6 Dicembre, 2025
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Biologico: nel 2024 aumentano gli acquisti di formaggi duri e freschi

Ismea Mercati ha pubblicato il report consuntivo 2024 sul consumo di prodotti biologici nel nostro Paese. L’analisi evidenzia una crescita degli acquisti di questo prodotti nel canale della GDO, che nel 2024 registrano un +2,9% in valore su base annua raggiungendo i 3,96 miliardi di euro. Si consolida anche la crescita degli acquisti di prodotti biologici in volume (+4,3% sul 2023) a conferma di una dinamica generalmente più contenuta dei prezzi medi allo scaffale per molti prodotti biologici.

Andamento degli acquisti 

Nel 2024, gli acquisti di prodotti biologici nella GDO hanno raggiunto i 3,96 miliardi di euro, registrando un aumento del 2,9% rispetto al 2023. Una crescita più contenuta rispetto all’anno precedente, che rappresenta comunque un segnale positivo in un contesto economico incerto. La spesa bio torna a salire anche in rapporto alla spesa agroalimentare totale (3,6%). Crescono in particolare le vendite di oli e grassi vegetali (+31,8%), uova (+10,4%) e miele (+5%), mentre calano salumi (-19,1%), carni (-3,5%), vini (-1,6%) e derivati dei cereali (-1,2%). Significativo anche l’aumento degli acquisti in volume, segno di una maggiore accessibilità dei prezzi. Confrontando il mercato biologico con quello tradizionale, si evidenzia un andamento analogo, sebbene più marcato per il primo, sia nella crescita che nelle flessioni. per diverse categorie merceologiche. Ad esempio oli e grassi vegetali (+31,8% bio vs +15,6% totale) e uova fresche (+10,4% bio vs +2,6% totale) hanno avuto un incremento decisamente più accentuato nel bio, così come la riduzione dei consumi di derivati dei cereali, vino e spumanti, carni e salumi è stata decisamente più pesante nel biologico. Andamenti opposti si osservano invece per latte e derivati e prodotti ittici: negativi per il totale agroalimentare, positivi per il biologico. In generale il peso del settore biologico sull’intera spesa alimentare, risulta piuttosto differente per singola categoria risultando particolarmente rilevante per miele (15,1%) e uova fresche (14,3%).

Quali sono le categorie di prodotti bio maggiormente acquistate?

Nell’ultimo triennio la composizione del carrello della spesa alimentare biologica rimane pressoché invariata, con il comparto ortofrutticolo in netta prevalenza sugli altri con la sua quota del 42,8%. Tra le altre categorie alimentari emerge la quota di spesa dei prodotti lattiero-caseari (22,2%), che mostrano una maggiore rilevanza nel carrello della spesa bio nell’ultimo anno, sostenuti soprattutto da un aumento del valore e dei volumi di vendita dei formaggi duri e freschi, e da un ridimensionamento generalizzato del prezzo medio per tutte le tipologie di prodotto afferenti al comparto, ad esclusione del formaggio fresco, che rivela una tenuta del prezzo.

In quali aree del nostro Paese si sono acquistati maggiormente i prodotti Bio?

Il valore degli acquisti di biologico si mostra in crescita in tutte le aree della Penisola, con diverse variazioni percentuali e differenti livelli di intensità, in generale più contenute rispetto all’anno precedente. L’incremento maggiore di fatturato biologico nel 2024 è stato registrato nell’area “Centro Italia e Sardegna“, che raggiunge a fine anno i 9,4 milioni di euro (+6,6% sul 2023), consolidando la crescita avviata nel biennio precedente. Il valore di venduto biologico continua a concentrarsi per quasi la metà nelle aree del Nord Italia (49,4%) dove l’incidenza risulta, però, in calo di un punto percentuale rispetto al 2023, nonostante i lievi aumenti dei consumi registrati sia nella zona occidentale (+1,4%) che in quella orientale (+0,5%).

Canali di vendita: i Discount registrano un aumento del 10,2% rispetto al 2023

La distribuzione moderna si conferma anche per il 2024 il canale distributivo preferito dai consumatori italiani per l’acquisto di prodotti biologici che raggiunge un fatturato di 2,5 miliardi di euro, registrando un incremento degli incassi di biologico di oltre 78 milioni di euro (+3,2%) sull’anno precedente, il più alto in termini assoluti tra i canali distributivi. Segue il canale dei discount, che con un fatturato bio ormai prossimo ai 600 milioni di euro veicola il 15% degli acquisti dei prodotti biologici, accorciando le distanze dal canale dei negozi tradizionali (20,4%), in flessione di oltre un punto percentuale rispetto al 2023. Il canale specializzato rimane comunque il prescelto per latte e derivati, ortofrutta e miele.

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