5 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Gruppo di cinghiali a spasso alla stazione di Terni

Sono numerose le segnalazioni che giungono da Terni per l’attraversamento nelle strade di famiglie di piccoli gruppi di cinghiali che girano indisturbati in città procurando molteplici incidenti ed in qualche caso anche decessi e il contesto generale causato dalla pandemia ha peggiorato la situazione.

L’ultimo avvistamento è avvenuto ieri alla stazione ferroviaria di Terni. In un video pubblicato su faceboock si nota un gruppo di piccoli cinghiali girare indisturbato tra i binari.

Di recente Miche Rossi,consigliere comunale di Terni Civica,aveva denunciato all’amministrazione comunale il pericolo dello sconfinamento degli animali in città ed aveva chiesto l’intervento urgente delle autorità preposte per evitare incidenti e per tutelare l’incolumità dei cittadini.

La casistica di cinghiali a spasso per le città italiane è sempre più comune ad esempio a Roma,gli abitanti di alcune zone si sono rassegnati alla loro presenza.

L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), gli agricoltori e la Coldiretti hanno lanciato l’allarme, ma da anni la risposta da parte delle istituzioni in molti casi non è sufficiente.

Il tecnico faunistico Fiore Serrani in un documento pubblicato dall’agenzia Agi ha spiegato il fenomeno “Dagli anni sessanta l’area boscata è raddoppiata su tutto il territorio, e questo contribuisce alla diffusione degli ungulati, che seguendo l’alveo del fiume o le fasce verdi si possono ritrovare in piena zona urbana”

Le popolazioni di cinghiali, cervi e caprioli sono aumentate costantemente: l’abbandono delle coltivazioni in ambiente montano, che ha interessato oltre due milioni di ettari di superficie agricola negli ultimi venti anni, la diminuzione delle attività di caccia e l’aumento delle aree protette ne hanno favorito significativamente la diffusione.

Ma l’elemento forse più importante è stato proprio il costante aumento di superficie forestale nel Paese.

Dal 1990 a oggi questa è cresciuta costantemente, fino a coprire il 34,7% del territorio nazionale (corrispondente a ben 10.467.533), e creando un habitat particolarmente favorevole alla presenza di animali selvatici.

I cinghiali si affacciano nei centri urbani e a volte interferiscono addirittura con la circolazione: la presenza di cinghiali su tutta la Penisola ha raggiunto da tempo il punto di guardia, e la crescente densità di popolazione di questi animali rischia di essere un pericolo sia per gli umani che per loro stessa.

Secondo i più recenti dati forniti dalla Banca dati ungulati dell’ISPRA, i cinghiali presenti in Italia sono aumentati del 50-60% .

 

(QuotidianodellUmbria)

Ultimi articoli