Lo scorso 25 novembre, nel Giardino dell’ulivo” sotto la piazza del Comune, è stata inaugurata la “panchina rossa” “. L’iniziativa ha avuto come cornice la “Giornata internazionale contro la violenza sule donne”, e sulla panchina è stata posta una targa dedicata al ricordo di Federica Mangiapelo, la sedicenne di Anguillara uccisa dal suo fidanzato sulla spiaggia del Lago.
Alla cerimonia hanno presenziato le Autorità comunali, i rappresentanti delle Istituzioni e i familiari di Federica che hanno voluto portare la propria testimonianza nella lotta contro la violenza sulle donne.
“La panchina – ha introdotto Sara Galea, Vice Sindaco di Anguillara – deve essere il simbolo di un nuovo inizio. Le violenze devono cessare, non solo quelle sulle donne, ma su tutti gli esseri umani. Abbiamo apposto un cuore rosso sulla panchina in ricordo di Federica e la frase “L’amore è un’ altra cosa” proprio perché, guardandolo, questo ci ricordi il vero significato dell’amore. Questa panchina sarà il simbolo della lotta contro violenza donne e di genere e la speranza di una nuova presa di coscienza, di umanità. La nostra missione sarà di non commemorare più vittime di violenze, ma quella di creare un inno alla vita ed alla civiltà. Tutti, guardando questa panchina rossa dovranno ricordare e considerare di quanto sia bella la vita e di quanto sia importante l’amore e la passione verso gli altri”.
Il Sindaco, Sabrina Anselmo, ha ricordato un commovente aneddoto che ha visto protagonista la ragazza. “Federica è con noi sempre, perché di solito – ha continuato – quando succedono queste tragedie, pensiamo sempre che siano lontane da noi. Federica l’abbiamo vista crescere e vivere in questi luoghi e Lei deve darci la forza di debellare le violenze che portano odio e dolore.”
La panchina è stata scoperta da una ballerina della scuola di danza “Angels dance” di Anguillara, presso la quale Federica coltivava le sue passioni. Una emozionante canzone cantata dal vivo ha dato una grande commozione a tutti i presenti.
Chiara Maldera, psicologa dei servizi sociali di Anguillara, ha preso poi la parola ed ha letto due brani di Sara Facchini e Claudio Vedovati. “L’intento di questi brani – ha detto- è di offrire a tutti i presenti, in questo giorno così pieno di significati e memorie, degli spunti di riflessione sulla relazione che esiste tra maschile e femminile. Di certo, ognuno di noi si è soffermato a pensare cosa c’è di femminile e di maschile dentro di lui ed è difficile stabilire confini e peculiarità senza ricorrere a valutazioni legate alla cultura e all’educazione.”
L’intervento si è concluso con la lettura di una poesia di Rainer Maria Rilke che ha emozionato tutti i presenti. Eccola:
“Un giorno esisterà la fanciulla e la donna,
il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile,
ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine,
ma solo a vita reale: l’umanità femminile.
Questo progresso trasformerà l’esperienza dell’amore,
che ora è piena d’errore, la muterà dal fondo,
la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano,
non più da maschio a femmina.
E questo più umano amore somiglierà
a quello che noi faticosamente prepariamo,
all’amore che in questo consiste,
che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.”
La cerimonia si è conclusa con un piccolo rinfresco organizzato dal Rione “La Valle” e con il ringraziamento da parte dell’Amministrazione a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento.