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Sabato 17 Gennaio a partire dalle ore 14,30, riprende l’iniziativa “ Puliamo il bosco di Palo” organizzata dal consigliere delegato allo sport Fabio Ciampa e dal delegato per il controllo delle acque marine Flavio Cerfolli.
“Sabato – ha spiegato Cerfolli– riprenderemo questa iniziativa di solidarietà ambientale di pulizia della radura esterna del bosco di Palo. L’obiettivo è quello di valorizzare le aree verdi della nostra città ed allo stesso tempo fare in modo che i bambini e tutti i cittadini possano avere un contatto diretto con la natura ed un maggiore rispetto per l’ambiente dove vivono.
L’invito per questa manifestazione è esteso agli amministratori comunali, alle associazioni ambientalistiche, alla Protezione civile ed a tutti i cittadini che su base volontaria vorranno partecipare”.
“Questa oasi verde – ha detto Ciampa – rappresenta un patrimonio inestimabile per il nostro territorio ma spesso viene deturpata da irresponsabili che vi gettano rifiuti di ogni genere. L’appuntamento è in via Corrado Melone, entrata radura esterna bosco di Palo, alle 14,30 dove si richiede fornirsi di materiale necessario (guanti e sacchi).Alla pulizia del bosco di Palo prenderanno parte anche vari assessori dell’Amministrazione Comunale della Città di Ladispoli”.
La scelta del nuovo Presidente della Repubblica è una questione di nomi solo se essi sono legati alla rappresentanza dell’unità della nazione, alla tutela della Costituzione e all’onorabilità dell’Italia in Europa e nel mondo. Non possono valere criteri come la notorietà e la capacità di aggregare voti fin dalle prime votazioni, a prescindere. La velocità dell’elezione a discapito della qualità è solo pericolosa. I nomi, quindi, sono importanti ma debbono rispecchiare nella persona eletta i valori e le aspettative degli italiani.
La discussione attuale, purtroppo, è priva di questa elementare considerazione. Si assiste ad un gioco preliminare tattico che seppur necessario non deve però mai offuscare il merito valoriale e politico della scelta stessa. Sarebbe pertanto opportuno cominciare a discutere di quali valori l’Italia dovrà garantirsi e rappresentare nella figura del nuovo Presidente. Le donne e gli uomini, le forze politiche che sono chiamate ad eleggere il nuovo capo dello Stato farebbero un gravissimo errore se pensassero solamente alle dinamiche dei livelli istituzionali separandoli dal sentire comune. Gli italiani si aspettano una scelta chiara: continuare con le logiche politiche del recente passato fatte di compromissioni con condannati, di commistione immorale tra interessi privati e cosa pubblica, oppure rappresentare la politica degli onesti e degli interessi comuni? Si sceglie l’Italia che cerca di trovare vie d’uscita alla mancanza di lavoro lungo la via della giustizia e della qualità sociale e ambientale del modello economico oppure quella della continuità con il parassitismo e il rigorismo delle destre europee? Si sceglie ancora il monopolio maschile, magari con personalità improvvisate?
Dal paese arriva la richiesta di rappresentare l’Italia democratica e perbene, del lavoro e delle migliori risorse. Ciò è evidente se si hanno in considerazione i dati sull’astensionismo, sulla nascita di nuovi partiti e quelli sulla mobilitazione sociale del mondo del lavoro per l’occupazione e i diritti sociali e civili. Lo stesso governo Renzi, pur essendo di emergenza e zavorrato a destra, segnala l’esigenza di cambiamento, basti pensare che quando ha approvato provvedimenti concreti e positivi sulle questioni sociali ha avuto un significativo consenso. La voglia e il bisogno di cambiamento lo abbiamo visto anche nei giorni passati, quando c’è stata la sollevazione della stragrande maggioranza degli italiani contro il decreto salva-Berlusconi che depenalizza le frodi e l’evasione fiscale premiando i ricchi. Renzi si è intestato la paternità del decreto e ha dichiarato di voler rimediare. Bene. Ha negato ogni accordo/scambio con Berlusconi in vista della elezione del nuovo Presidente della Repubblica ma ciò sembra poco credibile poiché è intenzionato a spostare tutta la questione a dopo l’elezione del capo dello Stato.
Molti altri esempi si possono elencare per evidenziare che c’è una forte spinta nel paese, e necessità, per cambiare nella direzione della pulizia morale, del lavoro, di una Europa amica e di una diversa qualità sociale e ambientale dello sviluppo.
