5 Dicembre, 2025
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Crollo ai Fori Imperiali, Di Cola (Cgil Roma): oggi lutto cittadino per Stroici, garantire salute e sicurezza in luoghi di lavoro

Riceviamo e pubblichiamo

Oggi, a Roma, “è lutto cittadino per Octav Stroici, l’operaio deceduto a seguito del crollo della Torre dei Conti. Le bandiere delle sedi istituzionali sono a mezz’asta e i mezzi del trasporto pubblico locale sono listati a lutto. È un fatto importante che il sindaco Gualtieri, accogliendo la nostra richiesta, abbia ascoltato il dolore del mondo del lavoro e sia stato, assieme a tanti altri rappresentanti delle istituzioni, con le lavoratrici e i lavoratori alla fiaccolata per Octav e per fermare la strage sui luoghi di lavoro”. Lo dichiara in una nota, Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.

 

“In questa giornata di cordoglio e memoria, le lavoratrici e i lavoratori della Capitale si stringono intorno alla famiglia dell’operaio, ai suoi colleghi e a quanti gli hanno voluto bene – prosegue Di Cola -. Un abbraccio collettivo che ci ricorda che il lavoro è solidarietà, come hanno testimoniato le lavoratrici e i lavoratori del soccorso pubblico che hanno operato, rischiando la propria vita, per salvare gli operai coinvolti nel crollo.
Il dolore e la rabbia, ma anche la speranza e la comunanza che hanno caratterizzato queste difficili 48 ore non possono cadere nel vuoto: meritano una risposta. Non solo è importante che le indagini stabiliscano al più presto cause e responsabilità dell’incidente, ma servono atti importanti per garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
È inaccettabile che a 66 anni si debba continuare a lavorare in attività pericolose, gravose e intense. In un Paese giusto lo si eviterebbe ma nella prossima Legge di Bilancio si innalza ancora di più l’età pensionabile. Negli ultimi anni, nel Lazio, gli infortuni sul lavoro denunciati che vedono coinvolto un over 60 sono aumentati del 30 per cento, così come sono aumentati gli over 60 che muoiono a seguito di infortuni sul lavoro.
Affinché quanto accaduto a Octav non succeda mai più, è necessario cambiare anche i requisiti per poter andare in pensione”, conclude Di Cola.

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