L’ex senatore ed ex presidente della Regione Lombardia: ho fatto ricorso perché era leso il mio diritto a non morire di fame”

Ci sono due sentenze che stabiliscono che devo avere la mia pensione. Soldi che io ho versato e che non tolgo ai cittadini italiani”. Così Roberto Formigoni, intervistato a ‘Non è l’Arena’ su La7 a proposito delle polemiche sui vitalizi.

“Nessun vitalizio – ha insistito l’ex senatore ed ex presidente di Regione Lombardia condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione – la magistratura del Senato, in regime di autodichia (la facoltà, di cui godono alcuni organi costituzionali, di decidere autonomamente ed in deroga al principio di separazione dei poteri i ricorsi avanzati dai propri dipendenti avverso atti di amministrazione prodotti dagli organi stessi, ndr) ha emesso due sentenze che devono essere rispettate. Ha detto che quella che riceverò è una pensione. Mi è stato sequestrato dalla Corte dei Conti il vitalizio della Regione ma non ha potuto intervenire su quella del Senato perchè è una pensione”.

“Si tratta – ha detto ancora Formigoni ricordando di aver lavorato 34 anni “al servizio del Paese, 18 in Regione Lombardia” – di 2mila, 2.200 euro al mese. Lo vedremo appena arriva, non certo di 7 mila come è stato detto”. “E’ la pensione che io ho messo via mese dopo mese versando i contributi ogni anno. Ho fatto ricorso perchè era leso il mio diritto a non morire di fame”

(AGI)

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