6 Dicembre, 2025
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La rabbia è scesa in piazza. L’Italia s’è desta

I cittadini sono stanchi di subire gli attacchi disumani del governo. È vergognoso inveire contro chi rischia la vita per portare aiuti a una popolazione martoriata e affamata. Forse la presidente Meloni, col suo blaterare, vuole coprire l’incapacità di affrontare i problemi e beffa le ragioni della piazza. Così in questo autunno “caldo” concentra l’attenzione sulla propaganda elettorale. 

In settembre si è votato:

Il 28 in Valle d’Aosta. L’Union Valdotaine ha ottenuto il 31,97% dei voti, gli Autonomisti di Centro il 14,05%, e PD-Federalisti Progressisti l’8,04%. 

L’affluenza è stata del 62,98%

Il 28 e 29 nelle Marche. È stato riconfermato Francesco Acquaroli, del centrodestra, col 52,4%, superando Matteo Ricci, del centrosinistra, fermo al 44,4%. 

L’affluenza è stata del 50,01%.

In ottobre si è votato:

Il 5 e 6 in Calabria. Ha vinto Roberto Occhiuto del centrodestra, col 57,36%, mentre Pasquale Tridico del centrosinistra ha raggiunto il 41,73%. 

L’affluenza è stata del 44,36%.  

Il 12 nel comune di Aosta per il rinnovo del sindaco. È stato eletto Raffaele Rocco, col 50,06%; il rivale Giovanni Girardini ha preso il 49,94%.

L’affluenza è stata del 45,72%.

Il 12 e 13 in Toscana. È stato confermato Eugenio Giani, col 53,92%. Il centrodestra con Alessandro Tomasi ha ottenuto il 40.90% e la lista Antonella Bundu il 5,18%. 

L’affluenza è stata del 47,73%

In novembre, il 23 e 24, sarà il turno di Campania, Veneto e Puglia 

In Campania il candidato del centrosinistra sarà Roberto Fico (M5S). Il centrodestra candida Edmondo Cirielli. 

In Veneto, il candidato sarà Alberto Stefani, sostenuto dal centrodestra. Il centrosinistra ha scelto Giovanni Manildo (Pd).

In Puglia il centrosinistra candida Antonio Decaro. Il centrodestra candida Luigi Lobuono.

È allarmante che in Italia l’astensionismo sia il primo partito, specie nei giovani tra i 18 e i 34 anni, perché non si sentono rappresentati. La politica non intercetta le loro priorità e non offre strumenti di partecipazione  inclusivi.

 C’è una profonda sfiducia nei governanti, una distanza crescente tra istituzioni e società civile. 

Nasce così un attivismo civico e sociale che cerca di influenzare la realtà, esprimendosi con manifestazioni e forme di protesta creativa. Un attivismo che, non rinuncia all’impegno, ma lo reindirizza verso canali ritenuti più efficaci per il cambiamento.

Un fenomeno che lancia un monito severo al sistema democratico italiano. La mancata attenzione ai giovani porta a una democrazia svuotata, sempre più illiberale. Solo la politica credibile può invertire la rotta di una deriva! 

Franco Marzo

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