A Cerveteri, martedì 24 ottobre alle ore 12,00, l’amministrazione comunale discuterà di innovazione tecnologica con il responsabile Access Operations Lazio di Tim Domenico Walter Pontecorvo.
Di seguito la locandina:
Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it
A Cerveteri, martedì 24 ottobre alle ore 12,00, l’amministrazione comunale discuterà di innovazione tecnologica con il responsabile Access Operations Lazio di Tim Domenico Walter Pontecorvo.
Di seguito la locandina:
Il comune ha fatto la gara per tramite del MEPA (appalto consip) nella quale ha inserito su base di gara un totale economico di circa 6600 Euro mentre l’appalto precedente prevedeva, per lo stesso servizio circa 50.000 Euro/anno, quindi considerando che i servizi sono per circa 1900 Mq complessivi considerando il palazzo comunale, i vigili, la biblioteca, i bagni pubblici e il circolo anziani, quindi i lavoratori, qualora l’amministrazione comunale trovasse la condivisione di un’azienda disposta a fare il servizio con queste risorse, dovrebbero lavorare invece delle 40 ore settimanali, per circa 4 ore settimanali.
La situazione attuale è molto complicata perché delle quattro aziende che si sono presentate, tra l’altro senza nemmeno sapere cosa dovessero fare come servizio e quanti Mq dovrebbero pulire. La prima che ha fatto una proposta di circa quattromila euro è stata accantonata, le altre tre hanno fatto una proposta di circa 5 mila/5200 euro e già la seconda in gara ieri ha deciso di rinunciare, dopo il confronto con noi, che abbiamo spiegato molto bene che il contratto di applicazione (C.C.N.L. delle imprese di pulizie e servizi integrati multiservizi) prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e le condizioni preesistenti, l’assunzione a tempo indeterminato senza periodo di prova e il comune dovrà controllare che queste condizioni vengano applicate perché come ente pubblico ne risponde in solido in merito alle leggi attuali.
I lavoratori, intanto, da ieri non sono più in carico alla vecchia azienda (servizi integrati) quindi nessuno li sta pagando e il comune si sta facendo un autogol per il fatto che ha interrotto il servizio pubblico essenziale e quindi tenendo conto che anche oggi non saranno in servizio si potrebbe evidenziare un problema igienico sanitario con il quale dovranno fare i conti.
Noi come Filcams Cgil stiamo tutelando tutti i lavoratori per un buon esito della vertenza, ma non è escluso che alzeremo il tiro mettendo in piedi una manifestazione davanti al comune e che convocheremo tutte le parti presso L’I.T.L. di Roma per denunciare quanto sta accadendo, anche perché gli amministratori di Anguillara, compreso il sindaco, non hanno ancora oggi preso in mano la situazione a tutela sia dei lavoratori che del servizio da effettuare, ed hanno affrontato questa gara senza avere in testa nemmeno quali sono le regole in corso per i cambi di appalto. In effetti le amministrazioni dovrebbero sapere che il contratto di applicazione prevede che la gara sia ultimata almeno 20 giorni prima della scadenza per permettere alle OO.SS. di confrontarsi in tempo con le società che vincono gli appalti, al fine di effettuare il passaggio dei lavoratori con meno rischi possibili, sul mantenimento delle condizioni preesistenti; perciò riteniamo che fare gli amministratori non è solamente sostenere che si faranno tutte le azioni trasparenti, se poi manca la base per governare.
Fausto Quattrini
segretario Filcams Cgil di Civitavecchia
Il convegno sulla prevenzione e il contrasto del bullismo, in programma giovedì 26 ottobre alle ore 17.30 presso il nuovo Teatro della Parrocchia di San Gabriele, nel VII Municipio di Roma, nasce dall’esigenza di approfondire e conoscere la legge contro il fenomeno del bullismo approvata dalla Regione Lazio. Questa normativa (Il Lazio è la prima regione italiana ad averla varata) ha spinto la Parrocchia ad avviare un percorso con le diverse Istituzioni interessate per realizzare uno Sportello di Aiuto alle famiglie e ai giovani per contrastare il bullismo e ogni altro aspetto di disagio sociale in tutta la XX Prefettura della Diocesi di Roma.
