14 Dicembre, 2025
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Ignazio Vian, storia di una scuola e di un uomo

Il liceo Ignazio Vian nacque nel 1967 ed ebbe come primo preside il suo fondatore, ossia il professor Cesare Pavese, che rimase a capo dell’istituto fino al 1981.
Inizialmente il Liceo Vian non si trovava dove Γ¨ collocato oggi, in largo Cesare Pavese, per l’appunto; infatti solo nel 1980 il Liceo si Γ¨ insediato nell’attuale sede, che fu appositamente realizzata.
Dal 1989 al Liceo scientifico di ordinamento tradizionale si affiancΓ² una sezione di sperimentazione P.N.I. (Piano Nazionale di Informatica); nel 1994 nacque il Liceo classico, con la sperimentazione della lingua inglese fino all’ultimo anno; tale assetto evolse infine nel 1995 con l’istituzione anche del corso di Liceo scientifico sperimentale ad indirizzo linguistico.
Oggi il Liceo Vian puΓ² vantarsi di avere ben tre corsi diversi, ossia il corso scientifico, quello classico e quello linguistico. L’istituto possiede anche altri tre corsi piΓΉ specialistici, che sono: il corso scientifico robotico, entrato in sperimentazione durante l’anno scolastico in corso; il corso di liceo classico Cambridge; e infine il corso di liceo linguistico Esabac, che consente di ottenere un doppio diploma alla fine del percorso scolastico, ossia quello in italiano e quello in francese.
Inoltre il Liceo Vian non ha sede solo a Bracciano, bensΓ¬ anche nella vicina Anguillara, dove svolgere un al percorso scolastico di tipo scientifico, (sezione attivata nell’anno scolastico 2010-2011) e da questo possibile iscriversi anche all’indirizzo linguistico con spagnolo. Nell scolastico 2008-2009 fu attivata una sezione staccata del Liceo nel Comune di Manziana, costituita da una quarta ginnasio e una prima liceo scientifico. Tale sezione staccata di Manziana, perΓ², dall’a. s. 2010-2011, non Γ¨ piΓΉ attiva.


Ignazio Vian nacque a Venezia il 9 febbraio 1917 e fu un militare e partigiano italiano.
Egli fu tenente di complemento della Guardia alla Frontiera presso Boves. Dopo l’annuncio dell’armistizio decise di lottare contro i tedeschi sulla Bisalta.
Fu inoltre uno dei primi a fondare una formazione partigiana.
In missione a Torino, il 19 aprile 1944 fu arrestato dai tedeschi e poi detenuto nel carcere delle “Nuove” nel cosiddetto “braccio tedesco”, occupato dalle SS. Ogni giorno veniva portato nella caserma di via Asti dove veniva torturato perchΓ© svelasse i nomi dei partigiani e i loro nascondigli, ma nonostante le terribili torture, lui non tradΓ¬ mai i suoi compagni e anzi sappiamo anche che scrisse, con il suo stesso sangue, sul muro della cella in cui era detenuto: β€œmeglio morire che tradire”. ArrivΓ² a tentare il suicidio in carcere, tagliandosi le vene, ma per sua sfortuna fu curato dai suoi carcerieri perchΓ© fosse in condizioni di ricevere la pena di morte, sarebbe dovuto morire nel peggiore dei modi.
Fu impiccato ad un albero in Corso Vinzaglio, nel centro di Torino, insieme a Battista Bena, Felice Bricarello e Francesco Valentino. I loro corpi rimasero appesi per una settimana, perchΓ© i tedeschi vietarono di dare loro sepoltura, affinchΓ© fossero di monito alla popolazione. Nel maggio 1945, durante i giorni della liberazione della cittΓ , l’albero fu ornato spontaneamente, dalla popolazione, di fotografie, fiori e lettere ai martiri.

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