non conoscenza della lingua), i docenti, curricularmente o tramite progetti specifici finanziati dal Governo, svolgono lezioni aggiuntive per portare chi sia indietro allo stesso livello degli altri.

Dirigente Scolastico, Prof. Riccardo Agresti

Istituto Comprensivo “Corrado Melone” Ladispoli, Italia

Vizită la Colegiul Naţional “Radu Negru” din Făgăraș , România , 2-7 mai 2018

 

Colegiul Național “Radu Negru” din Făgăraș este un fost liceu privat mirat să formeze clasa directoare, devenit mai departe un institut omnicomprensiv (primește și pregătește elevi de la 5 la 18 ani) cu orarul de la 8.00 la 14.00, alternând 50 minute de lecție cu o pauză de 10 minute între ore, din 15 septembrie în 15 iunie. Colegiul cuprinde diferite școli cu diferite clădiri pentru aule, o enormă salǎ de sport cu

parchet, un internat care cândva găzduia elevii școlii, iar acum gǎzduieşte pe cine are nevoie de cazare deoarece serviciul de transport al școlii ajută pe fiecare elev să se întoarcă acasă după lecții. Daca Internatul are camere cu 5 posturi, baie, frigider și dulapuri în acelasi timp edificiul principal, care cuprinde direcțiunea, este o clădire din anii 1500, păstrată în optime condiții și primitoare. Fiecare aulǎ pǎstreazǎ încă o teracotă din anii 1700 dar și un smart TV, videoproiector și legătură la internet, pe lângă alte materiale necesare disciplinelor de studiu. Elevii intră prin rotație în diferite aule gestite de un singur cadru didactic, care este responsabil, dedicate limbii române, disciplinelor științifice (fizică, chimie, biologie, informatică , fiecare dotată cu instrumente indispensabile pentru experiențe și observații de la ciocul Bunsen la o mică grădina zoologică cu animale împăiate). O mare salǎ de conferințe găzduiește lecții teoretice și reuniuni și care se închiriază pentru activitatile celor externi colegiului. Veniturile din închiriere măresc fondul școlii la care se adaugă diferite donații și sponsorizări pentru proiecte specifice. Școala, rămasă de prestigiu până în prezent, statală și omnicomprensiva, primește elevi din toată regiunea și a dat, în timp, mulți studenți iluștri: de la câștigătorul mondial de matematică Dan Nicuşor la faimosul inginer de la Lamborghini Mircea Dincǎ.

Structura școlară națională română prevede o clasa “zero”- “ pregătitoare ” de la Primară, în care copilul de 5-6 ani învață să socializeze, să aibă manualitate, să asculte cu atenție, să se miște în armonie, să aibă primele indicații geometrice și matematice, să aprecieze muzica, să îmbunătățească abilitățile motorii și vizuale și să comunice în limba română. Urmează 4 ani de școală primară apoi secundară alti 4 ani și liceul cu diplomă de Bacalaureat după care pot sa urmeze Universitatea.

În clase este obligatoriu să se expună stema Republicii România și este admisă icoana Maicii Domnului cu fiul Iisus. Școala Primară are săptămâna compusă de 4 ore pe zi, vineri 3 ore (învățătorul desfășoară 16 ore de curs pe săptămâna și orele de după școală, plătite de părinți, sunt opționale ). Învățătorul este singur la clasa la care se adaugă o ora de engleză (2 ore în clasa a patra ), și o ora de religie ortodoxă . Cine nu face religie este liber să meargă acasă sau rămâne pe cont propriu (la alegerea părinților). La sfârșitul lecțiilor este posibil să rămână la serviciile școlare de după școală dar totul este plătit de părinți. Colegiul Radu Negru are peste 1400 de elevi, clasele au de la 20 la 40 de elevi a căror disciplină este de fier. Cine se înscrie în această școală știe că se cere rigurozitate și disciplină în schimbul unor optime cadre didactice și a unei excelente pregătiri.

Nu întâmplător sunt admiși să frecventeze această școală numai elevii cu media superioară notei 9, cum zice sloganul ” mai bine calitate decât cantitate”.

Dacă pentru elevii cu handicap există școli speciale pentru copiii cu disgrafie sau dislesie școala are la dispoziție o logopedistǎ.

Personalul școlii este foarte gentil și la dispoziție 24 de ore din 24 pentru siguranța și controlul școlii (prima noastră vizită în școală am efectuat-o în jurul orei 21.00 fără ca personalul de pază să piardă nici pentru un moment surâsul). Din personalul școlii face parte și un șofer care cu un microbuz de 16 locuri, ne-a preluat din București și ne-a condus prin România, până la ultima zi de întoarcere la aeroport. Dată fiind excelența școlii, elevii nu violează regulele pentru că știu ce ar putea pierde și că ar fi exmatriculaţi. Discipina este menținută la nivele maxime pentru că o evaluare la purtare mai mică de notă 9 nu le permite să fie admiși la concursuri pentru posturi ca în jardarmerie, poliție etc. Corectitudinea și disciplina sunt vizibile de la primul an de școală. De exemplu la masă nu vocifereaza nimeni, câte o clasa nici nu se aude când intră, mănâncă și ies. Pentru a cere să vorbească copiii ridică surâzând mâna iar  cadrul didactic le dǎ maxima atenție. Trebuie sublimiate intențiile comune ale Școlii și ale părinților. Aceștia, conștienți de pactul formativ cunoscut și acceptat de la actul de înscriere al fiului și condivizând principiile, sunt tot timpul de suport cadrelor didactice și nu susţin în mod discriminant proprii fii, din contrǎ (ca să nu piardă oportunitatea formativă de la Radu Negru) se aliniază deciziilor Școlii atât în teme de pregătire cât și didactice. Ar mai fi de adăugat că responsabilitatea cadrelor didactice în ceea ce privește elevul este minimă. De exemplu, nu există supraveghere din partea personalului de serviciu pentru că eventualele incidente nu cad în responsabilitatea școlii. În schimb, pe rând, cum se întâmplă în Franța și Germania unde la fel responsabilitatea cadrelor didactice este minimă, este un cadru didactic de serviciu pe fiecare culuar dar cu singurul rol de a ajuta elevii în eventuale cazuri de necessitate, de exemplu să cheme ambulanța fără să fie minimamente responsabil de incidentul petrecut în timpul serviciului sau chiar dacă se găsea altundeva sau era distrat (cu un ziar sau cu o cafea). Elevii sunt lăsați singuri fără probleme în clase dar și când se mută de la o clasǎ la alta, totul se desfășoară în cel mai liniștit mod dar oricum scările de acces și etajele sunt distincte pe elevi și cadre didactice. Contactul între studenți și cadre didactice este tot timpul cordial (chiar dacă cu ani în urmă școala se numea “Bastilia”) care permite o confruntare constantǎ care eliminǎ de la rădăcinǎ, din start, orice contestație. De exemplu uniforma școlară care pentru școala primară este o onoare să o poarte, pentru elevii mai mari câteodată este mai puțin apreciată. Dar discuția care poate să nască, avizând acceptarea regulelor semnate la înscriere și motivația de eliminarea discriminării pe motive materiale ale familiei, a dus la evitarea contestațiilor serioase și a rămas la nivel de discuție. De altfel în oraşul Făgăraș sunt alte trei școli care au reguli mai puțin severe, care sunt mai puțin blazonate și care pregătesc elevi cu mai puține așteptări.

Colegiul “Radu Negru” găzduiește diferite evenimente și proiecte și este foarte activ. Profesorii au un orar la catedră desigur inferior celor din Italia dar salariul este aproximativ o treime din cel al colegilor din Italia. Dar Școala le permite să lucreze în programele “după școală” primind un salar în parte provenit de la părinți. Autonomia școlii este foarte redusă și prezintă încă o structura de ierarhie care în Italia a fost depășită încă din 1999, odată cu reforma constituțională. Aceasta împiedică posibilitatea modificării programei în funcție de teritoriu și de elevi, deci nu lasă școlii posibilitatea de a desfășura programe personalizate. Elevul în dificultate (hiperactiv, autistic) este primit în școli speciale, nu este integrat în comunități școlare așa cum prevede legislativă italiană. Dacă un elev prezintă o dificultate cât privește nevoile educative speciale (de exemplu probleme de limbǎ pentru un elev emigrant ori reintrat în țară) rămâne decizia voluntară a fiecărui cadru didactic să lucreze în plus pentru el, fără a le fi recunoscută munca în niciun mod. Elevii care nu obțin rezultatele prevăzute și obiectivele prefixate la nivel național repetă anul școlar. În clasa, cadrul didactic merge cu registrul, în schimb în Italia este permis registrul

