30 Aprile, 2024
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La compagnia teatrale “SG Project” al festival TEATRAMM

 

Successo della compagnia teatrale SG Project, con ragazzi di Ladispoli, Manziana e Oriolo

La compagnia teatrale SG Project, con ragazzi di Ladispoli, Manziana e Oriolo, è stata selezionata per la II edizione del  festival TEATRAMM: un successo, visto che soltanto 6 partecipanti su 70 compagnie presentatesi sono state scelte per questa iniziativa..

Anti-Gone, dramma teatrale di Sofocle, nell’interpretazione messa in scena dalla compagnia SG Project di Ladispoli, è stata selezionata per la seconda edizione del Festival TEATRAMM’ del Teatro Marconi di Roma.

SG Project è stata una delle 6 compagnie selezionate tra le 70 presentatesi e porterà in scena il suo spettacolo il prossimo 3 settembre alle ore 18:30 presso il Teatro Marconi di Roma.

Claudia Cassi, Stella Falchi, Letizia Passerini, Andrea Roviti ed Emanuele Sempiterni, con la regia di Gabriele Abis, porteranno in scena la tragedia di Sofocle con il suo carico di significati e di ricchezza drammaturgica. Giovani e bravi, i ragazzi della compagnia sono riusciti a preparare lo spettacolo nonostante il lockdown e, quando possibile, a incontrarsi grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Corrado Melone di Ladispoli che ha messo a loro disposizione la sala teatro.

La protagonista Antigone decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte che l’ha vietata con un decreto. Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell’indovina Tiresia, Creonte decide infine di liberarla, ma è troppo tardi: Antigone nel frattempo si è suicidata, impiccandosi. Questo porta al suicidio il figlio di Creonte, Emone (promesso sposo di Antigone), lasciando Creonte solo a maledire la propria stoltezza.

Antigone come metafora dei diritti del singolo contro i regimi totalitari, come simbolo della forza di una donna contro l’ottusità della tirannia e delle sue leggi. Un’opera di 2400 anni fa ma ancora oggi attualissima perché spinge a interrogarsi sul concetto di giustizia all’interno della legalità.

Che spinge a riflettere se sia più importante essere illegali ma giusti oppure legali ma ingiusti. Se valga la pena togliersi il “secchio in testa” per prendersi la responsabilità di ragionare con una testa libera e indipendente.

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