Riceviamo e pubblichiamo – Torna il PIgreco Day a Bracciano nella sua quarta edizione dopo la pausa dettata dalla difficile situazione pandemica.
Si tratta della prima edizione celebrata presso l’Istituto Tecnologico Paritario Salvo D’Acquisto, curata dal professore Riccardo Rosini e sponsorizzata da “Science Fitness: La palestra della Scienza”, realtà che ormai da anni porta avanti iniziative di divulgazione ed animazione scientifica nel territorio lacustre.
L’evento è stato caratterizzato da una prima presentazione interattiva-comprendente canzoni, slides, modellini e modelli concreti d’ispirazione castelnuoviana – sull’argomento e una successiva azione svolta dagli studenti come immortalato nelle foto che seguono.
Non sono mancate torte circolari e biscotti per festeggiare la ricorrenza.
Il 14 marzo è il giorno dedicato a questo numero trascendente ed irrazionale: il Pi Greco (3,14, se lo approssimiamo ai centesimi). La data è stata scelta ispirandosi al formato mese-giorno in uso presso i Paesi anglosassoni e gli eventi ad essa associati hanno visto una progressiva diffusione nel mondo. La celebrazione nasce per iniziativa del fisico Larry Shaw-a ragione insignito del titolo “il principe del PIgreco”- nel 1988 all’Exploratorium di San Francisco, nel 2009 trova Udine come primo comune italiano a celebrare l’evento e dal Marzo del 2020 la data è stata assorbita dalla Giornata Internazionale della Matematica(proclamata tale dall’UNESCO nella 40a sessione della Conferenza Generale, 26 novembre 2019). Ma le ricorrenze celebrate in questa data non si fermano qui: il 14 Marzo ricorre anche la nascita del celebre fisico Albert Einstein(14 Marzo 1879) e la morte dell’altrettanto noto(quasi come una star)cosmologo Stephen Hawking(14 Marzo 2018); il Ministero della Cultura italiano ha proclamato la giornata del paesaggio. Dunque l’evento è stata l’occasione per afferrare gli intimi legami tra cultura popolare, saperi umanistici, musica, natura, paesaggio, matematica, fisica e cosmologia imparando le straordinarie gesta dell’intelletto umano che da Archimede fino alla realizzazione dei più evoluti supercalcolatori hanno saputo approssimare al finito le infinite cifre di un numero semplice, utile, ma sempre sfuggente e inarrivabile.
Riccardo Rosini, professore