15 Maggio, 2024
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Indagati, a proposito dell’incidente di Mestre…

Sono tre gli indagati per l’incidente avvenuto a Mestre dello scorso del 3 ottobre che è avvenuto quando un autobus della società “La Linea” che faceva da navetta tra Venezia e il campeggio Hu di Marghera, è precipitato dal cavalcavia superiore di Mestre per oltre dieci metri, portando con se delle persone. Di queste 21 vittime, 7 e 15 feriti provenienti  da Paesi diversi. Prontamente la procura di Venezia ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale colposo plurimo e proprio in questi giorni sono stati consegnati i primi tre avvisi di garanzia in vista dell’accertamento tecnico irripetibile disposto dalla procura stessa, in questa prima fase, sul guardrail del cavalcavia, per capire se fosse a norma e quale ruolo possa aver avuto nell’incidente.

A ricevere l’avviso di garanzia sono stati Massimo Fiore, amministratore delegato e rappresentante legale della società “La Linea”, proprietaria dell’autobus; Roberto Di Bussolo, ingegnere dirigente del Comune di Venezia e responsabile della mobilità e della viabilità per la terraferma, Alberto Cesaro, architetto funzionario dello stesso settore Mobilità e viabilità della terraferma. I tre indagati avranno ora la possibilità di incaricare un consulente per dare seguito all’accertamento tecnico del guardrail.

Durante l’inchiesta ci sarà poi, con ogni probabilità, anche un altro accertamento, relativo all’analisi della scatola nera dell’autobus, dove sono registrate le immagini di tre telecamere dell’autobus: una anteriore esterna e due interne puntate però sui passeggeri. Si aspetta inoltre l’esito a breve dell’autopsia già eseguita sul corpo dell’autista di 40 anni Alberto Rizzotto.

Tra le ipotesi dell’indagine, delegata alla Polizia locale, c’è quella che Rizzotto sia stato colto da un malore e non sia stato più in grado di guidare il bus che, come si vede dalle telecamere del circuito di sicurezza stradale, sbanda a destra del cavalcavia, si infila con la parte anteriore destra in un varco tra le due barriere di protezione, sfonda la banchina e dopo pochi metri cade dal cavalcavia.

Claudia Reale
Redattrice L’agone

 

 

 

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