Al convegno sono invitate le Parrocchie della XX Prefettura, le famiglie, le associazioni di settore, i catechisti e i volontari degli oratori
Partecipano:
Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo Ausiliare Settore Sud Est Diocesi di Roma
Massimiliano Valeriani, Consigliere regionale e primo firmatario della Legge contro il Bullismo
Andrea Catizone, Avvocato e Giurista
Jacopo Marzetti, Garante Infanzia e Adolescenza Regione Lazio
Michele Petrucci, Presidente del Corecom Lazio
Marco Cervellini, Polizia Postale e delle Comunicazioni
Assistenza ai passeggeri, controllo delle carte di imbarco, gestione del servizio a bordo: sono solo alcuni dei compiti di uno steward o di un’hostess. Quali i requisiti per diventare assistente di volo? Quali le competenze e il curriculum da possedere per accedere a tale professione? Questi gli argomenti al centro della conferenza organizzata dal Prof. Renato DAloia, Docente di Ricevimento e Accoglienza Turistica, che si è svolta giovedì 12 ottobre all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, nell’ambito delle attività di Orientamento previste dal Piano dell’Offerta Formativa.
A spiegare agli studenti tutte le caratteristiche e le funzioni dello steward è stato l’assistente di volo Alitalia Ettore Bartomioli. “Essenziale – ha sottolineato – la conoscenza dell’Inglese (e, preferibilmente, di almeno un’altra lingua straniera) e il possesso di requisiti psico-fisici che vengono sottoposti periodicamente a controllo”. Molte altre sono le caratteristiche richieste ad un buon assistente di volo, ma tutte possono trovare una sintesi ideale in quel savoir faire che deve consentire di gestire al meglio ogni criticità.
Il settore continua ad assicurare buone prospettive occupazionali. A parlare sono i dati dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) relativi al 2016, che registrano un aumento del 4,8% (rispetto all’anno precedente) dei passeggeri transitati negli aeroporti italiani. Ma le notizie migliori riguardano lo scalo di Roma Fiumicino: il “Leonardo da Vinci” si conferma, infatti, l’aeroporto principale (seguito sul podio da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio), alimentando l’ottimismo diffuso tra il personale del comparto. 41 milioni e mezzo di passeggeri, oltre il 25% del totale del traffico: questi i numeri dello scalo romano. Si tratta di un incremento notevole – ha dichiarato recentemente Alessio Quaranta, Direttore Generale ENAC, – che conferma “la crescita del settore aereo, un comparto di rilevanza strategica per lo sviluppo dell’intera economia nazionale e con importanti ricadute occupazionali ed economiche sul territorio in cui è inserito l’aeroporto. L’auspicio è che il trasporto aereo continui il suo trend positivo di crescita e che contribuisca ad affermare ulteriormente il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale, attraverso l’elevata qualità dei servizi offerti”.
La rotta più gettonata in Italia? Catania – Roma Fiumicino (poi Palermo-Roma Fiumicino e Roma Fiumicino-Palermo).
Il volo più frequente verso i Paesi dell’Unione Europea? Roma Fiumicino-Barcellona (poi Roma Fiumicino–Madrid Barajas e Roma Fiumicino – Parigi Charles De Gaulle).
La prima linea intercontinentale per numero di passeggeri? Milano Malpensa-New York JFK (poi Roma Fiumicino-Tel Aviv Yafo Ben Gurion e Roma Fiumicino-New York JFK).
Ettore Martonioli ha anche spiegato agli allievi dell’Istituto Alberghiero come si diventa assistenti di volo: il corso di formazione si deve svolgere o in una struttura accreditata o direttamente (e preferibilmente) presso una Compagnia aerea, con almeno 100 ore di volo da svolgere per la parte pratica. Al termine del percorso formativo, è necessario sostenere un esame presso l’ENAC, che rilascerà la certificazione richiesta. Buoni, sebbene oscillanti in base alle Società, i livelli retributivi: intorno ai 2000 Euro già al momento dell’assunzione, con scatti in base all’anzianità di servizio.
