Icona della bellezza e di un modello femminile di donna emancipata e battagliera si è spenta, all’età di 87 anni, in Francia a Nemours – circondata dall’affetto dei suoi cari – la famosa attrice Claudia Cardinale. Una grande donna che ha segnato un’epoca con il suo talento, il suo carisma e il suo fascino.
La lista dei film cui ha partecipato sarebbe molto lunga; ne ricordiamo tre su tutti, le cui immagini ancora oggi vivono nell’immaginario collettivo: “C’era una volta il west” di Sergio Leone, “8½” di Federico Fellini e, soprattutto, “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (quest’ultimo girato, in parte, a Villa Giustiniani a Bassano Romano) che la consacrò come ‘diva internazionale’. Molteplici, anche, i premi e riconoscimenti tra cui cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, il Premio Lumière solo per citarne qualcuno.
In giovane età ebbe un figlio, Patrick, frutto di una violenza; fu sposata con il produttore Franco Cristaldi ma, nei rotocalchi degli anni ’70/’80, faceva notizia il suo legame, amoroso e lavorativo – complesso e intenso – con il regista napoletano Pasquale Squitieri noto, soprattutto, per i suoi soggetti di critica sociale.
Il film “Corleone” si inserisce in questo filone seguito dal regista sebbene, anni dopo, lo stesso lo definisca inferiore rispetto al precedente “Il prefetto di ferro”.
Nell’estate del 1978 alcune scene di “Corleone” – la piazza di un paese siciliano degli anni ’50 – furono girate proprio ad Oriolo Romano nell’allora Piazza Umberto I.
All’epoca, per noi poco più che adolescenti, quando venivano le troupe era una festa e, per alcuni, anche l’opportunità di guadagnare qualcosa come comparse. Tutto il paese si mobilitava e i più curiosi e tenaci resistevano anche ore ad osservare la ripresa delle scene, i cambi di costume, i momenti di pausa di questi personaggi famosi. Con un po’ di fortuna e un po’ di intraprendenza si poteva riuscire anche ad avvicinarli e scambiarci due parole.
Brunella Bassetti – Redattrice de L’Agone



