27 Aprile, 2024
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Al “Vian” si parla di violenza di genere

Si è concluso di recente, nell’aula magna del liceo “Ignazio Vian”, il quarto tavolo interistituzionale organizzato dalla dirigente scolastica Lucia Lolli con la collaborazione del direttore generale dell’ASL Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga e del Procuratore del Tribunale di Civitavecchia, Alessandro Gentile.
L’evento aveva come scopi principali quelli di sensibilizzare e informare gli alunni riguardo il tema della violenza di genere, di pianificare una mappatura delle strutture di supporto del territorio e identificare meglio quali siano le modalità di accesso ai servizi.
La dirigente scolastica ha dato inizio ai lavori con un intervento in cui ha salutato e ringraziato i rappresentanti delle numerose associazioni e istituzioni, politiche e non, presenti come: l’assessora al comune di Bracciano Emanuela Viarengo; la vicesindaca di Anguillara Paola Fiorucci; la sindaca di Trevignano Claudia Maciucchi e l’assessora, anch’essa di Trevignano, Viola Catena; il corpo dei carabinieri, l’ordine degli psicologi e Gianluca di Pietrantonio, in rappresentanza della polizia di stato.


Terminato il passaggio la Lolli ha ceduto la parola alla dottoressa Matranga che, dopo aver ringraziato anche lei, è entrata nel vivo delle tematiche parlando di come il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni abbiano subito delle violenze. Una donna su tre è vittima di un problema che, come ha affermato il procuratore, è culturale e ha radici difficili da estirpare. Quest’ultimo ha poi chiarito alcune procedure legate agli interventi che la magistartura può compiere durante questi cosiddetti “codici rossi” e ha, in seguito, ragionato sulle due realtà che creano il reato ovvero quella della vittima e quella del reo, poiché entrambe saranno marchiate perennemente da quel fatto.
Gli studenti presenti erano incuriositi dalle spiegazioni date dagli oratori durante l’evento e hanno ascoltato attentamente anche gli interventi dei membri del centro anti-violenza “Federica Mangiapelo” di Anguillara, dei carabinieri, delle psicologhe invitate e di tanti altri centri o associazioni presenti sul territorio e dintorni, che assistono in varie forme e modalità le vittime. Dopo le domande di approfondimento dei ragazzi per i relatori e i saluti di questi ultimi, per sancire la chiusura della mattinata, alcuni studenti si sono esibiti performando delle cover di brani di Steve Wonder.


Gli eventi, come questo, sono importantissimi proprio perché entrano nelle scuole e cercano di creare un punto di incontro con i ragazzi, in maniera tale che gli errori e le colpe delle generazioni passate non vengano ripetute in futuro.
Il giornale “L’agone” è pronto ad aiutare l’ASL in ogni modo, sia come mezzo di comunicazione al pubblico sia come possibile tramite di connessione tra le associazioni.
A dimostrazione di questa nostra volontà abbiamo chiesto alla direttrice Matranga di rispondere ad alcune domande:
Come si devono comportare e a chi si devono rivolgere le persone, come parenti o amici, che vogliono sostenere i propri cari dopo un evento traumatico come l’essere stati vittime di violenza di genere?
“La Asl Roma 4 è particolarmente attenta al fenomeno e ha all’attivo diversi servizi di accoglienza e ascolto. Possiamo inoltre contare su una fitta rete di associazioni che coprono l’intero territorio e che gestiscono vari Sportelli Antiviolenza, centri nei quali le volontarie accolgono le vittime dirette e indirette e le indirizzano verso il percorso di sostegno più idoneo al loro caso. Inoltre, grazie alla collaborazione tra Asl, procura di Civitavecchia e Ordine degli Psicologi, è attivo lo Sportello di Ascolto Vittime di Reato situato all’interno del palazzo della Procura di Civitavecchia. Il servizio offre un percorso di accoglienza, ascolto, consulenza psicologica e orientamento legale. Inoltre, l’idea è di mettere in rete tutte le associazioni presenti sul territorio perché a volte le donne preferiscono rivolgersi a sportelli ubicati non nelle immediate vicinanze della propria abitazione, ed è importante che tutti gli attori siano collegati tra di loro, ed in questo lavoro di rete il Tavolo Interistituzionale si sta rivelando davvero importante”.
La stampa come si deve approcciare a queste tematiche? e come aiutare?
“I media giocano un ruolo di prim’ordine nel contrasto al fenomeno della violenza. Producono consapevolezza, sensibilizzano sul tema e informano sui servizi. L’approccio deve volgere al confronto, alla conoscenza e collaborare positivamente alla creazione di una vera e propria coscienza sociale che sappia stigmatizzare la violenza in ogni sua declinazione”.
Claudio Colantuono
Redattore L’agone

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