Ettore Bartomioli ha descritto agli studenti tutte le caratteristiche della professione (dall’addestramento, con le diverse simulazioni, alla vita di bordo). “Siate sempre curiosi. – ha concluso nel salutare gli studenti – Questo lavoro vi consente di viaggiare, ma il viaggio diventa un’autentica esperienza di formazione e di crescita solo se si è disposti a spogliarsi delle proprie origini e della propria cultura, per aprirsi alla conoscenza di altri luoghi e di altre identità”.
Quattro giorni (5,6,7,8 ottobre) per presentare e premiare i lavori della prima Mostra di selezione per la XII Biennale di Roma. Il Centro Arte e Cultura di Ladispoli ha aperto le porte alla pittura, alla scultura e alla fotografia, chiamando a raccolta artisti emergenti di ogni età e nazionalità. Unici requisiti richiesti – oltre ovviamente alle specifiche tecniche riguardanti dimensioni e forme – sono stati la fantasia e l’originalità artistica.
L’iniziativa è partita dall’Associazione Culturale “Passione sentimento azione”, in accordo con la presidenza del CIAC (Centro Internazionale Artisti Contemporanei). E a curare le attività di accoglienza sono intervenuti, a rotazione, trenta studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli (Indirizzo Ricevimento), coordinati dai loro docenti Giovanna Albanese, Renato D’Aloia e Carmen Piccolo.
Si stanno svolgendo in questi giorni, infatti, nel Lazio, in tutta Italia e all’estero le selezioni per l’accesso finale alla XII Biennale d’arte internazionale che si svolgerà dal 20 al 29 gennaio 2018 nelle Sale del Bramante: 350 mq complessivi di spazi che accoglievano un tempo lo studio – attiguo alla Chiesa di Santa Maria del Popolo – del celebre architetto e pittore rinascimentale ospiteranno, all’inizio del nuovo anno, tutte le opere uscite vincitrici dalle selezioni di questi giorni. Obiettivo degli organizzatori – ha spiegato Mirko Mauro, artista e curatore della mostra di Ladispoli – è quello di favorire il più possibile la circolazione e la divulgazione del bello e dell’arte.
Mirko Mauro, ebanista, restauratore e artigiano del legno, amante dell’arte archetipica e simbolista, non ha partecipato come concorrente alla mostra di Ladispoli con i suoi lavori (solo uno, “La scelta#”, era esposto – ma fuori concorso – al Centro di via Settevene Palo), in quanto una sua opera è già stata precedentemente selezionata a Roma.
Il Centro di Arte e Cultura (centroarte.cultura@comune.ladispoli.rm.gov.it) si sta affermando sempre più nel territorio come punto di riferimento e laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale. Studio, ricerca, produzione ed esposizione di opere artistiche, ma anche convegni, proiezioni, spettacoli: l’offerta è ricchissima e trasversale ad ogni tipo di linguaggio e codice estetico.
“Sono qui per la prima volta in veste di organizzatore – ha spiegato Mirko Mauro – E’ stato un piacere, per me, esporre le opere di questi artisti di altissimo livello. L’iniziativa ha riscosso uno straordinario successo. Desidero ringraziare gli studenti dell’Istituto Alberghiero, che hanno curato il servizio di accoglienza e sorveglianza, dimostrando una grande professionalità”.
L’iniziativa ha fornito dunque anche l’occasione per presentare al pubblico le attività e l’offerta formativa dell’Istituto Alberghiero: “mondo dell’arte e mondo della formazione professionale – è stato sottolineato – hanno in comune la ‘cultura del fare’, la poiesis, la creatività: elementi che favoriscono e favoriranno sempre l’incontro fra tutti coloro che hanno a cuore la conoscenza, il sapere, la crescita dell’individuo e lo sviluppo del contesto in cui abita.
