14 Dicembre, 2025
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A Roma la protesta delle vittime di incidenti stradali

“Solo chi ha subito un incidente stradale grave e chi gli sta vicino tutti i giorni puΓ² davvero comprendere laΒ drammaticitΓ Β di una vita che cambia a causa di unaΒ invaliditΓ  permanente con la quale si sarΓ  costretti a convivere per sempre.Β Il denaro non ci farΓ  tornare gli stessi di prima, questo lo sappiamo. Ma solo un adeguato risarcimento ci potrΓ  dare la forza per sopportare le conseguenze fisiche, psichiatriche ed economiche della tragedia che stiamo vivendo. Da troppo tempo quel risarcimento ci Γ¨ stato ingiustamente negato e per questo abbiamo deciso di sensibilizzare l’AutoritΓ  di Vigilanza sulle Assicurazioni, sicuri di trovare nei loro dirigenti il giusto sostegno”. CosΓ¬ hanno dichiarato,Β davanti alla sede dell’Ivass,Β in via del Quirinale, a Roma, alcuni danneggiati macrolesi seguiti e assistiti dallaΒ Gerbi Group.
CiΓ² che accomuna la storia di queste persone Γ¨ quella di essere ancora in attesa di un congruo risarcimento a distanza di anni da un incidente stradale che ha stravolto per sempre la loro esistenza. Si tratta di situazioni che coinvolgono drammaticamente anche i loro familiari, che devono assisterli quotidianamente, rinunciando e modificando le proprie aspirazioni e progetti di vita. Nel solo 2021, come riportano i dati della Polizia stradale, rispetto al 2020, sonoΒ aumentatiΒ gli incidenti stradali delΒ 26,7%Β (64.162 del 2021 contro i 50.625 del 2020), gli incidenti mortali sono stati 1.238 e le vittime 1.313: rispetto l’anno precedente sono aumentati rispettivamente del 15,5% e del 14,1%. Gli incidenti con lesioni sono stati 26.022 e le persone ferite 37.268, con aumenti del 26,9% e del 25,7%.
“Riteniamo giusto che Ivass, quale Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, prenda una posizione chiara ed immediata sui nostri singoli casi e si adoperi perchΓ© altre vittime di incidenti stradali come noi non debbano piΓΉ subire simili umiliazioni da parte di nessuna compagnia assicurativa”. A dichiararlo è Michael SquicciariniΒ che, il 19 maggio del 2020, a soli 33 anni, mentre era a bordo del suo scooter, veniva travolto da un’auto. Un incidente che non solo ha distrutto la vita di Michael, che ha riportato unaΒ invaliditΓ  permanente del 90%, (riconosciuta dal medico legale fiduciario della Compagnia) ma anche della sua famiglia. Per valutare la gravitΓ  del danno in questione basta solo pensare che l’amputazione di un arto inferiore (gamba) comporta una invaliditΓ  permanente intorno al 35% circa.
“La storia di Michael Γ¨ solo una delle tante storie che mi vengono raccontate da chi mi chiede di intervenire in suo aiuto- dichiara il dottorΒ Raffaele Gerbi,Β fondatore e titolare della Gerbi Group S.p.A., societΓ  specializzata in risarcimento dei danni da infortuni ed incidenti stradali- Si tratta di storie che meritano rispetto e chiedono risposte chiare e in tempi brevi da parte del mondo assicurativo. Questo, purtroppo, non capita sempre. Anzi. Nonostante i successi ottenuti dal nostro Studio con la collaborazione di primarie, illuminate ed attente compagnie assicurative, che negli anni Γ¨ riuscito a far ottenere ai propri assistiti risarcimenti equi da parte delle Compagnie assicurative, nel nostro lavoro- prosegue Gerbi- subiamo spessoΒ atteggiamenti dilatori e decisioni superficiali e sbagliate da parte di alcune assicurazioni,Β preoccupate piΓΉ dei loro bilanci che dei sacrosanti diritti dei danneggiati. Cito Unipol, in particolare, che troppo spesso non Γ¨ disposta a riconoscere la complessitΓ  dei danni che trattiamo e non vuol prendere in considerazione la necessitΓ  di assistere per tutta la vita I nostri macrolesi. E’ un tema etico ed Γ¨ in gioco la dignitΓ  di esistenze giΓ  severamente compromesse, che non meritano di essere ulteriormente offese”.
“Parliamo di persone che con la loro invaliditΓ  dovranno convivere per tutta la vita- conclude Gerbi- Se ilΒ giusto risarcimento economico non ridarΓ  loro la qualitΓ  della vita precedente all’incidente, potrΓ  almeno permettergli di affrontare con dignitΓ  il loro difficile futuro. Non chiediamo molto, se non il rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione e del nostro ordinamento giuridico in tema di diritto al risarcimento del danno alla salute, dignitΓ , e tutela della persona. Per questo motivoΒ chiediamo ad Ivass di darci delle risposte chiare ed esaustiveΒ in tempi brevi perchΓ© la dignitΓ  dei nostri assistiti non puΓ² attendere i tempi lunghi della burocrazia”.

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