28 Aprile, 2024
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Arianna Tamanti, la ragazza di Anguillara

Persiste ancora in noi un forte senso di smarrimento per quanto accaduto pochi giorni fa alla tredicenne Arianna Tamanti. Come tanti, l’otto di ottobre, ho ricevuto anch’io la notizia della scomparsa della ragazza e quindi l’invito a fare qualcosa per ritrovarla. Al momento sono rimasto esterrefatto, poi mi sono adoperato per divulgare la notizia a quanti conosco. Ora a distanza di qualche giorno dal felicissimo ritrovamento di Arianna, mi chiedo il perché accadono queste cose brutte. Tutti vorremmo trovare delle risposte per prevenire situazioni del genere, perché fanno davvero male e segnano per sempre la nostra vita. Fatti così dolorosi commuovono tutti, perché tutti temiamo che accadano e dunque è dovere di tutti interrogarsi sul perché accadono. Non perché in passato non siano accaduti, ma oggi hanno una frequenza piuttosto alta e ciò ci preoccupa molto.

Perché?
Ci moviamo in un tempo di profondo cambiamento non solo climatico ma sociale, politico, culturale e di vita.
La “Ricerca” si spinge in ogni direzione e grazie ad essa e ai suoi frutti siamo diventati più longevi e abbiamo, un po’ tutti, a disposizione molto di più rispetto alle ristrettezze del passato, in ogni situazione. Nel volgere di pochi anni siamo divenuti super tecnologici e abbiamo una massa di mezzi di comunicazione e di opportunità, anche se molta parte della popolazione non è in grado di usare o di usufruirne. Alcuni “tuttologi” sostengono che le cause sono da ricercare nella mancanza di “tutele”, in senso ampio, che la politica non ha saputo introdurre. Un progresso privo di accompagnamento, quindi disordinato, che non tiene conto dei rischi eventuali.

Tra le possibili cause

  • Accusano alcuni mezzi di comunicazione e tra questi il telefonino, dato in tenera età, che consente di relazionarsi, ininterrottamente, nel bene e nel male.
  • L’eccessiva tolleranza nei confronti di comportamenti, azioni, scelte di vita che erano un tempo considerati censurabili.
  • Aver confuso la libertà con il libertinaggio.
  • Aver scelto di vivere appieno il presente (carpe diem) tanto « del doman non c’è certezza » come scriveva Lorenzo il Magnifico.
  • Aver dato al concetto di famiglia un significato nuovo, radicalmente. Si preferisce un legame meno impegnativo per risolvere eventuali controversie tra i due in modo rapido e sbrigativo. Naturalmente questo stato di provvisorietà, ove anche dovesse durare molti anni, incide sulla educazione e sullo sviluppo armonico dei figli e il loro futuro.

Cause diverse che convivono nel nostro quotidiano e ognuna di queste però ha effetti diversi e ci caratterizza. A volte lo stesso individuo ha in sé una mescolanza di fattori che lo rendono diverso a seconda del diverso momento nel quale si trova. Dovremmo dubitare più spesso di noi e sulle nostre sicurezze e certezze, perché se ci imbattiamo in quelle sbagliate produciamo conseguenze gravi su di noi e sugli altri. La vita è un dono prezioso che ci viene dato e noi abbiamo il dovere di tutelarlo e regalarlo con amore agli altri. Nel nostro agire non manchi la prudenza e il rispetto reciproco e facciamo per gli altri ciò che vogliamo che sia fatto per noi.

Alla brava Arianna, con gioia, formulo gli auguri di cuore per una vita piena di grandi successi.
Franco Marzo

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