26 Aprile, 2024
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Il circolo Sel-Lago Bracciano cerca la “strada giusta” per ripartire da sinistra

Incontro-dibattito sabato 1 marzo ad Anguillara voluto da Sinistra ecologia e libertà e incentrato su “la strada giusta” per ricostruire la sinistra. “Il progetto Italia Bene Comune, è fallito” ammette Giuseppe Girardi, coordinatore Sel – Circolo Lago di Bracciano, ma non è finita la sinistra, contrariamente a quanto sostiene Matteo Renzi. Secondo Girardi, “si tratta di ritrovare la capacità di aggregare, di riaprire un dialogo con le persone, con i movimenti, con un popolo di centro-sinistra che ambisce all’uguaglianza e alla libertà”. Per le prossime elezioni europee, il circolo appoggia con convinzione la lista di Alexis Tsipras, non per uscire dall’Europa, bensì per proporre un’idea diversa di Europa, non concentrata sulle banche, il debito e lo spread, sulla salvaguardia dello status quo.

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Un momento dell’incontro

Bengasi Battisti, del Coordinamento Enti Locali Acqua Bene Comune, ha iniziato il suo intervento sottolineando l’importanza della “commistione”, di idee, di saperi, di informazioni e della “consapevolezza” dei valori fondanti della comunità. La partecipazione vera dei cittadini parte dall’elaborazione di proposte incisive, basate sulla consapevolezza del luogo in cui viviamo che permette di tutelare la vocazione naturale del territorio e così difendere la storia e il futuro, e sulla circolazione di idee e di informazioni spesso nascoste, più o meno volutamente, dai media. Per esempio, pochi sono a conoscenza che, in base agli accordi Anci-Conai, i produttori di imballaggi versano una tassa, che ammonta a ben 750 milioni di euro all’anno, per il recupero degli imballaggi stessi. In Italia solo il 18% di questa somma viene distribuita ai Comuni, ai quali compete l’onere del recupero, rispetto all’80% distribuito in molti altri paesi europei. Duecento amministrazioni locali hanno chiesto la revisione dell’accordo Anci-Conai ma pochi sono a conoscenza di questa istanza. Ancora, il movimento no-Tav è rappresentato come un gruppo minoritario di violenti facinorosi mentre la realtà è del tutto diversa: la mobilitazione riguarda la maggioranza della popolazione ed è decisa, ma assolutamente pacifica.

Secondo Battisti, “la consapevolezza dei propri diritti è quella che ci permette di contrastare la prepotenza e le sopraffazioni. L’acqua, bene comune per eccellenza, rientra in questo discorso. Sorvolando sulla protervia con la quale si creca di annullare il risultato del referendum sulla gestione del servizio idrico, ora ci stiamo avvicinando al 25 marzo, data entro la quale il Consiglio Regionale deve discutere la proposta di legge sulla gestione pubblica e partecipata dell’acqua che, altrimenti, verrà sottoposta a referendum regionale. Intanto – continua Battisti – la Giunta regionale ha recentemente approvato una delibera che fissa dei criteri per la gestione dell’acqua in aperto contrasto con la legge proposta. Sorprende come sia cambiata la sensibilità dell’amministrazione regionale dopo le elezioni, in particolare dell’assessore Refrigeri che aveva persino partecipato alla stesura della proposta di legge”.

Per Maurizio Zammataro, Coordinatore Sel Area Metropolitana, il percorso illustrato da Battisti, la ricostruzione dei nessi sociali, delle comunità, è un esempio da seguire. L’Area Metropolitana va vista come un’occasione ma è anche pericolosa perché la Città cercherà di scaricare tutti i problemi sulla periferia. “Bisogna cercare di ragionare in termini di area vasta o area di prossimità – sottolinea Zammataro – partendo da problemi precisi: la gestione dei rifiuti, del servizio idrico, del modello di sviluppo per evitare che l’Agro romano sia ridotto a mero dormitorio”.

A seguire gli interventi dal pubblico. Sandro Griffini ha contestato l’impianto dell’Area Metropolitana: non può essere Roma a decidere per le diverse realtà dell’Agro Romano, sono queste che si devono autogovernare, coordinandosi e poi rendere Roma partecipe delle proprie decisioni. Griffini ritiene si debba contrastare la continua sottrazione di partecipazione: “Ci propongono un Senato non più eletto e cercano persino di evitare l’elezione delle Università agrarie. Si dovrebbe invece proporre che tutte le cariche degli enti pubblici siano solo elettive”.

Infine Giovanni Furgiuele, presidente dell’associazione “L’agone nuovo”, ha ricordato al pubblico il prossimo incontro organizzato dall’associazione sul tema della Protezione Civile che si terrà il prossimo 13 marzo.

Alessandra Lombardi

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