28 Aprile, 2024
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Girarsi di là è più facile

Si, va bene, adesso arriva l’estate e i problemi passano in cavalleria. Quindi… tutti al mare, dimenticando quanto accaduto nei giorni scorsi? Beh, sarebbe meglio pensarci un po’, che settembre è dietro l’angolo, e il rischio di ritrovarsi con le città allagate per tre ore di pioggia è più che reale. Qua non c’è solo un problema idrogeologico, di quelli che in Italia s’è mai risolti. Qua c’è la base che manca, le caditoie intasate da foglie secche per lo meno del 2020, che con la scusa della pandemia, s’è trovato il modo di non alzar più grate e svuotar tombini, e hai voglia a dire “l’allagamento può succedere, è colpa delle bombe d’acqua”. Le bombe d’acqua c’erano pure negli anni Settanta, ma c’era gente che si rimboccava le maniche, si sporcava le mani e i canali di scorrimento erano rivoli e non fiumi. Qua ci sono erbacce che coprono pietre miliari e catarifrangenti da strada; qua, a volerla dire tutta, ci sono buche sull’asfalto da far invidia ai crateri lunari.

Si, è vero, ci sono problemi ben più gravi. Le sfide social, per esempio, che a volte portano in dote morte. Come quella di Manuel, cinque anni, con l’utilitaria su cui viaggiava speronata da un bolide lanciato a folle velocità da giovani senza ideali, senza pensieri, senza cervello. O come quella del diciottenne affogato nel fiume Secchia. Si parla di ripristino della leva militare, in seconda analisi della ripresa delle lezioni di educazione civica a scuola. Forse basterebbero più semplicemente genitori presenti e capaci di insegnare le regole. Capaci di dire “no”, quando serve. Ma è molto più facile girarsi dall’altra parte e fingere di non vedere. Come quelli che dovrebbero svuotare le caditoie e invece di farlo commentano “può succedere, è colpa della bomba d’acqua”.

Massimiliano Morelli

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