29 Marzo, 2024
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Asl Roma 1, presentato “Le donne migranti”, primo numero de “I quaderni del SaMiFo”

Presentato oggi nella sede della ASL Roma 1 il primo volume della nuova collana dei “Quaderni del SaMiFo” dedicato alle donne migranti, contenente riflessioni sulle donne vittime di tratta in Italia e le relative misure di accoglienza, sulla patologia post-traumatica nella schiavitù femminile e sul fenomeno del Genital Cutting (mutilazioni dei genitali femminili).

Hanno introdotto i lavori il dott. Giancarlo Santone, psichiatra coordinatore SaMiFo, il Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Angelo Tanese che dopo i ringraziamenti rivolti ai professionisti dell’Azienda e ai volontari che da anni contribuiscono alla crescita del SaMiFo, e che sono la concreta testimonianza di una sanità pubblica orientata alla tutela dei più fragili ma anche alla diffusione di nuove conoscenze e di una cultura dell’accoglienza verso le persone vittime di violenza, ha ribadito che “l’assistenza sanitaria è un diritto da garantire a tutti. Per farlo si deve fare squadra, partendo dai bisogni delle persone” e Padre Camillo Ripamonti, Presidente Centro Astalli, che ha sottolineato “le donne rifugiate rappresentano una ricchezza per le società che le accolgono. Ma per esserlo fino in fondo è fondamentale che siano garantiti tempestivamente percorsi di accoglienza e integrazione loro dedicati. Un approccio progettuale e integrato che punti ad una riabilitazione fisica e psicologica è fondamentale per un’elaborazione completa di traumi e violenze subite. Il SaMiFo frutto di una sinergia tra privato sociale ed ente pubblico, si conferma un avamposto di tutela dei diritti e della salute dei migranti forzati, con una particolare attenzione alle donne vittime di tortura e violenza”.

Tra gli altri interventi la preziosa testimonianza di Nice Nailantei Leng’ete, Ambasciatrice Amref Health Africa, che ha rafforzato l’importante concetto del lavoro congiunto per migliorare il futuro delle vittime di FGM, puntando sull’istruzione e sull’emancipazione delle donne. Presenti inoltre, Maria Grazia Privitera, Ministero della Salute, Francesca Nicodemi, UNHCR ed Emilio Vercillo, psichiatra SAMIFO che ha concluso il proprio intervento evidenziando che “essere bambine schiave impatta sulla dignità e crea disturbi post-traumatici, è necessario lavorare per creare una alternativa per queste donne”.

Ricordiamo che il SaMiFo, il Centro Salute Migranti Forzati nasce dalla collaborazione della ASL Roma 1 con il Centro Astalli e, si occupa di tutelare il diritto alla salute dei migranti forzati. Particolare attenzione è rivolta ai percorsi di tutela, cura e riabilitazione psico-fisica delle persone più vulnerabili, in particolare le vittime di tortura. Si ringrazia Amref per la collaborazione con la ASL Roma 1 e il contributo.

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