electronic care pe de o parte reduce contactul fizic între părinți și cadrele didactice, pe de altă parte permite o transparență imediată și un mic impact ambiental prin economisirea hârtiei dar practic cu aceleași costuri.

În cazul în care lipsește un cadru didactic, nu există la Inspectoratul Scolar o lista graduală a dascălilor care să permită substituirea: este obligația directorului să caute personal didactic în pensie care să între la clasǎ în locul celui absent.

Vrând să vedem un fapt pozitiv și unul negativ confruntând cele două școli “Corrado Melone” și “Radu Negru” putem analiza două aspecte. Sigur este în câștig “Radu Negru” pentru raportul școlii cu familia elevului. De fapt ideea clară care o au părinții despre ceea ce poate oferi școala și tot ceea ce aceasta pretinde cu scopul de a putea atinge obiectivele programate, permite o colaborare care în Italia uneori este dificilă dar și pentru că 10% din familii nu colaborează, nu există. Mai clar: dacă un elev este aspru certat de dascălii italieni, părinții din aceast mic procent (de 10%) se simt jigniți sau chiar resping și răspund în același mod. Nu este recunoscută greșeala fiilor needucați poate pentru că nu vor să admită falimentul propriu ca părinte sau pentru că nu au altă modalitate să exprime dragostea lor pentru propriul copil și deci acuză dascălul de o pseudo-incapacitate de a înțelege tinerii. Aş adauga cǎ dacă elevii fac în mod evident munca lor de tineri adolescenți cu care violează regulele, pentru a recunoaște care sunt limitele libertății personale în societatea în care intră (dacă familia încă nu i le-a spus) este datoria dascălilor să pregătească cetățeni conștienți demonstrându-le limitele care nu se depășesc și necesitatea respectului pentru aproape, că să aibă în schimb apararea din partea societății. La “Radu Negru” este evident sportula familiilor, cunoașterea regulelor școlii și colaborarea lor în cazul în care tinerii ar putea (dar se întâmplă foarte rar) să nu le respecte. La “Corrado Melone” din păcate am văzut părinți care au justificat infracțiuni penale făcute de elevi și i-am văzut prezentându -se cu avocați la consiliul clasei, i-am văzut amenințând și lovind dascăli (în alte părți ale Italiei). Rezultă clar că dacă elevii, care învață din exemplul altora, văd atitudini similare în apărarea greșelilor lor, învață că acțiunile lor nu sunt greșite, adică exact contrarul obiectivului școlii. De fapt se vorbește de un mic procent dar este adevărat că “face mai mult zgomot un arbore care cade decât o pădure care crește ”.

În schimb, după părerea mea, sigur pozitivă, aspectul normativei italiene care urmărește incluziunea elevilor cu handicap, ajutorul copiilor cu necesități educative speciale, și chiar în general, la promovarea capacităților individuale. La Radu Negru nu interesează condițiile elevilor: sunt obiective naționale de atins și dacă se ating este bine dacă nu fiecare va fi evaluat pentru ceea ce a făcut. Dacă cadrele didactice doresc să ajute și să evidențieze potențialul elevului, sunt liberi să lucreze extra, dar fără nicio recunoaștere finaciară. La “Corrado Melone” (în Italia în general) trebuie să se permită tuturor elevilor să exprime la maxim tot ceea ce pot da. Dacă sunt nevoi educative speciale (de exemplu în cazul în care nu cunoaște limba), cadrele didactice în orar curricular sau cu proiecte speciale finanţate de Guvernul Italian, desfășoară lecții în plus pentru a aduce elevul în cauzǎ la nivelul celorlalți .

Director

Istituto Comprensivo “Corrado Melone” Ladispoli, Italia

Prof. Riccardo Agresti

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