“Autoritratto” di Riccardo Pasquini e “L’animo” di Simonetta Sabatini: questi i nomi delle opere selezionate e dei vincitori individuati dalla giuria sabato 7 ottobre. A pronunciare il verdetto è stato il Presidente del CIAC Giuseppe Chiovaro, sulle note del pianista Omar Darder, che hanno accompagnato la giornata di premiazione. Il Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, l’Assessore alla Cultura Marco Milani e il Consigliere Comunale Raffaele Cavaliere hanno salutato con grande favore l’iniziativa coordinata da Mirko Mauro: si tratta dell’avvio di una nuova stagione culturale segnata dal cambiamento – hanno sottolineato – che chiamerà a raccolta tutte le energie e le risorse del territorio.
Riceviamo e pubblichiamo:
Il giorno 17 ottobre 2017, presso il Comune Bracciano, si è svolta un’importante assemblea, convocata dal Movimento Fermiamo Cupinoro, alla quale hanno partecipato oltre ai movimenti, ai comitati ed alle associazioni, anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni del territorio (Bracciano, Ladispoli, Cerveteri, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano) per dire un no secco alla Regione Lazio e al Curatore fallimentare della Bracciano Ambiente Dr. Sirleo al progetto di costruzione degli impianti previsti a Cupinoro (Trattamento Meccanico Biologico da 130.000 t/anno e impianto Biogas da 33.000 t/anno).
Unica grande assente, la principale protagonista della vicenda: l’Università Agraria di Bracciano, proprietaria dei terreni su cui dovrebbero sorgere gli “eco”-mostri.
Nel corso dell’assemblea si è appreso, con rabbia e stupore, che sembrerebbero già stati stipulati accordi tra l’Ente e il curatore fallimentare della fallita Bracciano Ambiente che avrebbero pattuito, per l’affitto dei terreni, la cifra di 296.000 €/anno.
Vorremmo ricordare all’Università Agraria quali sono i suoi compiti in relazione alla tutela dei terreni di sua proprietà che, tra l’altro, sono sottoposti a numerosi vincoli di cui, il più importante, è quello relativo agli Usi Civici.
E’ un vero paradosso che un Ente preposto alla tutela e alla salvaguardia di intere porzioni di territorio, vocate all’agricoltura, decida, senza neanche consultare i cittadini soci dell’Ente stesso, di proseguire in un’attività che non le è consentita e che la comunità non vuole. Si possono barattare 296.000 € con la distruzione di un territorio e con la salute dei cittadini ?
Chiediamo all’Università Agraria di Bracciano di esprimersi con chiarezza e trasparenza rispetto alla decisione che dovrà necessariamente prendere laddove l’asta venga aggiudicata e i permessi per realizzare gli impianti fossero validi.
Chiediamo che tale espressione di volontà sia corredata da un’apposita delibera di Consiglio, al quale crediamo debbano partecipare tutti cittadini.
Non è più tempo dei giochetti ormai noti a tutti noi, tantomeno di fughe dalle proprie responsabilità, soprattutto se queste riguardano la tutela del bene comune.
FERMIAMO CUPINORO
Martedì pomeriggio alle 16,00 si è svolto un incontro nell’aula consiliare di Bracciano voluto dal movimento “Fermiamo Cupinoro”. Presenti, oltre ai soci dell’associazione, il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli, il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, il primo cittadino di Cerveteri Alessio Pascucci con il vice sindaco Giuseppe Zito e l’assessore all’ambiente Elena Gubetti, il sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo, il sindaco di Manziana Bruno Bruni, Il sindaco di Trevignano Claudia Maciucchi, i consiglieri Alessandro Persiano, Marco Tellaroli, Claudio Gentili, Donato Mauro, il presidente del consiglio Luca Testini, il consigliere regionale Devid Porrello e l’ex europarlamentare Roberta Angelilli.
Così, si è espresso Paolo Simonini, di Fermiamo Cupinoro: «Se tutti noi siamo uniti in questa battaglia, possiamo lavorare insieme per fermare questo progetto. Resistere è un nostro dovere ma si può fare ancora di più sul territorio e nei comuni».