Questa spinta è alimentata dai giovani e da una pluralità di forze sociali e culturali: essa va raccolta e fatta pesare nella scelta del nuovo Presidente, perché solo così sarà possibile ricostruire un rapporto positivo tra istituzioni e cittadini, oggi usurato, e recuperare vaste aree di sfiducia.
È intorno a questa richiesta di onestà, di fedeltà alla Costituzione, di difesa della libertà contro il terrorismo e il razzismo, di rilancio dell’europeismo in termini nuovi, di visione democratica del bipolarismo, che va costruita una nuova unità nazionale quale base necessaria per individuare il nuovo capo dello Stato. Non sono questioni parziali da maggioranza politica quanto interessi comuni a tutti. È urgente rappresentare il nuovo in quanto non è più possibile continuare a confondere l’unità nazionale con l’accordo con chi rappresenta il vecchio da cui l’Italia vuole e deve uscire. E per vecchio è chiaro che non s’intende un dato anagrafico ma un modo d’essere della politica quello della personalizzazione, dell’elettoralismo, del trasformismo e della subalternità ai poteri forti.
Il Pd di Renzi dovrà scegliere quale linea seguire: rappresentare la nuova unità nazionale o il vecchio compromesso con Berlusconi? Mentre le forze moderate e di destra, dentro e fuori Forza Italia, hanno tutto l’interesse a superare definitivamente la vecchia gabbia berlusconiana in quanto per loro sarebbe la condizione migliore per una riorganizzazione credibile del loro campo politico senza l’ipoteca razzista della Lega.
Sarebbe utile, poi, che il M5S scegliesse da che parte stare. Vuole esser protagonista e sostenere il nuovo che vuole cambiare oppure ritrarsi, essere contro tutto e tutti, come ha più volte fatto, rendendo sterile la sua forza e la voglia di cambiamento che essa rappresenta?
Il nuovo piano di dimensionamento scolastico della Regione si basa sull’arricchimento dell’offerta formativa, lo sviluppo di sinergie tra i territori e la valorizzazione didattica del patrimonio culturale strategico delle province del Lazio.
Importanti i provvedimenti per favorire la formazione e l’istruzione degli adulti.
È in questa direzione che va l’Introduzione dei CPIA, i centri provinciali per l’istruzione degli adulti. I CPIA saranno in tutto 12: sette a Roma, due interprovinciali, uno Roma-Viterbo e uno Roma-Rieti, e poi uno a Frosinone e due a Latina. Nei CPIA di tutte le province confluiranno anche le sezioni di scuola carceraria, ognuna nel centro di riferimento territoriale.
Per la città di Roma apre il primo Liceo internazionale tedesco della regione presso l’istituto in via Salvini, Municipio Roma II. Vengono poi attivati diversi indirizzi : meccanica meccatronica ed energia all’istituto Cattaneo nel Municipio Roma I, scienze applicate all’ istituto Isacco Newton nel Municipio Roma I, sistema moda all’istituto tecnico in via Asmara nel Municipio Roma II, scenografia e grafica presso l’ istituto Roma 2 nel Municipio Roma IV e sede distaccata Cave, agraria istituto Emilio Sereni sez. carceraria di Rebibbia Municipio Roma VI, produzioni tessili-sartoriali all’istituto in via Acireale Municipio Roma VIII, biotecnologie presso l’istituto Hertz nel Municipio Roma VII e istituto Pascal Municipio Roma XV. Infine saranno attivati gli indirizzi di scenografia all’istituto Caravaggio Municipio Roma VIII e relazioni internazionali presso l’ istituto Carlo Emery, Municipio Roma XV.
In Provincia di Roma, tra gli altri, vengono attivati gli indirizzi amministrazione, finanza e marketing istituto viale Adige, Civitavecchia; l’opzione economico sociale istituto Isabella d’Este, Tivoli; Liceo internazionale inglese istituto Volterra, Ciampino.
In Provincia di Frosinone, tra le principali novità, l’attivazione del Liceo linguistico presso il Liceo scientifico di Fiuggi IIS Dante Alighieri di Anagni e dell’indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera presso l’IIS San Benedetto di Cassino.
In Provincia di Latina, vengono attivati l’indirizzo sistema moda presso l’ITC Vittorio Veneto Salvemini e l’opzione manutenzione dei mezzi di trasporto presso l’IIS Einaudi Mattei, mentre a Sezze viene attivato l’Istituto professionale indirizzo servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera presso l’IIS Pacifici De Magistris.
