18 Aprile, 2024
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Associazioni a Sindaco Ladispoli: No a nuova cementificazione

Lettera all’Amministrazione Comunale di Ladispoli da parte dei seguenti comitati ed associazioni: Associazione L’Altraladispoli, Associazione La Metamorfosi, Associazione Natura per tutti Onlus, Associazione “La persona obiettivo solidarietà”, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, Comitato “Salviamo il paesaggio” Litorale Roma nord.

“Siamo i rappresentanti delle associazioni che lo scorso anno si sono riunite per discutere della proposta dell’Amministrazione comunale in ordine alla espansione residenziale prevista nella zona Osteria Nuova, tramite lo strumento urbanistico del piano di integrato, già proposto al Comune dal proprietario di quell’area.
A nostro avviso quella proposta rappresenta l’ennesima cementificazione del nostro piccolo territorio, già caratterizzato da una delle più alte densità abitative del Lazio, che avrebbe bisogno al contrario di azioni tese alla valorizzazioni di quei pochi territori agricoli e delle aree verdi ancora non intaccati dalla speculazione edilizia.

Osteria nuova,  40 ettari di verde agricolo sacrificati a 300.000 nuove cubature, una colata di cemento che porterebbe migliaia di nuovi residenti nella nostra città, trascinando il trasporto  ferroviario al collasso e causando  l’impossibilità di garantire a tutti i servizi sociali di cui si ha bisogno. Su tutto ciò avevamo già richiamato l’attenzione della nostra comunità.

In Italia ormai il movimento per il consumo zero del territorio sta crescendo sempre più tra tante forze politiche oggi anche al governo del nostro Paese, movimenti, associazioni ambientaliste e singoli cittadini che mettono in guardia contro i rischi della cementificazione.
Riconoscendo l’urgenza di intervenire, il Governo Monti propose una apposita proposta di legge (presentata dal Ministro Catania), il Governo Letta ha fatto altrettanto (Ministro Orlando) e l’attuale Ministro per l’ambiente chiede una corsia preferenziale per il dibattito parlamentare, in Parlamento sono state presentate varie proposte di legge (PD con Realacci, M5S etc), il più grande sindacato degli edili (FILLEA) si è pronunciato espressamente contro il consumo del territorio e per la riqualificazione dei centri urbani, il capo della protezione civile nazionale (Gabrielli) ha chiesto una moratoria sul consumo del suolo e l’investimento di tutte le risorse per mettere in sicurezza il territorio, l’INU (istituto nazionale di urbanistica), il Ministero delle politiche agricole e forestali, l’Istituto Nazionale di Economia Agraria, l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e tanti altri tecnici e istituti di ricerca chiedono a gran forza che si interrompa un processo che ci sta portando alla catastrofe ambientale. Alcune regioni stanno già intervenendo: la Toscana, la Lombardia, l’Emilia Romagna.

Speravamo che tutto ciò inducesse ad una riflessione più approfondita e riuscisse a correggere il tiro dell’azione amministrativa. Poiché ciò non è successo chiediamo con urgenza che l’Amministrazione comunale attivi la consulta sull’ambiente e approvi il regolamento per la disciplina dei referendum comunali (art.38 dello statuto), affinchè sia possibile raccogliere le firme e chiamare la popolazione della nostra città ad esprimersi sul consumo del suolo di Osteria Nuova.

Riteniamo particolarmente grave che in tutti questi anni gli istituti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto, manchino del regolamento attuativo e chiediamo con forza che l’Amministrazione comunale renda possibile in tempi brevissimi il loro utilizzo.

Sono tante le amministrazioni comunali dove sono stati approvati ed utilizzati regolamenti attuativi dei referendum per cui ci auguriamo un’ approvazione rapida anche da parte del nostro Comune”.

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