25 Aprile, 2024
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A che punto siamo con l’economia circolare? Progetti Alternanza Scuola-Lavoro (ASL), gli studenti del Vian di Anguillara incontrano l’ENEA

Esperienze positive italiane in un mondo che cambia

di Deidda Flavia, Filacchioni Giulia, Giovani Alessandro, Lepore Martina, Lozzi Valerio, Palombini Giordano, Salonia Anna, Scarnati Alfredo (IV H – I Liceo Scientifico I. Vian Anguillara)

“Economia circolare” è un termine generico utilizzato per definire un sistema economico pensato per potersi rigenerare autonomamente e rappresenta un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione di materie prime fino al fine vita dei prodotti, sono organizzate in modo tale che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro. Si differenzia dall’economia lineare in quanto in essa, terminato il consumo, termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema unidirezionale; l’economia lineare porta quindi a conseguenze di tipo ambientale, sociale ed economico, in quanto le materie prime e l’energia vengono utilizzate in modo non sostenibile. L’economista americano Michael Eugene Porter, professore all’Harvard Business School sostiene infatti che “l’inquinamento è una forma di spreco economico che implica l’utilizzo non necessario o incompleto di risorse. Spesso le emissioni sono un segnale di inefficienza e impongono ad un’organizzazione il compimento di attività che non generano valore quali la gestione, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti prodotti”. Invece quella circolare è una forma di economia più collaborativa che si concentra sull’utilizzo e la funzione di un determinato prodotto e non sul prodotto in sé.

Una prova del fatto che l’Italia sta diventando un modello di sostenibilità, in Europa, è fornita dall’accordo tra City Harvest London e QUI Fondation1, che avvicina Londra e Genova nella cooperazione internazionale contro un problema comune a tutti i paesi economicamente più influenti d’Europa e del mondo: lo spreco di cibo. Questa sensazione è confermata dagli ultimi dati, diffusi nei mesi scorsi, che rivelano come ogni italiano sprechi 164 Kg di cibo l’anno: meno dei francesi, a 169 Kg, dei tedeschi con 171 Kg, e degli svedesi, fermi a 187 Kg. Merito della nuova legge approvata ad agosto 2016 dal Parlamento Italiano2 che aiuta e agevola concretamente i ristoratori a donare il cibo avanzato, ma anche dell’attività di sensibilizzazione che le città, le organizzazioni e i governi europei stanno portando avanti. Questo ha permesso un cambio di passo e, più in particolare, di abitudini quotidiane, dal riciclo all’attenta lettura delle etichette con ricadute positive sulla conservazione e scadenza dei cibi.

Ultimamente il Comune di Roma ha firmato un protocollo con Confartigianato3, associazione che dal 1946 si impegna nel far rivivere attività di tradizione antica integrate a tecnologie all’avanguardia. Questo progetto nei prossimi mesi si tradurrà nel ritiro sistematico, in alcuni municipi, di alimenti freschi e in buono stato presso i negozi e i supermercati che aderiranno all’iniziativa con la conseguente distribuzione alle imprese di Caritas capitoline. Questo accordo si inserisce nel progetto per la raccolta differenziata porta a porta presso le attività commerciali, e va a sostegno di iniziative di solidarietà già attive, ma che avevano bisogno del coinvolgimento di nuovi attori e di proposte progettuali in grado di sostenere l’attività di recupero, generando valore per tutta la comunità. È proprio il Comune di Roma a specificare che gli esercenti “virtuosi” avranno un vantaggio concreto aderendo al progetto: una riduzione della Tassa sui Rifiuti, calcolata in base alle capacità di recupero. Sul tema sprechi, ad essere attivi sono anche altre città italiane, che hanno avviato progetti mirati rivolti alle comunità di riferimento. Milano, grazie all’impegno profuso nei mesi dell’Expo, è stata la prima a dotarsi di una Food Policy cittadina, con lo scopo di rendere il sistema alimentare urbano più equo e sostenibile, attraverso iniziative di sensibilizzazione e progetti a “spreco zero” rivolti a trasformare la logica di produzione, distribuzione e consumo del cibo in città.

Ma le iniziative di economia circolare non si fermano all’ambito alimentare. Anche ATAC, l’azienda del trasporto autoferrotranviario del comune di Roma, si impegna nell’adottare soluzioni compatibili con la mobilità e la sostenibilità ambientale. Per esempio l’azienda ha recuperato 15 filobus elettrici in disuso4 dal 2009 che andranno ad operare sulla linea 90 Express sulla quale attualmente si muovono esclusivamente veicoli alimentati a diesel. I filobus saranno dotati di trazione elettrica, potranno essere alimentati sia tramite rete bifilare, sia tramite motore diesel Euro 5. Le vetture sono lunghe 18 metri e possono trasportare un totale di 135 passeggeri. L’amministratore unico, a conferma di ciò, in un’intervista ha dichiarato che “lo scorso mese siamo andati nel deposito ATAC di Torpagnotta dove 45 filobus nuovi di zecca sono stati abbandonati per anni a prendere polvere. Oggi noi li restituiamo ai cittadini.”