In Provincia di Rieti è prevista l’attivazione dell’indirizzo servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale presso l’IIS L. di Saviola.
In Provincia di Viterbo viene attivata l’articolazione relazioni internazionali per il marketing presso l’ITC Salvi, mentre a Civita Castellana arriva l’articolazione biotecnologie sanitarie presso l’IIS Midossi.
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore regionale all’agricoltura Sonia Ricci hanno consegnato a Roma, presso la sede della FAO, cinque nuovi lotti ai giovani vincitori del bando regionale che mette a disposizione 318 ettari di terreno, di proprietà dell’Agenzia regionale Arsial, a favore di giovani imprenditori agricoli.
Presenti anche il ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il direttore Corporate Comunication della Fao, Mario Lubetkin e l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati.
“Oggi più delle parole parlano i fatti”. Ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “E i fatti oggi dimostrano che ‘si può fare’, si può dare speranza soprattutto ai giovani, in un momento in cui gli effetti della crisi economica sono proprio quelli di non trovare risposte innovative e soluzioni adeguate. E invece sentire il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, dire che il Lazio è un modello per l’Italia, sul campo agricolo, ovviamente è una grande soddisfazione e ci ripaga dello sforzo che stiamo facendo per cambiare tutto in questa regione”.
“La Regione Lazio in poco più di un anno ha lanciato una sfida importante – ha dichiarato l’assessore Sonia Ricci – quella di consegnare le terre ai giovani dando loro l’opportunità di investire in questo settore il proprio futuro.In tanti hanno risposto al bando presentando progetti e idee; questo dimostra che l’agricoltura oggi è il settore che più di tutti offre opportunità di reddito e di investimento. I giovani che oggi ricevono in consegna i terreni, metteranno in piedi progetti importanti, dalle produzioni orticole, agli allevamenti per la produzione di carni pregiate, alla sperimentazione di produzione di zafferano e persino di un allevamento di lumache. Tutti progetti orientati alla produzione di qualità e alla valorizzazione del territorio con attività multifunzionali, innovative e socialmente utili”.
“Il bando regionale Terre ai Giovani – ha ricordato l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati – prevede la concessione in affitto di complessivi 318 ettari di terre di proprietà Arsial, site nelle province di Roma (Comuni di Roma, Cerveteri, Ladispoli, Magliano Romano, Nazzano) e di Viterbo (Montalto di Castro, Proceno, Tarquinia). A queste si aggiungono la disponibilità di 150 mila euro per le start up e di 500 mila euro per la parte investimenti garantiti presso le banche dal patrimonio Arsial. La durata dell’affitto prevista è di 15 anni, rinnovabile di ulteriori 15 su richiesta del concessionario. L’avviso, pubblicato a febbraio 2014, aveva raccolto 340 domande. Dopo la consegna dei primi due lotti, avvenuta lo scorso settembre, oggi la Regione consegna altri 5 lotti mettendo a segno un risultato importantissimo paragonabile alla riforma agraria di 45 anni fa. A breve saremo in grado di recuperare e assegnare altri 100 ettari”.
I deputati del Partito Democratico, Fabrizia Giuliani ed Emiliano Minnucci, hanno così commentato la presentazione di un’interrogazione scritta sui lavoratori della Groundcare:
“Le notizie che si sono susseguite nei giorni scorsi riguardanti i licenziamenti, senza alcun preavviso, di 450 lavoratori della Groundcare – principale società di handling di Ciampino e Fiumicino – nonostante le tante rassicurazioni ricevute negli scorsi mesi, destano preoccupazione e allarme.
Nelle stesse giornate, oltre alla firma della comunicazione della risoluzione del rapporto di lavoro, è stata chiesta ai lavoratori anche la sottoscrizione di una liberatoria, al fine di rinunciare sia al pagamento del mancato preavviso, sia a qualsiasi azione legale rispetto alla mancata applicazione dei criteri di selezione del personale da licenziare.licenziamenti
Per questo motivo abbiamo ritenuto necessario inviare un’interrogazione scritta ai Ministri del Lavoro e dei Trasporti per chiedere delucidazioni in merito alla vicenda e per sapere quali azioni il Governo intenda portare avanti.
Nel caso i fatti denunciati fossero accertati, ci troveremmo infatti di fronte ad un abuso ed una violazione serie dei diritti e della dignità dei lavoratori da chiarire nelle adeguate sedi giudiziarie e da stigmatizzare con forza all’interno del dibattito pubblico.”
