14 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicitΓ  e le nostre attivitΓ : 339.7904098 redazione@lagone.it

Lazio, Giornata della trasparenza in Consiglio regionale

Daniele Leodori: β€œAbbiamo fatto molto in questi primi 18 mesi ma non ci fermiamo”.

Si Γ¨ svolta oggi nella sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio la prima β€˜Giornata della trasparenza’ organizzata dall’ente presieduto da Daniele Leodori. Si sono confrontati esponenti delle Istituzioni – l’AutoritΓ  nazionale anticorruzione, il Garante della Privacy, le magistrature amministrative e contabili – con i rappresentanti delle associazioni impegnate sul versante della trasparenza e del mondo dell’informazione.
Il risultato Γ¨ stato un ampio e ricco dibattito su temi attuali e pregnanti quali il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, il giusto bilanciamento tra la trasparenza e l’accessibilitΓ  dei dati da un lato e il diritto alla riservatezza dall’altro.

Ad aprire i lavori – e a coordinarli – la consigliera regionale Teresa Petrangolini, dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, la quale ha sottolineato β€œgli enormi passi in avanti compiuti in questi 18 mesi dal Consiglio regionale nell’ambito della trasparenza, che rappresenta una scelta, un processo. Tuttavia – ha precisato la consigliera del gruppo Per il Lazio – siamo ancora in fase di attuazione e molte cose vanno ancora realizzate”.

Il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, ha ricordato ai presenti come il tema della trasparenza sia stato un punto fermo sin dall’inizio di questa legislatura. β€œNel giorno del mio insediamento – ha detto Leodori – ormai 547 giorni fa, dissi nel mio intervento d’apertura che c’era bisogno assoluto di una nuova ripartenza, di una politica low cost, di amministratori normali. Dissi che avremmo fatto della trasparenza un elemento irrinunciabile per noi e per i cittadini e oggi, dopo 18 mesi, posso affermare che abbiamo fatto molto, ma possiamo fare di più”. Con riferimento all’appuntamento odierno, il presidente del Consiglio ha spiegato che β€œquesta, forse con un eccesso di entusiasmo, viene definita la Giornata della Trasparenza, ma resto convinto che la trasparenza si debba praticare ogni giorno, non perchΓ© va di moda, nΓ© per avere una critica positiva, ma perchΓ© Γ¨ un dovere per la pubblica amministrazione e per chi ha responsabilitΓ  di governo”.

Al termine del saluto di Leodori, il segretario generale del Consiglio, Antonio Calicchia, ha brevemente ringraziato tutti i dipendenti β€œper l’importante contributo dato per l’attuazione di una normativa nuova e complessa” e ha poi lasciato la parola a Luigi Lupo, direttore della Struttura Prevenzione della corruzione e Trasparenza del Consiglio regionale, per l’illustrazione del rendiconto sull’attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto β€˜Trasparenza’ (D. Lgs 33/2013).

Augusta Iannini, vice presidente dell’AutoritΓ  Garante dei dati personali, ha inaugurato gli interventi dei sette relatori ospiti del Consiglio, incentrando la sua relazione sul difficile rapporto tra trasparenza e rispetto della privacy, che spesso genera, un β€˜equivoco’. β€œL’AutoritΓ  – ha spiegato – interviene per bilanciare esigenze diverse ed esercita compiti a volte non graditi, non funzionali alla trasparenza, ma che sono imposti dalle leggi vigenti”.

Salvatore Giacchetti, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha focalizzato il suo intervento sul problema del cosiddetto segreto d’ufficio in relazione all’esigenza della trasparenza e dell’accessibilitΓ  ai dati delle pubbliche amministrazioni, non mancando di sottolineare come in realtΓ  a volte ne sia fatto un uso sbagliato.

Accesso civico e corruzione sono stati invece gli argomenti sui quali si Γ¨ soffermato Stefano Toschei, giudice del Tar del Lazio, il quale, con riferimento al primo, ha messo in evidenza un errore molto diffuso, secondo il quale solo il cittadino ne puΓ² far uso: β€œEsiste una normativa molto dettagliata – ha spiegato Toschei – che usa il termine β€˜chiunque’ quando si parla di soggetti che possono fare l’accesso civico, non solo i cittadini”.

Anna Maria Carbone Prosperetti, presidente della sezione regionale della Corte dei conti del Lazio, nel corso della sua relazione, ha sottolineato come piΓΉ che la trasparenza, siano β€œil buon andamento e la celeritΓ  delle decisioni” che rendono virtuosa un’amministrazione pubblica.

Vittorio Alvino, presidente Open Polis – Foia, ha invece affermato che β€œla trasparenza Γ¨ una delle condizioni per poter modificare i rapporti di potere, introducendo un principio di responsabilitΓ  nei confronti dei cittadini, degli utenti: rendere valutabile l’operato, il lavoro del singolo – ha spiegato Alvino – sia del rappresentante politico che del dirigente pubblico, introduce il principio di credibilitΓ  della Pubblica amministrazione”.

Il modello italiano in rapporto a quanto avviene negli altri Stati Γ¨ stato l’oggetto dell’intervento di Francesco Merloni, componente AutoritΓ  nazionale anticorruzione, secondo il quale nel nostro Paese si Γ¨ preferito optare per β€œl’obbligo di pubblicitΓ  degli atti, invece che per il modello del Freedom of information act – Foia – tipico di paesi come la Svezia e gli Stati Uniti d’America, incentrato sul diritto di accessibilitΓ  totale da parte dei cittadini”. Merloni ha poi sottolineato come la proposta di legge del Lazio sulla trasparenza presentata da Teresa Petrangolini e sottoscritta da molti consiglieri, tra cui Leodori – attualmente depositata in prima commissione ma non ancora discussa – sia una β€œvera e propria rivoluzione, che diventerebbe benemerita nel panorama nazionale, perchΓ© va nella direzione dell’accesso generalizzato”.

Infine, Sergio Rizzo, editorialista del Corriere della sera, ha concluso gli interventi con una serie di esempi su come in Italia ci sia ancora molto da fare in tema di trasparenza, da lui definita β€œcondizionata”, in opposizione al termine anglosassone β€˜total disclosure’. β€œIl problema del nostro Paese – ha detto Rizzo – Γ¨ una certa burocrazia, paragonabile ai mandarini cinesi, che complica anzichΓ© semplificare il processo legislativo. La trasparenza delle leggi – ha concluso il giornalista – Γ¨ molto piΓΉ importante della trasparenza dei dati, perchΓ© in Italia ci sono troppe norme inutili o scritte male, che non aiutano il cittadino”.

Ultimi articoli