Si riceve e si pubblica
“Ieri l’unico esito del tavolo di confronto con la Direttrice Generale dell’ASL Roma 4, la Dottoressa Marino, è stato un rinvio: le lavoratrici e i lavoratori meritano molto di più, noi siamo pronti allo sciopero” è quanto dichiara la Segretaria Generale della Funzione Pubblica CGIL di Civitavecchia-Roma Nord Viterbo, Emanuela Nucerino.
“Pochi giorni addietro denunciavamo per mezzo stampa la decisione dei vertici dell’ASL Roma 4, che insiste su un ampissimo quadrante della provincia nord della Capitale, di non prorogare l’appalto OSS alla cooperativa Nuova Sair. Una scelta arbitraria e unilaterale presa dalla Direttrice Generale della Azienda sanitaria, la Dottoressa Rosaria Marino, che contestiamo sia nel merito sia nel metodo.
Sono circa ottanta i lavoratori e le lavoratrici che rischiano il licenziamento, questo con ripercussioni significative sulla corretta erogazione del sostegno assistenziale nel nostro territorio. Decisione non condivisa con le parti sociali, che sono state informate non dalla Direttrice, ma tramite le vie brevi dalla cooperativa.
In difesa del personale OSS e di tutta l’utenza avevamo prontamente indetto lo stato di agitazione e chiesto un incontro ufficiale ai vertici dell’Azienda, ma – ormai come loro abitudine – hanno preferito lanciare paternalistici appelli sulla stampa locale, piuttosto che interloquire con le organizzazioni dei lavoratori e i loro delegati”.
“Sabato – continua – grazie a un presidio di contestazione a Santa Severa, abbiamo avuto finalmente modo di confrontarci, se pur brevemente, con la Dottoressa Marino e con il Presidente della Regione Lazio Rocca. In quella sede dalle parole dei due era emersa la volontà di trovare una soluzione concreta a tutela sia dei posti di lavoro sia dell’utenza.
Parole di rassicurazione che si sono tristemente tradotte in un nulla di fatto durante l’incontro trai vertici della ASL Roma 4 e le parti sociali di ieri. La Dottoressa Marino ha rimandato di un’altra settimana la comunicazione uUiciale di questa fantomatica proposta,
che dalle sue parole sembrerebbe una panacea a tutti i mali: in tanto le lavoratrici e i lavoratori rimangono nell’incertezza. Il Presidente Rocca aveva espresso parole chiare, ora serve un suo intervento diretto per sanare questa ingiustizia”.
“A questa ennesima fumata nera e a questo indecente gioco sulla serenità delle persone – conclude la Segretaria Generale – non possiamo che rispondere con il proseguimento dello stato di agitazione e con la proclamazione dello sciopero. La Funzione Pubblica CGIL, così come le altre organizzazioni, hanno un mandato chiaro: fare tutto quello che è necessario per garantire un futuro al personale e alle loro famiglie. Speriamo che anche l’ASL e il Presidente della Regione Lazio facciano lo stesso!”
Per ulteriori informazioni e richiesta da parte della stampa
Ufficio Comunicazione FP CGIL Roma Lazio