Domenica 18 gennaio, così come già accaduto lo scorso 23 novembre, dalle ore 8 alle ore 13 sarà posizionato un Centro Mobile di Raccolta dell’Ama presso Largo Nimis, negli spazi adiacenti via Magnano in Riviera.
Il Centro Mobile di Raccolta è un’isola ecologica mobile per la raccolta differenziata che comprende due container scarrabili, posizionabili in differenti aree del territorio cittadino.
Presso il container principale è possibile conferire: schede elettroniche, giocattoli elettronici, calcolatrici, cellulari, parti di computer, toner, farmaci, pile, lampadine, cartucce per stampanti, batterie al piombo esauste, neon, olio vegetale, carta, vetro, plastica.
Presso il container ausiliario invece è possibile conferire: rifiuti ingombranti di ridotte dimensioni e piccoli elettrodomestici.
Nel pieno rispetto ambientale l’illuminazione interna dei due container è assicurata da un impianto fotovoltaico.
Nel Centro Mobile l’utente verrà accolto da personale Ama qualificato al quale si potranno richiedere informazioni circa il corretto conferimento dei rifiuti e inoltrare segnalazioni, reclami e suggerimenti.
Verrà infine distribuito materiale informativo su tutti i servizi offerti dall’azienda.
“Non ci sono alibi per gli incivili che abbandonano i rifiuti ingombranti per strada o negli spazi pubblici; stiamo infatti potenziando sempre di più l’offerta dei servizi Ama per il conferimento di questa tipologia di rifiuti, oltretutto in maniera completamente gratuita. Possiamo inoltre annunciare che, su nostra richiesta, l’iniziativa ‘Il tuo quartiere non è una discarica‘ dal mese di febbraio si svolgerà a Largo Nimis, proprio per rispondere in maniera operativa alla richiesta di attenzione al decoro proveniente dalle periferie”, ha dichiarato Marcello Ribera Presidente della Commissione Ambiente del Municipio Roma XV.
“Il lago di Vico è senz’altro uno dei laghi più belli del Lazio e dell’Italia centrale, grazie anche all’enorme valore naturalistico della sua Riserva Naturale.
Ronciglione – ha dichiarato il Sindaco, Alessandro Giovagnoli – ha la fortuna di avere a casa propria questo grande potenziale turistico ed economico, un bacino di risorse ancora poco sfruttate che possono offrire al turista un’esperienza unica, con benefici per il nostro paese.
L’obiettivo del progetto di cui ci siamo fatti promotori, insieme ad altri enti, è proprio quello di potenziare l’attrattività dell’area, sia a livello di infrastrutture che di comunicazione, in modo da creare un turismo eco-sostenibile, consolidando i flussi locali e creandone di nuovi.
Così Ronciglione, con la promozione del suo bellissimo lago, si inserisce nell’importante dibattito portato avanti dall’Expo di Milano 2015 sulla conservazione del patrimonio naturalistico, che vede le aree rurali tornare ad essere protagoniste di un rilancio dell’economia del Paese”.
Il Comune di Ronciglione ha presentato alla Regione Lazio il progetto di promozione turistica “Vivere il lago e Conoscere la natura – VICO natura”, in qualità di soggetto capofila insieme ad un’aggregazione di enti pubblici e privati, quali i Comuni di Caprarola e Capranica, l’Ente Riserva Naturale del lago di Vico, la Comunità Montana dei Cimini, il Comune di Carbognano, l’Associazione Turismo Lago di Vico, il Centro Commerciale Naturale “Gli Unicorni”, la società Weeky Rental S.r.l e il Centro Italiano di Formazione Europea.
Il progetto rientra nella campagna di promozione turistica promossa dalla Regione Lazio in vista di Expo 2015, che coinvolge i Comuni del Lazio e di Roma Capitale.
“Vivere il lago e Conoscere la natura – VICO natura” prevede di effettuare una serie di interventi per rendere maggiormente fruibile il territorio del lago di Vico, un’oasi ancora poco conosciuta dal turismo di massa e quindi idonea al rispetto e alla conservazione del patrimonio naturalistico.
Nell’ideazione del progetto, il Comune di Ronciglione – in qualità di portabandiera, insieme agli altri enti pubblici e privati promotori dell’iniziativa – vuole sfruttare il turismo legato all’area del lago di Vico per accrescere l’economia locale e, allo stesso tempo, sensibilizzare il visitatore sull’importanza della conservazione della natura.
