5 Dicembre, 2025
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“La Sindachite” conquista Bracciano: una serata di ironia, riflessione e solidarietà

Si riceve e si pubblica

Una presentazione partecipata e commovente: oltre i confini politici, un libro che unisce e
dona.
La presentazione de “La Sindachite” di Luca Testini ha registrato un successo che è andato
ben oltre ogni aspettativa. Nella sala della parrocchia di via delle Palme, gremita di pubblico,
si è respirato un clima raro: quello dell’unità. Per una volta, Bracciano ha messo da parte i
colori e le appartenenze, ritrovandosi insieme, cittadini, simpatizzanti, ex amministratori,
uomini e donne di ogni fede politica, attorno a un libro che ha saputo parlare a tutti, con
ironia e profondità.
Sin dalle prime parole del suo intervento, Testini ha ricordato che “vedere tante facce
amiche radunate non per una campagna elettorale ma per un libro… già questo è un piccolo
miracolo”. Una frase accolta da applausi sinceri che ha dato il tono alla serata: un incontro
non solo letterario, ma anche umano e civile.
Il libro, che racconta con umorismo e affetto la “febbre da candidatura” che ogni cinque anni
contagia Bracciano e tanti comuni italiani, nasce da un’esperienza personale profonda.
L’autore ha raccontato di averlo scritto in un periodo difficile, segnato da accuse ingiuste e
da una lunga battaglia giudiziaria conclusa con l’assoluzione piena “perché il fatto non
sussiste”. Da quella ferita è nato il desiderio di riflettere e sorridere, trasformando la
delusione in leggerezza e autoironia.

“La Sindachite” non è solo una satira, ma anche una piccola lezione di politica autentica. “In politica, ha ricordato Testini, la denuncia personale non è mai la strada giusta. Perché
non colpisce un’idea, ma l’uomo e i suoi affetti. E così si dimentica il vero obiettivo: il
bene comune.”
E proprio intorno a questo concetto di bene comune si è sviluppato il senso più profondo
della serata.

Tra una risata e un aneddoto braccianese, il pubblico ha colto i messaggi trasversali del
libro: la necessità di ridere di noi stessi, di tornare a una partecipazione genuina, di
riscoprire la serietà senza i personalismi.
Quando gli è stato chiesto cosa può davvero fare la differenza, Luca Testini ha risposto con
parole che hanno colpito tutti:
“La differenza la fa la capacità di portare avanti progetti che non siano legati ai cinque o
dieci anni di un’amministrazione ma che guardino al rilancio del nostro paese nei prossimi
vent’anni. Dobbiamo capire che siamo solo di passaggio, che il Comune non è una proprietà
privata. E se un progetto verrà terminato da qualcun altro, non importa: l’importante è che
vinca l’idea, al di là di chi la rappresenta in quel momento.”

Il finale del discorso ha commosso molti presenti: “Il vero successo non è vincere o avere un manifesto più grande. Il vero successo è restare uomini liberi, coerenti, capaci di
sorridere anche dopo una caduta.”
E a suggello della serata, Testini ha voluto citare Italo Calvino, ricordando che “la
leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul
cuore”.

Un pensiero che riassume perfettamente lo spirito de La Sindachite: la capacità di sorridere
delle proprie ferite e di guardare avanti con ironia e fiducia.
Ma non è finita qui.
Grazie alla generosità degli ospiti intervenuti e alla decisione dell’autore di devolvere
interamente l’incasso della vendita del libro, compresi i costi già sostenuti per la
pubblicazione, è stato possibile raccogliere e donare 350 euro alla parrocchia di via delle
Palme, a sostegno della comunità.

Un gesto che racchiude lo spirito del libro e del suo autore: fare, non solo parlare.
Perché, come recita la frase che chiude “La Sindachite”,
“il vero sindaco è quello che non si candida… ma che non smette mai di fare.”
Salvatore Di Marsilio

 

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