28 Aprile, 2024
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I formaggi più buoni del mondo sono italiani. La nuova classifica di Taste Atlas

L’Italia è celebre in tutto il mondo per la sua ricca tradizione gastronomica, e i formaggi giocano un ruolo fondamentale in questo patrimonio culinario.

Ogni regione ha la propria cultura, storia e tradizioni culinarie. Questa diversità si riflette nei formaggi: dal nord al sud, dai monti all’entroterra e fino alle coste, ogni area geografica contribuisce con formaggi distintivi, con sapori e aromi unici.

A confermare il primato dell’Italia in questo settore è l’edizione 2023-2024 della classifica dei 100 formaggi più apprezzati al mondo, pubblicata in questi giorni dal portale inglese “Taste Atlas”, l’atlante on line gastronomico mondiale.

Il podio è infatti tutto italiano. La prima posizione anche quest’anno è occupata dal Parmigiano Reggiano DOP, con un punteggio di 4,68 (su un massimo di 5). Un traguardo notevole che arriva dopo gli ottimi risultati ottenuti nei World Cheese Awards 2023 dove i 99 caseifici parte del Consorzio che hanno partecipato alla competizione hanno ottenuto ben 137 medaglie, rendendo il Parmigiano il formaggio più premiato al mondo.

A conquistare il secondo posto, e la leadership come “soft cheese”, è stata invece la Mozzarella di Bufala Campana DOP, con 4,64 punti. In terza posizione, sempre con 4,64 punti, c’è un altro latticino fresco: lo stracchino di crescenza, oggi associato alle regioni Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto, ma prodotto per la prima volta nella Pianura Padana lombarda.

A rimarcare il successo dei formaggi italiani c’è anche il fatto che circa la metà delle prime 20 posizioni della classifica sono occupate da prodotti appartenenti alla nostra tradizione casearia. Infatti, oltre ai primi tre classificati, troviamo nella lista anche la Burrata (6°), il Grana Padano (11°), il Pecorino Romano (13°), il Pecorino Sardo (17°) e il Pecorino Toscano (20°).

La classifica si basa sul voto degli utenti del portale che hanno testato questi prodotti, e contiene una notevole varietà di formaggi provenienti da moltissime nazioni.

Il primo non italiano in classifica è il greco Graviera Naxou, che ha conquistato la quarta posizione. Si tratta di un formaggio a pasta dura prodotto sull’isola di Naxos nelle Cicladi da almeno un secolo con latte proveniente da razze tradizionalmente allevate nel territorio, che si nutrono di una dieta a base di piante ed erbe locali che conferiscono al loro latte un sapore unico.

Ulteriore conferma dell’apprezzamento riscosso dai nostri prodotti agroalimentari è anche l’oro recentemente ottenuto dalla cucina italiana nella classifica delle migliori cucine al mondo, che si aggiunge alla candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco presentata quest’anno.
Sara Fantini
Redattrice L’agone

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