A tale scopo, il progetto prevede la realizzazione di un programma di diffusione e promozione turistica del comprensorio del lago di Vico, con la creazione un sito web dedicato, mappe dotate di QR code ed altro materiale informativo.
Saranno anche predisposti due punti informativi sul territorio del parco al servizio del turista; verrà realizzato un percorso naturalistico/sportivo sulle sponde del lago articolato in diciassette stazioni con relativa cartellonistica; saranno effettuati gli interventi di sicurezza necessari alla fruizione delle aree naturali e verrà implementata la sentieristica esistente con la realizzazione di nuove infrastrutture leggere.
Infine, il progetto prevede di creare una rete di sinergie con Roma, in modo da stimolare e canalizzare il flusso turistico dalla capitale a quest’area naturalistica del viterbese.
“Vivere il lago e Conoscere la natura – VICO natura” è fortemente coerente con il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, come richiesto dal bando promosso dalla Regione Lazio.
La realizzazione del programma di riqualificazione e promozione del lago di Vico è stata suddivisa in quattro fasi, che vanno dalla programmazione degli interventi al monitoraggio finale, in un tempo previsto di sei mesi, da febbraio a luglio 2015.
L’investimento complessivo stimato è pari a 125.000 euro, somma che verrà suddivisa tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.
Il Comune di Ronciglione, soggetto capofila, prevede di sostenere una spesa pari a 41.400 euro, che saranno investiti per la realizzazione del percorso sportivo sulle sponde del lago (di circa 800 mt), la realizzazione del sito web dell’Area naturale, l’organizzazione dell’evento di comunicazione dei risultati del progetto e di presentazione della Riserva naturale del lago di Vico.
Il Comune di Ronciglione, in qualità di soggetto pubblico, partecipa ad altri due progetti della stessa natura, come concesso dal medesimo bando regionale: il primo dedicato alla promozione di un’eccellenza gastronomica della Tuscia, l’olio di Vetralla, intitolato “A macchia d’olio” e portato avanti dal Comune di Vetralla in qualità di capofila; il secondo, con il Comune di Campagnano capofila, destinato alla valorizzazione turistica della Via Francigena.
Il Comune di Bracciano si appresta ancora una volta a ricorrere alla giustizia amministrativa contro le decisioni prese dalla Regione Lazio sul futuro dell’ospedale Padre Pio.
Prosegue pertanto la battaglia che il Comune da tempo porta avanti per il mantenimento ed il rilancio della struttura ospedaliera.
A motivare le ragioni è l’assessore delegato Mauro Negretti, si chiede l’annullamento dei provvedimenti recentemente adottati dal commissario ad acta regionale.
“Stante la decisione della Regione Lazio di voler dar seguito ai Piani Operativi e al decreto presentato nei mesi precedenti che prevedono nei fatti il depotenziamento ulteriore della struttura del Padre Pio – spiega Negretti – l’amministrazione comunale di Bracciano, di concerto con gli altri sindaci del Distretto F3 (oltre Bracciano, Anguillara, Trevignano, Manziana e Canale Monterano), ha deciso di ricorrere nuovamente alla giustizia amministrativa per veder riconosciuto il diritto che sembrava acquisito dopo la sentenza del Consiglio di Stato e che soltanto una pervicace resistenza da parte della Cabina di Regia del Servizio Sanitario Regionale e del Commissario ad acta Zingaretti, non ha voluto riconoscere come tale.”
“Il decreto contro il quale ricominciamo la nostra battaglia – dice ancora l’assessore – prevede di fatto la riduzione da 60 a 30 posti letto per acuti, un servizio di tele-radiologia senza la presenza del medico radiologo in sede e di fatto la trasformazione del pronto soccorso in un Presidio integrato Territoriale (Pit) venendo a mancare, al di là delle rassicurazione generiche ricevute nei vari incontri, dei requisiti minimi essenziali richiesti per essere ospedale sede di pronto soccorso, come previsto dalle norme vigenti: il risultato è che l’Ospedale Padre Pio sarà trasformato in un “ospedale di giorno” come risulta dalle varie dichiarazioni fatte dal Direttore Generale Quintavalle nei vari incontri che si sono tenuti sulla questione.”
“Per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato (che stralciava Bracciano dal Decreto 80 e che sottolineava come Bracciano non potesse non essere ospedale di Pronto Soccorso) i rappresentanti della Regione Lazio coinvolti nella decisione – commenta ancora Negretti – hanno avuto la bella pensata di individuare il nostro territorio come “zona disagiata”, facendo riferimento al decreto ministeriale Balduzzi.”
