24 Aprile, 2024
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“Nel Pd serve un chiarimento politico”, dice Bettini

L’esponente della Direzione nazionale chiede una discussione nell’Assemblea nazionale dei prossimi giorni, prima del congresso.

 

Nel partito – afferma – “mai c’è stato un ruolo così decisivo delle minoranze.

Forse non ricordano i tempi di Renzi”.
E sulle alleanze invita a guardare nel M5s

L’Assemblea nazionale deciderà quando fare il congresso ma “il chiarimento politico” all’interno del Pd “va fatto adesso perché non è possibile continuare ancora per con questo ruolo di logoramento iniziato dalle minoranze nei confronti del segretario“. Lo ha detto a Anteprima Studio 24, su RaiNews24, Goffredo Bettini, componente della direzione nazionale.

Un logoramento, ha spiegato, che non è arrivato da “tutte le forze di opposizione, ma da alcuni esponenti, che mi hanno anche detto che io non posso parlare, come il sindaco di Firenze, Dario Nardella”. L’esponente dem ha assicurato che da quando Zingaretti è segretario “mai c’è stato un ruolo così decisivo delle minoranze, forse non ricordano i tempi di Renzi. Chiedono una gestione unitaria? E’ stata accogliente, protettiva e il potere interno è distribuito in modo equilibrato”.

Per Bettini, ancora, ora “bisogna capire cosa deve diventare il Pd: se deve aggiungersi a un corpaccione centrista e senza anima, oppure costruire una forza progressista”.

“Per il futuro le alleanze vanno verificate, ma se andrà avanti il processo di ulteriore modifica in positivo del M5s, è evidente che lì dobbiamo trovare i nostri alleati“, ha affermato ancoora ribadendo l’urgenza “di costruire un Pd all’altezza dei tempi e del futuro. Sento oggi la necessità di dare una linea al Pd, la discussione del congresso deve essere questa”.

A chi gli ha chiesto se è in atto un’Opa sul partito da parte dei renziani ha rplicato infine: “Non so se ci sia un Opa dei renziani sul Pd. Penso che il problema di Renzi sia quello di dare un senso alla presenza di Italia viva”. “Il Pd resta la forza fondamentale del campo democratico. Renzi pensi a dare una prospettiva politica al suo movimento”.

(Agi)

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