20 Aprile, 2024
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I cittadini fanno ricorso al Tar per contrastare il biodigestore

In questi giorni si è tenuta una riunione indetta dall’associazione “Osteria Nuova e Galeria antica” con lo scopo di informare i cittadini delle aree interessate sui passaggi necessari   per contrastare il biodigestore, facendo ricorso al TAR.

L’evento è stato presenziato dal presidente e dal vicepresidente dell’associazione, rispettivamente Flavio Borfecchia e Marco Bernardini, i quali hanno raccontato gli sforzi e tutti i provvedimenti adottati fino ad oggi per fare in modo di essere ascoltati dalla giunta del sindaco di Roma.  Hanno poi descritto le varie problematiche che sorgerebbero dalla realizzazione del biodigestore anaerobico, che si ipotizza debba raccogliere circa 100 mila tonnellate di rifiuti organici, come il drastico rallentamento della viabilità a causa della inadeguatezza delle strade o la presenza di reperti archeologici sparsi per il sito, ma anche la possibilità di inquinamento della falda acquifera situata nella zona e, di conseguenza, l’inquinamento dei  prodotti coltivalti in loco.

Inoltre, va aggiunto che l’ENEA ha pubblicamente espresso le proprie preoccupazioni nei riguardi della struttura poiché potrebbe interferire con i protocolli di evacuazione o di trasporto di possibili sostanze dannose.

Una volta terminato di spiegare le varie conseguenze, che la presenza del biodigestore porterà, hanno chiesto il supporto dei cittadini e ringraziato le varie associazioni dei territori limitrofi, come Anguillara e Cesano. Hanno poi lasciato la parola all’avvocato che ha deciso di supportare la causa, Vittorina Teofilatto, la quale ha prima espresso i suoi ringraziamenti per l’invito e la sua volontà di aiutare, per passare successivamente alle possibili azioni da compiere e le difficoltà che si potrebbero incontrare. 

Dopo aver ascoltato le parole dei cittadini e risposto alle loro domande, poste per comprendere meglio il da farsi, l’avvocato e il presidente dell’associazione hanno ribadito che la soluzione è ancora piuttosto lontana e, per questo motivo, è necessario tutto il supporto possibile, anche economico, per poter continuare ad agire a protezione del territorio.
Claudio Colantuono
Redattore L’agone

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