Senza soluzione di continuitΓ , la guerra continua, la settimana si chiude con lβaffondamento della corazzata russa che oltre gli Urali definivano βammiragliaβ, ma il cancro di una stampa che βvedeβ coi paraocchi resta. I quotidiani, a seconda dello schieramento politico, puntano le nove colonne sullβattacco agli antagonisti di circostanza, in una sorta di infantile βlui Γ¨ peggio di meβ. E certi media prendono β purtroppo β le sembianze di quei salotti televisivi dove dietrologia e vanitΓ la fanno da padroni. Peccato, potevamo avere unβinformazione diversa, anche se siamo convinti che al traguardo di una stampa migliore ci si potrebbe arrivare. Biden non andrΓ in Ucraina, in compenso Γ¨ stata riaperta l’ambasciata italiana a Kiev; ma fra le news settimanali colpisce quella della ragazza francese morta dopo aver mangiato una pizza surgelata. Cui si aggiunge la morte sul lavoro di tre italiani, a Sassari, Cesena e Trento. La politica regna sovrana, e la cosa potrebbe andare anche bene; ma quando anche la politica locale si adegua ai nani e alle ballerine che spadroneggiano in televisione, allora il guaio Γ¨ grosso. Negli ultimi due anni il vaccino Γ¨ diventato una guerra fra favorevoli e contrari, negli ultimi due mesi ci sono stati giorni in cui il chiacchiericcio degli βespertiβ di guerra ha fatto male tanto quanto le immagini di bombardamenti, popoli in fuga, morti. CosΓ¬, mentre la minaccia nucleare appare dietro lβangolo, e la gente perde la testa per la piΓΉ stupida delle litigate nel traffico, viviamo una ennesima Pasqua di speranza.
Massimiliano Morelli
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