Questa volta esordiamo con una notizia positiva: in Italia il numero dei sedentari diminuisce ogni anno e quello di chi pratica attività sportiva è in aumento. L’indagine Istat 2024 sulla pratica sportiva, presentata nella sala conferenze del Foro Italico, disegna un’Italia più in forma. Sono oltre 21,5 milioni gli italiani – pari al 37,5% della popolazione dai 3 anni in su – a praticare almeno uno sport nel tempo libero. Segno di un cambiamento culturale radicale, gli italiani hanno capito che fare sport allunga la vita, riduce lo stress e fa bene alla mente. Lo scriveva anche Giovenale nella sua Satira X: « mens sana in corpore sano».
Nel 2024 il 59,5% pratica sport in impianti al chiuso, il 36,8% all’aperto, ma ben il 37,7% degli sportivi si allena in autonomia, in spazi non attrezzati nei parchi e in strada. Per questo il territorio dovrebbe investire in spazi comuni per la pratica sportiva, aumentando il benessere e riducendo i costi per le famiglie. Lo stesso ad di sport e salute Molineris ha commentato: «Bisogna aumentare lo sport destrutturato, creando un’offerta innovativa attraverso playground, palestre scolastiche, spazi non convenzionali. Fare sport costa e dobbiamo abbattere i costi dello sport, quindi arrivare all’impiantistica gratuita il più possibile, il più diffusa in tutta Italia».
Ad ogni modo rimangono differenze sostanziali fra le regioni del nord e del sud: nel Nord-est il tasso di sportivi è del 43,9%, contro appena il 27,9% del Sud. Anche il genere incide: nel 2024 pratica sport il 43,4% degli uomini, contro il 31,8% delle donne. Un divario ampio ma ridotto rispetto al passato: nel 1995 era di oltre 17 punti percentuali, oggi è di 11,6.
Sul piano economico lo sport vale in Italia l’1.4% del PIL con quasi 25 miliardi di euro, secondo uno studio pubblicato dalla Regione Emilia Romagna, un investimento pubblico nello sport può generare un indotto per l’economia del territorio fino a 8 volte la spesa sostenuta. Sul nostro territorio ogni anno si organizzano eventi sportivi di una certa portata che spaziano dai tornei di beach volley intorno al lago, dal Triathlon silver, alle regate di vela come il “Rome Foil festival” con atleti internazionali, fino alle collaborazioni con le scuole per l’atletica e il tennis. Lo sport si rivela quindi un settore su cui vale la pena investire in modo trasversale per aumentare il benessere dei cittadini e gli spazi di aggregazione, per fare questo però non bastano soltanto progetti di piste ciclabili a volte discutibili, improvvisati e di facciata per dare un tocco green al paese ma occorrono progetti seri che possano creare valore nel tempo.
Cristian Pelliccioni


