26 Aprile, 2024
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Università Agraria di Bracciano la grande assente, 30 denari?

Riceviamo e pubblichiamo:

Il giorno 17 ottobre 2017, presso il Comune Bracciano, si è svolta un’importante assemblea, convocata dal Movimento Fermiamo Cupinoro, alla quale hanno partecipato oltre ai movimenti, ai comitati ed alle associazioni, anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni del territorio (Bracciano, Ladispoli, Cerveteri, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano) per dire un no secco alla Regione Lazio e al Curatore fallimentare della Bracciano Ambiente Dr. Sirleo al progetto di costruzione degli impianti previsti a Cupinoro (Trattamento Meccanico Biologico da 130.000 t/anno e impianto Biogas da 33.000 t/anno).

Unica grande assente, la principale protagonista della vicenda: l’Università Agraria di Bracciano, proprietaria dei terreni su cui dovrebbero sorgere gli “eco”-mostri.

Nel corso dell’assemblea si è appreso, con rabbia e stupore, che sembrerebbero già stati stipulati accordi tra l’Ente e il curatore fallimentare della fallita Bracciano Ambiente che avrebbero pattuito, per l’affitto dei terreni, la cifra di 296.000 €/anno.

Vorremmo ricordare all’Università Agraria quali sono i suoi compiti in relazione alla tutela dei terreni di sua proprietà che, tra l’altro, sono sottoposti a numerosi vincoli di cui, il più importante, è quello relativo agli Usi Civici.

E’ un vero paradosso che un Ente preposto alla tutela e alla salvaguardia di intere porzioni di territorio, vocate all’agricoltura, decida, senza neanche consultare i cittadini soci dell’Ente stesso, di proseguire in un’attività che non le è consentita e che la comunità non vuole. Si possono barattare 296.000 € con la distruzione di un territorio e con la salute dei cittadini ?

Chiediamo all’Università Agraria di Bracciano di esprimersi con chiarezza e trasparenza rispetto alla decisione che dovrà necessariamente prendere laddove l’asta venga aggiudicata e i permessi per realizzare gli impianti fossero validi.

Chiediamo che tale espressione di volontà sia corredata da un’apposita delibera di Consiglio, al quale crediamo debbano partecipare tutti cittadini.

Non è più tempo dei giochetti ormai noti a tutti noi, tantomeno di fughe dalle proprie responsabilità, soprattutto se queste riguardano la tutela del bene comune.

 

FERMIAMO CUPINORO

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