25 Aprile, 2024
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La tutela del paesaggio e del patrimonio ambientale

Riceviamo e pubblichiamo:

La Regione Lazio è in prima fila nella tutela del paesaggio e del patrimonio ambientale: la definitiva approvazione del Piano territoriale paesaggistico regionale rappresenta un aspetto prioritario del programma della nuova Amministrazione regionale e non è compatibile con emendamenti finalizzati alla trasformazione inopinata di “pezzi storici”, “monumenti”, “parchi archeologici” e quanto altro rischia di “svendere il proprio territorio”.

Il Ptpr del Lazio è il primo strumento che tutela, norma e valorizza il paesaggio dell’intero territorio regionale, a differenza di altre regioni: sarebbe quindi un controsenso da una parte “pianificare il paesaggio in toto” e dall’altra produrre “codicilli occulti che svendono le aree”.

Vorrei sottolineare che la Legge regionale n.2/2018 mira esclusivamente a fare salvi quei Piani di Assetto dei Parchi regionali già approvati dal Consiglio regionale e conformi pertanto allo stesso Ptpr, dovendone seguire le prescrizioni. Si evidenzia, al tempo stesso, che questa norma non incide sui beni paesaggistici imposti con decreti specifici (D.lgs 42/2004 “immobili ed aree di notevole interesse pubblico”) per i quali rimangono vigenti le prescrizioni e le tutele riportate nel decreto di vincolo e nel Ptpr adottato. La norma approvata dal Consiglio regionale, dunque, non ha invertito assolutamente “la gerarchia delle leggi di salvaguardia del territorio”.

Per quanto riguarda “le mappe”, invece, viene previsto un aggiornamento della base cartografica del Ptpr adottato (con riferimento alla Carta dell’uso del suolo). Una revisione resa necessaria perché la base cartografica del Piano è risalente al volo del 1998, che non risulta più coerente con l’attuale stato dei luoghi. Questo aggiornamento non comporta modifiche ai paesaggi e ancor di più non legittima, né potrebbe mai farlo, interventi abusivi.

Questa revisione, inoltre, non riguarda eventuali condoni e non interessa la legge regionale sulla rigenerazione urbana, che consente interventi su immobili esistenti: nel caso specifico di quelli ricadenti in zone agricole, non prevede poi alcuna deroga a designazioni diverse da quelle consentite dalle leggi vigenti.

La Regione Lazio, infine, concerta con il Mibact tutte le modifiche al Ptpr attraverso un tavolo interistituzionale, previsto dall’Intesa sottoscritta con lo stesso Ministero, che dopo aver chiesto delucidazioni in merito agli emendamenti legislativi introdotti con la Legge regionale n.2/2018 ha ritenuto la legge corretta e non ha proposto nessuna impugnativa.

 

Massimiliano Valeriani

Assessore all’Urbanistica

della Regione Lazio

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