27 Dicembre, 2025
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Longevità: un ruolo nuovo nella società di domani 

Nella magnifica cornice delle Antiche Scuderie Odescalchi di Bracciano, gentilmente messe a disposizione per l’occasione da Margherita e Federico Odescalchi, si è svolta una giornata  di studio sul tema della longevità promossa dal Lions Club di Bracciano Anguillara Sabazia Monti Sabatini nell’ambito delle attività svolte a vantaggio del territorio. 

La dott.ssa Linda Laura Sabbadini, pioniera europea per gli studi statistici di genere, ha presentato un quadro dell’attuale situazione della popolazione riferito all’invecchiamento e alle potenzialità offerte dalle persone anziane con dati forniti dalle fonti ISTAT.

La c.d. “silver economy” e la connessa  crescente domanda per beni e servizi in settori quali quelli assistenziali, residenziali, culturali, ricreativi e di formazione continua, riguarda ormai una fascia sempre più numerosa dei cittadini.

La diminuzione dei giovani in Italia comincia nella seconda metà degli anni Novanta con un calo costante. A esso si contrappone un incremento speculare delle persone di 65 anni e più. L’attuale popolazione con almeno 65 anni presenta capacità nemmeno ipotizzabili in passato, per stili di vita e relazioni sociali, capacità lavorative e migliori condizioni di salute.

L’invecchiamento attivo rappresenta una fase della vita che si è progressivamente estesa, in cui le persone, continuano a partecipare ai vari ambiti della vita sociale, economica, politica e culturale.

Da qui nasce il potenziale contributo al benessere del Paese del crescente numero di persone anziane, una fascia di popolazione portatrice di  un’importante esperienza che possiede tempo ed energie da mettere a disposizione nelle più varie forme. Ne scaturisce l’importanza di politiche sociali che possano mettere a frutto questa grande risorsa.

Nella giornata è stato  anche presentato il progetto  “Comunità alloggio Don Piccolo” per persone con disabilità promosso dalla Parrocchia di S. Maria Assunta di Trevignano Romano e dalla Diocesi di Civita Castellana. La struttura residenziale organizzata sul modello familiare è destinata ad accogliere person disabili, per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia durevolmente o temporaneamente impossibile o contrastante con il piano personalizzato. Nell’ambito del piano predisposto per ogni ospite, vengono favorite l’inclusione sociale e la fruizione di tutti i servizi presenti nel territorio, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedervi con la sola propria iniziativa, oltre a garantire prestazioni di carattere socio-sanitario assimilabili alle forme di assistenza rese a domicilio.

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