Una mattinata intensa di emozione e memoria ha accompagnato oggi la cerimonia dedicata a Leonardo Angelini, il giovane paracadutista di Cesano caduto nella tragedia della Meloria e al quale è intitolato il plesso di Cesano dell’Istituto Comprensivo Enzo Biagi.
Nell’atrio della scuola primaria e secondaria, studenti, docenti, familiari, autorità civili, militari e rappresentanti delle istituzioni si sono riuniti per rendere omaggio al loro concittadino, scomparso a soli vent’anni insieme ad altri 45 paracadutisti della Brigata Folgore e a sei membri dell’equipaggio britannico.
La cerimonia, semplice ma toccante, ha visto protagonisti proprio i ragazzi e le ragazze della scuola, che hanno ricordato Angelini con letture, disegni e brevi elaborati, offrendo un tributo sincero a un giovane, che poco più grande di loro, perse la vita e al quale è dedicata la targa commemorativa posta nel 2022 all’ingresso dell’edificio, a suggellare il legame tra la memoria del militare e il quartiere.
Torquati: “Un momento che fa crescere il senso di comunità”
Alla cerimonia ha partecipato anche il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che ha sottolineato il valore civile ed educativo dell’iniziativa. «Questi sono i momenti che possono far germogliare, soprattutto tra i più giovani, il senso vero di comunità – ha dichiarato Torquati – e che oggi, in occasione della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, devono far riflettere tutti noi adulti su quanto sia necessario rilanciare processi di solidarietà territoriali e a livello europeo e internazionale». Il Presidente ha ringraziato la scuola, i suoi dirigenti e gli studenti, e tutte le associazioni locali e militari che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento oltre all’assessora municipale Agnese Rollo, promotrice della cerimonia.
La tragedia della Meloria: il più grave disastro militare del dopoguerra
Leonardo Angelini perse la vita il 9 novembre 1971, durante un’esercitazione NATO denominata Cold Stream. Quella mattina, un aereo da trasporto militare Lockheed C-130 Hercules della Royal Air Force, decollato da Pisa e diretto verso la Sardegna, precipitò nelle secche della Meloria, a circa sette chilometri al largo di Livorno. A bordo si trovavano 46 paracadutisti italiani della 6ª compagnia “Grifi” del 1° Reggimento Paracadutisti “Folgore” e sei militari britannici dell’equipaggio: non ci furono sopravvissuti.
L’incidente, che resta uno dei più gravi della storia delle Forze Armate italiane dal secondo dopoguerra, segnò profondamente l’intero Paese e in particolare le comunità di provenienza dei militari coinvolti.
Fabio Rollo


