14 Dicembre, 2025
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Il forum dedicato ad Albino Luciani

L’Italia Γ¨ un Paese forestale, con quasi un terzo della sua superficie coperta da boschi, ma gli italiani, incredibilmente, non ne sono a conoscenza. Eppure, per β€œriabitare la montagna”, come invita Greenaccord Onlus con la sua ultima iniziativa di formazione per i giornalisti ospitata dal Centro Papa Luciani a Santa Giustina, occorre assumere lo sguardo profetico dell’ecologia integrale di Papa Francesco per la quale la giustizia sociale Γ¨ possibile solo se si integra con la giustizia ambientale, per un benessere armonico sincero e duraturo che rimette al centro il diritto alla felicitΓ  delle persone.

β€œI servizi ecosistemici, ossia i benefici multipli che la natura Γ¨ in grado di assicurare all’uomo – ha ammesso il professore del Dipartimento β€œTerritorio e Sistemi Agro-Forestali” dell’UniversitΓ  di PadovaΒ Davide Pettenella – non sono ancora diventati un patrimonio conoscitivo dell’opinione pubblica, ma sarebbe utile che questo avvenga presto per comprendere la loro utilitΓ  nell’implementazione delle politiche pubbliche necessarie a raggiungere gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione della nostra economia al 2030 e al 2050. In particolare, conoscere le opportunitΓ  offerte da ecosistemi delicati, ma fondamentali, come i boschi, permetterebbe di valutare le potenzialitΓ  delle biomasse che, sostituendo i materiali di origine fossile, consentirebbero al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi del Green New Deal”. Tra i materiali naturali e riciclabili che andrebbero maggiormente impiegati e valorizzati nel nostro Paese – come ha evidenziato la presidente della Fondazione BioarchitetturaΒ Witti Mitterer, riconosciamo il legno – e, in particolare, il legno massello – che, oltre a resistere meglio dell’acciaio agli incendi sempre piΓΉ diffusi, consente di realizzare, come confermato dai numerosi esempi illustrati, green buildings davvero ad impatto zero e climaticamente adattivi.

La nuova frontiera normativa del DNHS, ossia del β€œprincipio di innocuità” e dell’assenza del danno che deve essere garantita quando si pianificano e realizzano interventi che possono avere un qualche impatto socio-ambientale ed economico, richiama, pertanto, l’approccio tanto pragmatico quanto olistico dell’ One Health: i processi innescati devono essere in grado di assicurare tanto il benessere umano quanto degli animali e del pianeta perchΓ©, come si evince dalla Laudato Si’ di Papa Francesco, β€œtutto Γ¨ connesso e tutti sono in relazione”. Ne consegue, come ha evidenziato il direttore del Centro di ricerca β€œSport, Montagna e Salute”,Β Federico Schena, che la relazione tra ecosistemi e salute, ancor piΓΉ dopo la pandemia, Γ¨ sempre piΓΉ intima e che i paesaggi montani, con i loro scrigni di biodiversitΓ , possono rappresentare, dal punto di vista medico e psicologico, anche una β€œcura” per chi Γ¨ affetto da patologie urbane come stress e depressione.

La possibilitΓ  di trasformare le aree interne e i borghi montani in green communities, insieme all’opportunitΓ  prevista dal Pnrr di far nascere e diffondere le comunitΓ  energetiche nelle cittΓ  con un fondo di oltre 2 miliardi di euro, ha animato l’intervento appassionato diΒ Gabriella Chiellino, architetto e presidente di Eambiente Group, che ha ricordato sia quanto in Veneto l’assenza di un piano energetico regionale rischi di alimentare confusioni e contraddizioni tra i diversi operatori professionali che vorrebbero corroborare i processi innovativi ed evolutivi di conversione ecologica; sia quanto sarΓ  complicato rispettare le scadenze del Pnrr entro il 2026 nella difficoltΓ , per enti pubblici e imprese, di ingaggiare le giuste e adatte competenze che poi dovrebbero far camminare i progetti finanziati. Ne deriva, dunque, l’onere, da parte delle Istituzioni, di ascoltare e interpretare i fabbisogni delle comunitΓ  locali per realizzare progetti integrati di sviluppo sostenibile in grado di contrastare le crescenti disuguaglianze e ridurre gli impatti degli eventi estremi di origine antropica indotti dai cambiamenti climatici sempre piΓΉ intensi e frequenti che, senza adeguate misure di adattamento, potrebbero accrescere le povertΓ  e le tensioni.

β€œNell’anno internazionale della montagna – hanno sottolineato il peruvianoΒ Eric ChavezΒ della FAO e la coordinatrice costaricense di Latin Clima,Β Katiana Murillo – per evitare che questa ricorrenza sia solo una delle tante occasioni celebrate senza che determinino un reale cambiamento, pertanto, con passione civile e vocazione ambientale rilanciamo l’appello alla comunitΓ  mondiale di non mercificare e β€œfinanziarizzare” i beni naturali non rinnovabili e sempre piΓΉ limitati dal cui equilibrato approvvigionamento e consumo determinerΓ  la nostra sopravvivenza e, nel nome di Papa Luciani, la nostra responsabilitΓ  di non lasciare alle prossime generazioni un insostenibile debito ecologico”.

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