27 Aprile, 2024
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Bracciano: un San Valentino tra i rifiuti?

San Valentino nella “monnezza”? Ancora sacchi su sacchi,“rifiutati” in strada? Sapremo tra pochi giorni se i lavoratori della Bracciano Ambiente incroceranno le braccia come il 21 gennaio scorso, o revocheranno lo sciopero della raccolta dei rifiuti, annunciato per il 14 febbraio prossimo dopo aver riscontrato, nuovamente, che la BA non era in grado di provvedere a versare l’intera busta paga dovuta per contratto ai dipendenti.
Questa mattina, dopo aver indetto un presidio di protesta in Piazza IV Novembre, ai piedi del palazzo comunale di Bracciano, i lavoratori in agitazione sono stati convocati dal sindaco di Giuliano Sala. Un rappresentante CGIL conferma che il sindaco Sala si sarebbe impegnato a reperire le risorse per coprire il mancato pagamento residuo delle somme contestate, ovvero della 13a e della 14a relative al 2014, dell’Elemento di Garanzia Retributiva (E.G.R.) degli anni 2013/2014 e dei buoni pasto.
Nello specifico il comune dovrebbe effettuare nei confronti della BA alcuni pagamenti, e la BA potrebbe usare a sua volta tali fondi per mettersi in regola con i dipendenti ed evitare una nuova sospensione del servizio. Mentre tra i dipendenti cresce ormai la preoccupazione anche per lo stipendio di gennaio, si attende giovedì 12 febbraio per gli aggiornamenti dal sindaco e dalla BA.
La lotta quotidiana per lo stipendio è solo uno degli ultimi segnali della crisi profonda della Bracciano Ambiente, che naviga ad oggi a vista. Nel verbale del consiglio di amministrazione della BA del 2 dicembre 2014 si legge che la società recede dall’affidamento dello smaltimento del percolato e del post mortem della discarica di Cupinoro fatturando ogni costo di gestione al Comune e alla Regione, demandando sostanzialmente a questi enti la frana finanziaria e gestionale della BA stessa.
Ci si chiede perché nei bilanci della BA non ci siano i fondi per il post mortem come pure per gli stipendi dei dipendenti. In una società che paradossalmente, con il contestato progetto industriale basato sul TMB (trattamento meccanico biologico per il rifiuto tal quale) arrivato persino sulla scrivania del Consiglio dei Ministri, avrebbe dovuto trasformare Cupinoro in un polo regionale per la trasformazione dei rifiuti.
Sarah Panatta

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