28 Marzo, 2024
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Bergodi, lettera aperta a Tondinelli: dichiarazioni, a dir poco fantasiose, su Cupinoro

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Presidente dell’Università Agraria Alberto Bergodi al Sindaco di Bracciano

Caro signor Sindaco, è chiaro che lei si sta preparando ad affrontare la prossima campagna elettorale e non voglio entrare, per ora, nel merito degli altri punti che ha elencato nel suo discorso di ufficializzazione della sua candidatura, ma le sue dichiarazioni, a dir poco fantasiose, riguardo la situazione di Cupinoro, mi hanno lasciato basito e, per la qualità del ruolo che ricopro, non posso esimermi dal fare chiarezza.

Lei ha strumentalizzato da subito il vero interesse (che per il ruolo che lei rappresenta dovrebbe conoscere, ma che a quanto pare non sa o finge di non sapere) dell’Università Agraria, che è semplicemente quello di recuperare e bonificare quei terreni, come abbiamo fatto con il demanio militare (280 ettari), I quali sono tornati ad essere utilizzati per gli scopi previsti e non per le esercitazioni militari. L’Università Agraria proponeva un impianto di compost e, guarda caso, erano pervenute delle richieste proprio da Società che si occupano della raccolta rifiuti, per avere in affitto, o addirittura in vendita, l’area di Cupinoro, (chissà per fare cosa). Tale richieste non sono state mai prese in considerazione da parte dell’Ente. Lei dovrebbe sapere (ma sembra di no) che l’Università Agraria non ha nessun potere decisionale in merito. Questo potere lo ha avuto lei, quando decise di nominare la dottoressa Silvia Fiori alla carica di presidente della Bracciano Ambiente e Fu la dottoressa Fiori a richiedere la disponibilità dell’area per un piano di recupero dell’azienda, per poi utilizzare successivamente la nostra delibera in sede di Consiglio Comunale, al fine di dichiararne il fallimento. In ogni caso anche lei era presente all’audizione della Commissione Ambiente e Rifiuti presso la Regione Lazio, dove i nostri intenti furono più che chiari. A seguito di quella audizione, durante la quale il sottoscritto ha invitato la citata commissione a fare un sopralluogo, per verificare lo stato in cui erano stati lasciati i terreni (che lei dovrebbe sapere, ma che non sa), fu effettuato il sopralluogo congiunto, in seguito a cui iniziarono le pratiche per il capping. In quella audizione furono fatte le registrazioni degli interventi, che la invito a riascoltare attentamente, perché probabilmente era un po’ distratto. Detto questo, caro signor Sindaco, voglio palesarle un paio di argomentazioni, che ravviso non essere di sua conoscenza (eppure dovrebbe saperle…, ma non le sa). I lavori per il capping iniziarono circa un anno fa e questo grazie all’impegno dell’Università Agraria, con la collaborazione della Regione Lazio, nella persona dell’ingegner Palumbo, e grazie soprattutto alla collaborazione del curatore fallimentare della Bracciano Ambiente, Dr. Sirleo. In una sinergica collaborazione tra i nominati attori, si è provveduto alla rimozione dei materiali abbandonati sui terreni ed alla loro bonifica. Questi interventi certamente (purtroppo!) non sono minimamente imputabili al suo interessamento, ma esclusivamente a quello dell’Università Agraria (cosa che dovrebbe sapere bene, ma che non sa). Ora, dato che Lei afferma di vigilare su Cupinoro, come mai ad oggi non ha svolto quelle azioni che sono di sua competenza (che lei dovrebbe sapere, ma che non sa)? Visti i numerosi solleciti ricevuti negli anni proprio dall’Università Agraria, come mai non vengono ancora iniziati i lavori di ripristino dell’ex cava VAIRA?? Guarda caso è l’unico onere che il Comune di Bracciano ha nei confronti di Cupinoro, ma non se ne vede traccia. Non dovrebbero esserci le polizze fidejussorie a garanzia per tali ripristini?? (Cosa che lei dovrebbe sapere, ma che non sa). Se anche lei volesse degnarci di procedere ad un sopralluogo, sempre che sappia dove sia ubicato l’ingresso di Cupinoro, le mostrerei sia come stanno procedendo i lavori di capping e bonifica, sia lo stato dell’area ex cava VAIRA (ripristino che avrebbe dovuto garantire lei!!) L’università Agraria e la Regione Lazio la loro parte la stanno facendo, la sua a quando???

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