Parlando di economia circolare e più in particolare di riciclo, un altro esempio significativo è quello della Campania. Aldo Savarese5, da alcuni anni amministratore unico di Sabox s.r.l., azienda sempre attenta alla sostenibilità ambientale e alla crescita equilibrata del territorio campano, è Presidente di “100×100 Campania”, rete di imprese appartenenti alla filiera della carta che si impegna nella realizzazione del packaging sostenibile. Questa rete promuove il valore economico, ambientale e sociale della sostenibilità. La finalità di questo progetto è produrre appunto un modello di packaging sostenibile, almeno per quanto riguarda l’ambito degli imballaggi di carta e cartone, preparando la strada alla costituzione di un sistema di economia circolare perfettamente chiuso. Ciò è possibile attraverso la collaborazione delle varie aziende aderenti al progetto, che si organizzano nella raccolta del macero e nella sua successiva trasformazione in carta, cercando di raggiungere precisi obiettivi di sostenibilità. Alcuni dati confermano i buoni frutti della rete: in Campania, nel 2014, sono state raccolte quasi 200.000 tonnellate di carta e cartone, con una media pro capite di 34 kg annui. Tutto questo materiale, grazie alla straordinaria capacità produttiva della rete “100×100 Campania”, viene successivamente riciclato e utilizzato per le procedure di packaging di numerose aziende operanti sul territorio. Questo processo virtuoso, che riduce gli impatti e crea valore sostenibile per tutto il territorio interessato, permette di risparmiare, per ogni tonnellata di packaging sostenibile, circa 9.000 kWh di energia e 37.000 litri di acqua e di evitare l’emissione di 110 kg di CO2 nell’atmosfera. In particolare la città di Gragnano, in provincia di Napoli, già conosciuta come la “città della pasta”, è sede di numerose aziende produttrici di pasta che utilizzano imballaggi in cartone per la spedizione del proprio prodotto. Tramite la collaborazione di queste aziende con la rete “100×100 Campania”, la città punta a sviluppare un sistema circolare in cui la carta proveniente dalla raccolta differenziata dei cittadini di Gragnano viene riciclata per poi essere utilizzata sotto forma di scatole dalle varie aziende del luogo. Se questo progetto prendesse piede in un ambito geografico maggiore, si potrebbero raggiungere rilevanti vantaggi economici e soprattutto sociali, con la possibilità di creare numerosi nuovi posti di lavoro.

Anche nel comprensorio del Lago di Bracciano non mancano iniziative di economia circolare. Negli ultimi anni, ad esempio, il Comune di Anguillara Sabazia6, all’interno di un più ampio progetto provinciale, si è impegnato nella gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. Questa attività considera, come fine ultimo, il bene e il futuro di tutti i cittadini della zona, così fortunati nel vivere in uno splendido ambiente naturale arricchito dalla presenza del lago; un territorio che con qualche semplice accorgimento da parte degli stessi cittadini può essere facilmente mantenuto pulito, garantendo così il soggiorno in un ecosistema tutelato. Nella zona, il concetto di “economia circolare” sta lentamente entrando nella quotidianità, grazie ad un ulteriore allargamento della raccolta “Porta a Porta”. Con questo si vuole fermamente combattere il grave e pericoloso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in strada. Uno degli ultimi dati rilasciati dal Comune afferma che, sul nostro territorio, la raccolta differenziata ha raggiunto quasi il 70% nella zona interessata. Inoltre, per favorire la diffusione del compostaggio, il Comune distribuisce gratuitamente, già da qualche anno, le compostiere. I cittadini che aderiscono vengono inseriti nell’Albo Comunale dei Compostatori Domestici. Chi fa parte dell’Albo potrà godere di uno sconto sulla tassa dei rifiuti. Nel 2015, per incentivare maggiormente questa pratica virtuosa, il Comune ha aumentato la percentuale di sconto sulla tassa dei rifiuti dal 5% al 15%.

In conclusione, in Italia ci sono numerose iniziative volte alla creazione di sistemi di economia circolare che, se potenziati, indurrebbero misurabili vantaggi di tipo ambientale, economico e sociale. Le imprese fin qui coinvolte si stanno impegnando nell’aumentare l’efficienza dei prodotti, nel renderli riutilizzabili e riparabili, nel promuovere la condivisione nell’utilizzo di un determinato prodotto e nell’incrementare il riciclo di elementi fino ad oggi considerati come rifiuti. A tutto ciò può contribuire in modo decisivo l’atteggiamento dei consumatori, i quali, cambiando la propria mentalità e il proprio stile di vita, possono sostenere in modo rilevante l’applicazione di questi accorgimenti.

1 http://www.quifoundation.it/partnership-tra-qui-foundation-e-city-harvest/

http://ildubbio.news/ildubbio/2016/12/21/qui-foundation-e-city-harvest-insieme-contro-sprechi-alimentari/

2 D. Lgsl. n. 166 pubblicato sulla G.U. n. 66 del 19 agosto 2016.

3 https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1388237

http://www.confartigianato.it/2017/02/roma-nasce-foodsharing-il-progetto-di-confartigianato-e-roma-capitale-contro-lo-spreco-alimentare-la-firma-in-campidoglio-con-il-sindaco-raggi/

4 http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_marzo_27/atac-servizio-primi-15-filobus-f44a1f32-12c4-11e7-be9a-6ca09ed8307d.shtml?refresh_ce-cp

5 Video intervista ad Aldo Savarese: https://www.youtube.com/watch?v=OouZULQHEx8

6 http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/

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