5 Dicembre, 2025
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La parola al Vicesindaco e Assessore al Turismo di Trevignano Romano, Luca Galloni

D. Vicesindaco, quest’anno Ferragosto a Trevignano ha avuto un’atmosfera davvero speciale. Da dove nasce questo spirito?
R. «Nasce da una comunità viva e, soprattutto, dall’energia dei ragazzi e delle ragazze di Festeggiamo Trevignano. Sono loro l’anima dell’evento: portano entusiasmo, creatività, voglia di mettersi in gioco e di costruire qualcosa che non è solo spettacolo ma anche tradizione condivisa. Senza di loro, Ferragosto non sarebbe ciò che è diventato.»

D. In che modo i giovani sono stati protagonisti?
R. «In ogni dettaglio: dall’ideazione alla realizzazione, fino al montaggio e allo svolgimento della festa. Hanno dimostrato che Trevignano non è spettatrice ma creatrice della propria identità culturale e turistica. Emozionante vederli affrontare ore di lavoro, caldo e fatica con il sorriso, pur di regalare alla comunità qualcosa di unico.»

D. Molti cittadini hanno raccontato, anche con ironia, di aver visto lei e l’assessore ai lavori pubblici, Gazzella, dall’alba alla sera insieme ai ragazzi, arrampicarvi e lavorare come veri operai. Che esperienza è stata?
R. «Bellissima! Non c’è ruolo istituzionale che tenga: in certi momenti si indossano scarpe comode, ci si rimbocca le maniche e si lavora. Farlo fianco a fianco con i giovani è un privilegio: si rafforza il legame umano e passa il messaggio che nessuno è “sopra” gli altri. Quando si costruisce insieme non esistono cariche, solo persone che collaborano per lo stesso obiettivo.»

D. Che valore ha questo impegno per la comunità e per il turismo?
R. «Un valore enorme. Ferragosto è tradizione religiosa e popolare, ma anche occasione di crescita turistica: porta persone a scoprire il lago, le vie, l’accoglienza di Trevignano. È la dimostrazione di come i giovani possano essere protagonisti nello sviluppo del territorio.

Vorrei ringraziare di cuore chi ha reso possibile tutto questo: Elio Gazzella, che con esperienza e dedizione è stato colonna portante e, soprattutto, ha saputo mettere valori umani nelle piccole cose pratiche, trasformando ogni dettaglio in un gesto di cura. La Famiglia Salaris, che con amore e professionalità ha realizzato la grande scala, scenografia simbolo della festa. Levo Sforzini, presente dall’inizio e coordinatore insieme della sicurezza in acqua. Alessandro Gagliardi, per la vicinanza e il sostegno. Marek e i suoi ragazzi, che hanno illuminato la scenografia con le loro luci. Massimo Maciucchi, per le gesta da arrampicatore. Il Lake Service di Ross per l’impianto audio. Marco Palma per i ponteggi. Il Gruppo comunale di Protezione Civile, sempre pronto e vicino. Le Forze di Sicurezza e il nostro Corpo della Polizia Locale, puntuali e professionali. Edil Gabrielli. Il Consorzio di Navigazione e la Città Metropolitana di Roma Capitale, che hanno ristrutturato con rapidità il pontone galleggiante parziale, elemento senza il quale la processione non sarebbe stata possibile. La BCC della Provincia Romana per il sostegno concreto. I nostri uffici comunali, capaci e professionali, che hanno seguito ogni fase. Gli operatori dello spazzamento e dei rifiuti, che già dalle prime ore del mattino successivo hanno restituito a Trevignano la sua pulizia dopo le migliaia di persone presenti.

Un ringraziamento speciale va al Vescovo e alla Parrocchia: in particolare a Don Piero, guida spirituale che accompagna da anni con la sua parola e la sua presenza i momenti più profondi della festa; e con lui Don Oscar e Don Giampiero. Al coro interparrocchiale, che ha arricchito la Messa con il canto, e al nostro Complesso bandistico “Cesare Carbonetti”, che con il concerto e l’impegno mantiene viva la tradizione musicale trevignanese.

Infine, grazie alla ditta Colonnelli per lo spettacolo pirotecnico che ha lasciato tutti a bocca aperta; e agli operatori del nostro indotto turistico – ristorazione, accoglienza, balneari – che amplificano il valore della festa con il loro lavoro quotidiano. Un grazie anche all’APT e a Trevignano Romano Turismo per il supporto costante e qualificato. A tutti loro, e a tanti altri che operano lontano dai riflettori, va il nostro grazie più sincero.»

D. C’è stato un momento che l’ha colpita particolarmente?
R. «La processione sul lago: le barche illuminate, il silenzio emozionato, e poi il grande spettacolo pirotecnico. Un momento in cui si è sentita la forza di una comunità intera guidata e sostenuta dai giovani. E sapere che tutto ciò è stato reso possibile anche dal ripristino del pontone, frutto di collaborazione istituzionale, lo ha reso ancora più significativo.»

D. Guardando al futuro, quali obiettivi vi ponete?
R. «L’obiettivo è riportare in acqua il Pontone di 16 metri, recuperando una tradizione che appartiene alla memoria viva di Trevignano. Ma soprattutto vogliamo continuare a crescere insieme ai nostri ragazzi e ragazze, che sono garanzia di un futuro fatto di bellezza, identità e partecipazione. L’auspicio è che il gruppo cresca ancora, con l’aiuto di altri concittadini che condividono il desiderio di mantenere viva la tradizione e trasmetterla alle nuove generazioni. Ogni anno possiamo alzare l’asticella, con orgoglio e con amore per Trevignano.»

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