“Ora – aggiunge l’assessore – anche usando un minimo di buon senso, si intuisce che questo territorio non ha le caratteristiche di una “zona disagiata” non essendo comunità montana o zona sperduta chissà dove e priva di collegamenti; peraltro si sfugge ai parametri dello stesso decreto che parla, nell’ individuare la zona disagiata, di un tempo di percorrenza che vada oltre i 90 minuti per raggiungere l’hub sanitario più vicino. E visto che il nostro hub sanitario di riferimento è l’ospedale di Civitavecchia, è chiaro che si tratta di un trucco delle tre carte che verrà nuovamente smascherato dalla giustizia amministrativa.”
Diamo chiaramente di questa vicenda – sottolinea l’amministratore di Bracciano – un giudizio estremamente negativo sia sotto il profilo del merito che del metodo e rimaniamo sconcertati dell’atteggiamento che la giunta Zingaretti ha avuto nei confronti di un territorio come il nostro, i cui abitanti vengono per l’ennesima volta considerati cittadini di serie C, dove si riducono drasticamente i posti letto per acuti e dove i livelli essenziali di assistenza sono messi a rischio sull’altare di un rientro economico sul quale, peraltro, queste decisioni non avranno nessun effetto benefico.”
“Il ricorso alla giustizia amministrativa, oltre ad essere dovuto, è anche la dimostrazione che – conclude l’assessore – l’atteggiamento delle amministrazioni comunali di questo territorio rimane fermo e coerente, a prescindere dal colore politico dell’interlocutore”.
Daniele Torquati, Presidente del XV Municipio: “Esprimo la mia più sincera gratitudine verso i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia che nella giornata di ieri hanno tratto in arresto 3 persone che avevano tentato di rubare all’interno di un bar-tabacchi in piazza Saxa Rubra a Prima Porta.
Questo episodio dimostra che zone come quella di piazza Saxa Rubra sono presidiate dalle forze dell’ordine del nostro territorio e si tratta di un lavoro di fondamentale importanza per riuscire a far sentire i nostri concittadini al sicuro nel proprio posto di lavoro o all’interno delle mura domestiche.”.
Daniele Torquati, Presidente del XV Municipio, e Marcello Ribera, Presidente della Commissione Ambiente del XV Municipio: “Dallo scorso 7 gennaio sono iniziati i servizi di derattizzazione all’interno del territorio del XV Municipio.
Il 19 dicembre abbiamo infatti richiesto ad Ama di poter eseguire una serie di interventi di derattizzazione su aree pubbliche del nostro territorio: centri anziani, tutte le scuole comunali dell’infanzia, tutte le sedi del XV Municipio ed una lista di strade pubbliche indicate da noi e dalle segnalazioni dei cittadini.
Il lavoro è stato suddiviso da Ama in 3 differenti fasi: pianificazione degli interventi (numero, individuazione della quantità, del tipo e dei luoghi dei punti esca); controllo ispettivo e modulazione degli interventi; valutazioni e controllo di efficacia.
Sono state inoltre fondamentali le indagini svolte in precedenza dal personale tecnico e dagli operatori di Ama.
La prima fase di derattizzazione, iniziata il 7 gennaio, ha riguardato le seguenti Scuole Materne: Largo Foppolo, Via Antonio Serra, Via Baccano, Via di Quarto Peperino, Via Francesco Mengotti, Via Fosso del Fontaniletto, Via Giuseppe Silla, Via San Godenzo, Via Vibio Mariano.
Il 15 e il 16 gennaio gli interventi riguarderanno invece i Centri Sociali Anziani di Via Cassia 724, Via Cassia 1686 e Borgo di Isola Farnese.
Tra le strade pubbliche coinvolte possiamo segnalare Via Serra, Via Nitti, Via Roccaporena, Via Maffeo Pantaleoni, Via Bragaglia, Via Conti, Via Gallina, Via Orti della Farnesina, Via Prati della Farnesina, Via Montichiari, Via Frascheri, Via Fosso del Poggio, Via Fosso del Fontaniletto, Via Ospedaletto Marziale, Via dei Fabi, Via del Labaro, Via Fausta.
Il servizio di derattizzazione verrà eseguito più volte in ogni zona e si svolgerà nei mesi di gennaio e di febbraio, anche in molti altri luoghi rispetto a quelli già citati. Nelle prossime settimane comunicheremo perciò alla cittadinanza la calendarizzazione completa di tutti gli interventi”.