8 Maggio, 2024
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A proposito dell’Etruria meridionale, fra sviluppo e valorizzazione

Parla il consigliere regionale Emiliano Minnucci, primo firmatario della legge

Il 29 settembre è stata approvata la proposta di legge concernente “Il piano straordinario di interventi settoriali e intersettoriali per lo sviluppo economico e la valorizzazione territoriale dell’Etruria meridionale” a iniziativa del consigliere regionale Emiliano Minnucci e della consigliera Marietta Tidei. Emiliano Minnucci, primo firmatario della Legge, descrive i fatti.

La legge per la valorizzazione dell’Etruria meridionale è un territorio di circa 1094,06 chilometri quadrati che si estende dal nord di Civitavecchia a Fiumicino comprendendo il territorio del lago di Bracciano e i Monti della Tolfa. Quali obiettivi realizzativi si pone e con quale peculiarità?

L’obiettivo precipuo della legge è quello di promuovere la realizzazione di un sistema integrato e partecipativo di sviluppo del territorio in grado di coniugare il patrimonio archeologico, storico, artistico, culturale e ambientale con le opportunità di crescita economica e occupazionale. Si esce dalla crisi con una progettualità forte e soprattutto con la capacità di fare rete, alla base della legge c’è proprio l’intenzione di favorire connessioni tra tessuto produttivo e amministrazioni per rilanciare il territorio e le sue potenzialità.

La legge punta allo sviluppo del territorio dell’Etruria meridionale sotto molteplici aspetti, come detto, quali il miglioramento delle infrastrutture, la conservazione del patrimonio storico, artistico e archeologico, la valorizzazione del patrimonio agroalimentare; dal punto di vista ambientale e dei giovani – due argomenti strettamente correlati – comprende una particolare attenzione?

La legge libera risorse che vengono messe a disposizione delle amministrazioni e dei privati che scelgono di puntare su una reale valorizzazione del territorio a partire dal prendersene cura: sono previste infatti risorse specifiche per il recupero ambientale di aree degradate e rinaturalizzazione di habitat naturali e difesa del suolo. Questa rappresenta una sfida per le nuove generazioni che vogliono entrare nel tessuto produttivo oltre che un’opportunità: possono concorrere infatti alla realizzazione degli interventi anche le associazioni, le organizzazioni riconosciute che si occupano della valorizzazione e della promozione del territorio nonché ulteriori soggetti economici privati. Inoltre, gli effetti positivi di una crescita sostenibile e rispettosa dell’ecosistema sono di per sé un lascito alle generazioni future.

Come pensa che si possa valorizzare il ricco patrimonio artistico, storico e culturale del nostro territorio migliorando anche il decoro urbano e la pulizia delle nostre cittadine?

Tra i punti qualificanti su cui la legge fa perno vi sono risorse per gli interventi volti a favorire la conservazione, la valorizzazione e la riqualificazione del patrimonio storico, artistico e archeologico, finalizzati all’incentivazione, alla promozione e all’incremento delle attività turistiche e culturali.

Da un lato dunque valorizzare quanto di importante e prezioso c’è già nel territorio, dall’altro di pari passo rendere le città fruibili, agili, ben collegate, decorose: pronte per accogliere ed ampliare una storica vocazione turistica che intendiamo contribuire a rilanciare con questo strumento.

La progettualità dei Comuni rischia di riscontrare problematiche con le (poche) risorse economiche (oggi con il Pnrr) di cui dispongono attualmente. Come pensa che possano reperirle per concretizzare le idee?

Il fondo per lo sviluppo economico e la valorizzazione territoriale dell’Etruria meridionale pari a 2.700.000 euro nel biennio 2022/2023. E’ solo l’inizio, chiederemo ulteriori risorse per permettere di ampliare la possibilità di partecipazione e per mettere in campo progetti sempre più ambiziosi. E’ proprio dalla considerazione del fatto che i comuni, anche quelli più virtuosi, hanno oggettiva difficoltà di spesa che abbiamo deciso di investire in maniere importante, ma ribadisco: quello che è qualificante è la volontà di creare una rete diffusa di soggetti che scelgono di promuovere il territorio.

La legge sull’Etruria meridionale guarda all’orizzonte con attenzione al passato attraverso il potenziamento e lo sviluppo di ciò che è parte della storia del territorio, della tradizione, del patrimonio artistico e culturale. Viene approvata a ridosso delle ultime elezioni, come vede il futuro?

La sciagurata caduta anticipata del governo ha generato ulteriori incertezze verso il futuro ed un certo scoramento nell’elettorato, come dimostra l’astensione record registrata. Per recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini credo che l’unica ricetta sia quella di mettere in campo politiche concrete, serie, al servizio delle comunità e che guardino al futuro. Penso che la legge per la valorizzazione dell’Etruria meridionale vada proprio in quella direzione.

Marzia Onorato

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