È stata una mattinata bella e coinvolgente: oltre cento persone hanno aderito al nostro appello per la riapertura del Borgo di Pratica di Mare. Abbiamo riaffermato un concetto basilare: non c’è una sola carta che indichi le strade del Borgo come “private”, c’è invece una storia di manutenzioni con fondi pubblici e di servizi comunali prestati; quindi non si capisce come sia stato possibile mettere un cancello senza che la passata amministrazione abbia mosso un solo dito”.
Così la lista Pomezia Domani spiega il successo del sit-in promosso per la riapertura al pubblico del Borgo di Pratica di Mare, la frazione di Pomezia “chiusa ai cittadini” da quasi tre anni. Il cancello all’ingresso del borgo medievale è stato installato dalla proprietà degli immobili senza alcuna richiesta di autorizzazione al comune di Pomezia e senza che lo stesso ne abbia mai contestato formalmente l’installazione. In aggiunta, non si può non ricordare che nel corso degli ultimi anni sono stati anche abbattuti senza autorizzazioni gli alberi secolari che si trovavano nel piazzale antistante la Chiesa di Pratica di Mare.
“Al Sindaco di Pomezia Zuccalà – ha sottolineato il consigliere comunale Stefano Mengozzi – abbiamo mandato un messaggio: lascia la strada del ricorso in Tribunale, è solo un modo per rinviare ogni decisione. Le carte sono chiare ed ora c’è un consiglio comunale che abbiamo richiesto e si terrà prima di ferragosto: in quella data, se M5S vorrà condividere questa battaglia, l’aula darà un mandato preciso al Sindaco per prendere un provvedimento immediato di rimozione del cancello”.
Alla manifestazione hanno aderito tanti cittadini ed associazioni. Un corteo pacifico che si è ritrovato per gli interventi finali nel piazzale antistante il Borgo di Pratica di Mare, un patrimonio storico-artistico che deve tornare a vivere alla luce del sole.
Pomezia Domani