Un mazzo di fiori e un sentito momento di raccoglimento davanti alla stele di marmo posta sulla rotatoria di via Camposampiero, poco distante dalla stazione di Tor di Quinto.
Così il Municipio Roma XV ha ricordato Giovanna Reggiani, la donna ritrovata in fin di vita diciotto anni fa proprio in quel punto.
Alla cerimonia, svoltasi nella mattinata di oggi, hanno preso parte il presidente del Municipio XV Daniele Torquati, l’assessora alle Politiche sociali Agnese Rollo e Giorgio Mori, già consigliere municipale e tra i promotori dell’iniziativa che, nel 2022, è stata arricchita con l’installazione della lapide commemorativa voluta dall’amministrazione municipale.
Il momento è stato segnato dal silenzio e da parole di memoria e impegno: un gesto semplice, ma carico di significato per una città che, ancora oggi, fatica a dimenticare una delle pagine più dolorose della sua Storia recente.
Era il 30 ottobre 2007 quando Giovanna Reggiani, moglie di un capitano di vascello della Marina Militare, fu violentata e massacrata nei pressi della stazione Tor di Quinto, lungo la ferrovia Roma Nord. Stava tornando a casa quando, sotto la pioggia e nell’oscurità di una strada isolata, venne aggredita e trascinata in una baracca vicino al vecchio campo nomadi. Lì fu abusata sessualmente e poi abbandonata in fin di vita in una scarpata non lontano dal borgo artigiano di Camposampiero. Dopo ore di agonia, morì in ospedale. Quel delitto scosse profondamente la capitale aprendo un doloroso dibattito sulla sicurezza urbana.
Durante la commemorazione, il presidente Torquati ha ricordato il valore del ricordo e la necessità di un impegno collettivo: “Come ogni anno, anche oggi ci siamo ritrovati davanti alla lapide che nel 2022 abbiamo voluto collocare per ricordarla e per rinnovare, insieme, il nostro impegno verso una città più sicura e più giusta. La sicurezza non deve essere terreno di scontro politico: è un tema che riguarda tutti e sul quale la politica deve saper dare una risposta unitaria, concreta e rispettosa. Solo così possiamo rendere onore alla memoria di Giovanna Reggiani e alle tante vittime di violenza, trasformando il ricordo in responsabilità e in azione comune”.
Fabio Rollo