Il sindaco di Bracciano Tondinelli, ha cominciato facendo un plauso ai promotori dell’iniziativa e criticando l’Università Agraria per la mancata presenza: «Sono contento che istituzioni e cittadini si trovano insieme in questa battaglia viene da lontano. Sono amareggiato per l’assenza dell’Università Agraria ma anche della Regione. Temo a questo punto – ha continuato Tondinelli che dovremo chiedere direttamente al presidente Zingaretti di riceverci e indicarci soluzioni che non possono essere diverse da chiusura, bonifica e messa in sicurezza dell’impianto, e non la creazione di nuovi. Il nostro territorio deve riconquistare il valore perduto».
Anche il sindaco Pascucci, altro diretto interessato della questione Cupinoro ha detto la sua: «Sono anni che gli amministratori collaborano uniti e non è di certo una vittoria che i sindaci del territorio siano costretti a lottare per la difesa del territorio e della salute: ciò vuol dire che siamo sotto assedio. Il ciclo di rifiuti va ripensato e, inoltre, abbiamo il problema delle discariche: sappiamo che i nostri rifiuti devono andare da qualche parte ma sappiamo che il nostro territorio ha pagato fin troppo».
In chiusura, anche il sindaco di Manziana Bruno Bruni è intervenuto: «Prima come Cittadino e ora come Sindaco posso dire che la discarica di Cupinoro è da sempre stata fonte di preoccupazione – ha dichiarato Bruni – quello che oggi lascia davvero interdetti è il disinteresse degli organi sovracomunali competenti in materia di rifiuti: è ormai superato il tempo in cui le decisioni venivano passivamente calate dall’alto. In questo momento, a qualsiasi livello amministrativo, è diventata prioritaria la necessità di ascoltare i territori, di capirne le istanze e le esigenze. Questa deve essere la chiave di lettura per programmare e pianificare azioni che hanno una ricaduta importante soprattutto a medio e lungo termine».
“Chiediamo un incontro urgente al presidente regionale Zingaretti per ribadire come sia necessaria la proroga della linea di bus urbani che collega Ladispoli e Cerveteri con l’Aeroporto Leonardo Da Vinci e con i Centri commerciali di Fiumicino. Vogliamo ribadire al Governatore del Lazio come sia stato interrotto, per motivi economici, un servizio di trasporto pubblico che funzionava in modo eccellente”.
A parlare l’assessore ai trasporti, Amelia Mollica Graziano, che ha annunciato una serie di iniziative da parte dell’amministrazione comunale del sindaco Alessandro Grando per ottenere la proroga del servizio di navette sospeso nei giorni scorsi dopo la fase sperimentale avviata da giugno ad ottobre.
“E’ stato interrotto un collegamento di trasporto pubblico – prosegue l’assessore Amelia Mollica Graziano – che ha ottenuto ottimi riscontri da parte degli utenti di Ladispoli e Cerveteri, la media giornaliera di passeggeri è stata di quasi 200 persone. Un servizio utilissimo sia per i dipendenti dell’aeroporto e dei centri commerciali che non dovevano più spendere soldi per utilizzare l’auto, sia per le famiglie ed i ragazzi interessati da fare shopping o andare al cinema. Al presidente Zingaretti proporremo ufficialmente di confermare il finanziamento della linea urbana fino ad ottenere la messa a regime del collegamento all’interno dell’appalto intercomunale di trasporto pubblico tra Ladispoli e Cerveteri. Crediamo che inviare lettere non sia più sufficiente, gli appelli a non sospendere la linea sono caduti nel vuoto, è il momento di andare a bussare alla porta della Pisana prima che la concomitanza elettorale non provochi la mancanza di punti di riferimento istituzionali e politici. L’amministrazione comunale di Ladispoli non intende mollare la presa su questa vicenda che ha provocato un evidente disagio agli utenti del trasporto pubblico. E’ inutile invitare i cittadini a lasciare a casa l’automobile se poi la Regione Lazio sospende dei collegamenti largamente utilizzati dagli utenti”.