7 Dicembre, 2025
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Lanucara presenta “In via Fani io non c’ero”, versione alternativa su Aldo Moro

Amedeo Lanucara presenta “In via Fani io non c’ero”, una versione alternativa al mainstream sulla scomparsa di Aldo Moro

Domenica 5 ottobre, presso il Cinema Palma di Trevignano Romano, lo scrittore Amedeo Lanucara ha presentato al pubblico presente in sala il suo ultimo lavoro: “In via Fani io non c’ero”, edito da Fefè Editore. Non si tratta però del primo libro nel quale l’autore mette in primo piano la figura di Aldo Moro, a seguito del “prequel” del 2023 “Quando la CIA rapì Moro”. 

Non sono mancati, all’inizio della presentazione, dei riferimenti all’attualità globale, dove secondo l’autore il mondo sembra ormai indirizzato verso una deriva “denaro centrica”, che sempre meno si cura degli interessi dei cittadini, anche per via delle sempre minori politiche di stampo sociale messe in atto dalla classe politica, di qualsiasi colore si tratti. Proprio la mancanza di questa sacralità riservata della vita umana, che secondo lo stesso Moro doveva essere perpetrata anche nei confronti degli avversari, è stata il punto di collegamento con quest’ ultimo. A prendere la parola è stato quindi Riccardo Agresti, ex dirigente scolastico e collaboratore di lunga data per L’agone, che a seguito di una piccola panoramica sulla vita di Moro, si è soffermato in particolare su quanta attenzione mettesse l’ex Presidente della Democrazia Cristiana nella scelta dei termini da utilizzare. Un’attenzione tale che portava i giornali dell’epoca ad ingaggiare ermeneuti atti alla decifrazione dei suoi testi. Ed è stato proprio questo il lavoro messo in atto da Lanucara, che fu studente di Moro e che come pochi altri può interpretare e tradurre quanto da lui scritto nelle 14 lettere (consultabili da internet), testimonianza della prigionia durata 55 giorni che anticipò la sua morte.

Proprio l’utilizzo di alcuni termini da parte dall’ex Primo Ministro, come il verbo “prelevato” anziché “rapito”, in riferimento al momento del suo sequestro, hanno fatto pensare all’autore che la mattina del 16 marzo 1978, all’angolo tra via Fani e via Stresa, Aldo Moro non fosse presente. Senza anticipare troppo quanto raccontato nel libro, Amedeo Lanucara mette a fuoco la sua teoria, nella quale non sono le Brigate Rosse i veri protagonisti della storia, ma agenti esterni che hanno operato nell’ombra, come spesso accaduto nella prima fase repubblicana dell’Italia, come servizi segreti esteri, politici e personaggi di spicco come Licio Gelli.

Davide Catena 

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