Lβassioma βchi vince le elezioni governaβ Γ¨ dato per scontato; ciΓ² che si chiede Γ¨ che lβazione di governo sia saggia, appropriata e a favore di tutti e non di una parte. Quando lo scontento dilaga vuol dire che i bisogni primari dei cittadini sono calpestati. Non a caso, i pochi provvedimenti che il governo ha varato, col voto di fiducia, stanno alimentando tensioni sociali e rischi reali sul futuro. I fondi del Pnrr, a oggi, per lβinadeguatezza del governo e per la richiesta di rimodulazione del Piano, rischiano di non arrivare e farci perdere lβirripetibile occasione di crescita.
I fatti
In questi giorni il governo ha varato, con la fiducia alla Camera, il DL sulla pubblica amministrazione in coda al quale ha inserito due emendamenti che riducono i controlli, col pretesto di velocizzare la realizzazione delle opere. Il governo ritiene sufficiente il controllo finale dellβopera e inutile il controllo concomitante; limita il ruolo della Corte dei conti (art.103/Cost.) che Γ¨ lβorgano preposto al controllo contabile sulla spesa pubblica.
Il presidente Carlino (Corte dei conti) ha dichiarato: βI ritardi non dipendono dai nostri controlliβ ma βdallβaumento di atti illegittimi e ricorsiβ e che Γ¨ βassolutamente contrario allo scudo per gli amministratoriβ. E aggiunge: βNon Γ¨ la paura della responsabilitΓ erariale a bloccare le firme necessarie alla realizzazione delle opereβ; le firme non arrivano perchΓ© cβΓ¨ βconfusione legislativa, scarsa preparazione e organici ridottiβ.
Gentiloni, Commissario UE, ha affermato che il controllo sulla regolaritΓ dello sviluppo dei progetti spetta allβItalia, la cui Costituzione prevede la Corte dei conti.
E sulla rimodulazione ha ribadito che occorre βpresentarla al piΓΉ presto, senza aspettare lβultimo momentoβ¦ Non vogliamo che il piano venga presentato e poila Commissione dica che non va beneβ¦ La proposta di emendamento sia almeno in parte giΓ rispondente per grandi linee agli obiettivi e che ci siano solo i dettagli da verificareβ. βLβattenzione si concentri sui contenutiβ¦ altrimenti sembra una dialettica tra Roma e Bruxelles su chi Γ¨ in ritardo e chi non Γ¨ in ritardoβ¦ stiamo parlando dellβunica leva che un governo come quello italiano ha in un momento di alto debito e di inflazione, che Γ¨ ancora molto altaβ¦Stiamo parlando di asili nido, di ferrovie locali, stiamo parlando di riforme della legge sulla concorrenza, che Γ¨ fondamentale approvare entro la fine di questβannoβ.
La rata non arriva
Intanto la rata di dicembre di 19 miliardi non Γ¨ ancora arrivata. La presidente Meloni col suo βautoritarismo di vellutoβ e il suo richiamo frequente allβoperato di Draghi, che ha rispettato solo allβinizio del suo insediamento a Palazzo Chigi, ha introdotto una sua strategia e i suoi βaculeiβ stanno ferendo il corpo elettorale con conseguenze gravi per il suo governo e per il Paese.
A detta dellβimprenditore De Benedetti, sulla Tv (La 7) qualche giorno fa, il governo Meloni, cosΓ¬ facendo, βnon durerΓ molto e cadrΓ β. Altri lamentano che Il Pnrr in Europa Γ¨ stato pensato per modernizzare i Paesi, ora invece parte dei fondi viene impiegata a costruire armi.
Lβ8 giugno il presidente Busia (Anac) ha presentato alla Camera la relazione annuale dellβattivitΓ dellβAutoritΓ nazionale anticorruzione e sul Pnrr ha lamentato βscorciatoie meno efficienti e foriere di rischiβ. βIl Pnrr deve essere terreno condiviso, sottratto alla dialettica politica di corto respiro. Precondizione di tutto ciΓ² Γ¨ trasparenza e controllabilitΓ dei progetti e dello stato degli investimentiβ.
LβAgone da tempo denuncia lo stile e lβoperato del governo perchΓ© fuorviante dai problemi urgenti, e siamo quasi al punto di non ritorno.
Il sarcasmo di alcuni ministri e della stessa Meloni sembra essere una sfida. Il linguaggio, da teatro, Γ¨ spesso voluto per rafforzare la propria identitΓ , in sintonia con alcuni Paesi europei di estrema destra, in vista delle elezioni europee del 2024, per ottenere una rappresentanza tale da incidere sul futuro dellβEuropa e quindi su trattati, leggi e regolamenti.
Intanto lβItalia Γ¨ attanagliata da allagamenti, terremoti, siccitΓ , frane e lβagricoltura dovrΓ escogitare un nuovo modo per produrre le risorse alimentari.
La scuola dovrΓ preparare nuove professioni, capaci di affrontare le sfide future.
Gli oceani e i mari da risorsa diventano pericolo, perchΓ© ricettacoli di rifiuti e plastiche.
Se non ora, quando invertiremo la rotta prima che sia troppo tardi e scoprire che il Pnrr Γ¨ davvero unβopportunitΓ da non perdere? I giovani contestano come possono, pur di farci riflettere che il momento Γ¨ grave e non cβΓ¨ piΓΉ tempo da perdere. Ci guidi la speranza, nonostante tutto.
Franco Marzo


