6 Maggio, 2024
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Non si è sciolto il sangue di San Gennaro. L’abate: “Rimane solido”

Il ‘miracolo’ non si è rinnovato.

Secondo la tradizione, questa è l’ultima delle tre date (le altre sono la prima domenica di maggio e il 19 settembre) in cui il sangue si scioglie ma l’abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio, è stato chiarissimo al termine della messa della mattina

Oggi è il giorno. Il 16 dicembre. La data in cui si attende la liquefazione del sangue di San Gennaro. Ma il ‘miracolo’ non si è rinnovato. Secondo la tradizione, questa è l’ultima delle tre date (le altre sono la prima domenica di maggio e il 19 settembre) in cui il sangue si scioglie ma l’abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio, è stato chiarissimo e al termine della messa della mattina, quella delle 9, ha affermato: “Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte – ha spiegato l’abate – il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido“. La liquefazione avviene dal 1389, anno in cui per la prima volta il ‘miracolo’ è stato attestato. Ma cosa è accaduto in passato quando il sangue è rimasto solido? Nel settembre del 1939 è scoppiata la seconda guerra mondiale, nel 1943 è stata la volta dell’occupazione nazista. Ancora, nel 1973 c’è stata poi l’epidemia di colera mentre nel 1980 il drammatico terremoto in Irpinia. Insomma, la mancata liquefazione viene considerata portatrice di eventi nefasti. C’è tempo fino a stasera. La teca sarà riportata nella Cappella alle 12 per essere ripresa nuovamente alle 16.30.

Alle 18.30 sarà celebrata la messa, ed è allora che i fedeli sapranno se è avvenuto il cosiddetto “miracolo laico“, così chiamato perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest’anno però le celebrazioni si svolgono sull’altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all’interno della Cappella, che ha dimensioni più contenute.

(Il Fatto Quotidiano)

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