26 Aprile, 2024
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Bracciano Ambiente, intervento del sindaco Tondinelli

 

Dopo il fallimento della società si prospetta la bonifica di Cupinoro e un incerto futuro per i dipendenti: resta ancora da capire, infatti, come e quando la Regione prenderà in carico la bonifica e la messa in sicurezza (post mortem) della discarica e come e se verranno riassorbiti i dipendenti. Ne parla il sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli.

Da novembre, con il decreto del fallimento della BA, come è proceduta la gestione del ciclo dei rifiuti a Bracciano?

«Nel decreto di fallimento, emesso dal giudice fallimentare, è prevista una gestione provvisoria della Bracciano Ambiente. Questo strumento prevede la continuazione dello svolgimento dei servizi cimiteriali e la raccolta dei rifiuti, che appunto fino ad aggiudicazione delle relative gare saranno gestite dal curatore del fallimento della Bracciano Ambiente. Per quanto riguarda la gestione della discarica di Cupinoro è la Regione a farsene carico nell’immediato termine, mentre sono previsti degli incontri con la regione Lazio per decidere il soggetto e le modalità con le quali farsi carico della messa in sicurezza e della bonifica del sito. Confermo, come ho già detto in altre sedi, che per questa amministrazione il sito di Cupinoro è definitivamente chiuso. Il nostro dialogo con la Regione per ciò che attiene Cupinoro sarà incentrato solo sulla messa in sicurezza e bonifica del sito».

Quale destinazione è stata data o sarà data ai dipendenti?

«Purtroppo per i dipendenti della Bracciano Ambiente da diversi anni non vi è stata tranquillità; voglio ricordare i ventuno licenziamenti fatti alcuni anni fa. L’amministrazione non può entrare nel merito di come si come si muoverà il curatore fallimentare nei confronti dei dipendenti. Da parte nostra stiamo procedendo ad avviare le gare per la gestione dei servizi cimiteriali e della raccolta rifiuti e chiaramente, come amministrazione, ci adopereremo, sempre nel rispetto delle leggi, affinché i dipendenti ante fallimento di questi servizi siano riassorbiti da chi si aggiudicherà le gare. Per quanto riguarda coloro che prestavano servizio nel sito di Cupinoro, prima di valutare le possibili opzioni per la tutela di questi dipendenti, bisognerà attendere le decisioni della Regione sulle modalità della gestione post mortem del sito».

Quali alternative si prospettano? Un intervento di privati? Un intervento dalla Regione? O il comune stesso dovrà risanare il debito BA?

«Il Comune è in piano di riequilibrio e non ha assolutamente la forza economica per far fronte ad una gestione post-mortem; il comune, come si legge nell’ultima sentenza della corte dei conti, è stato già fortemente penalizzato dalla gestione pluriennale “allegra” della Bracciano Ambiente quindi, noi crediamo, che lo stesso non debba e non possa farsi carico della gestione del sito di Cupinoro. Faccio presente che ci sono delle fideiussioni che devono essere escusse e mi risulta che la Regione, nel suo bilancio, abbia previsto dei fondi per la gestione post-mortem del sito. Quindi credo che alla fine la Regione si debba far carico della gestione del sito e dovrà anche verificare, insieme alla Corte dei Conti, come la Bracciano Ambiente abbia speso i soldi accantonati per il post- mortem».

Sarah Panatta

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