Passeggeri raddoppiati con la zona gialla, domenica accessi a singhiozzo. Atm: se sarà necessario ci saranno altre sospensioni nelle stazioni
Finisce la zona arancione, scatta la zona gialla: il giorno dopo il numero di passeggeri in metropolitana raddoppia. Le nuove aperture di domenica e la maggior libertà di movimento hanno avuto un effetto pratico sul trasporto pubblico, in parte prevedibile, ma con queste percentuali chissà: fatto sta che domenica le fermate di Duomo, Cadorna e Garibaldi sono state chiuse a singhiozzo con stop da una decina di minuti in media, da mezzogiorno al tardo pomeriggio, questo perché i passeggeri erano troppi e le norme del Dpcm di inizio novembre – che stabiliscono un riempimento massimo del 50 per cento della capienza dei mezzi – erano lì lì per venire superate.
I numeri degli accessi alla rete del metrò dicono che fino a sabato scorso, in raffronto alle stesse date dell’anno precedente, il numero di passeggeri si aggirava al 20 per cento. Tradotto: fatti 100 i passeggeri del 12 dicembre 2019, erano 20 lo stesso giorno di quest’anno. Poi domenica inizia il periodo giallo, e dei 100 dell’anno scorso nelle carrozze ce ne sono 40.
L’obbligo imposto dal decreto della presidenza del Consiglio del 4 novembre è, come detto, quello di non superare la soglia del 50 per cento di posti disponibili. Il sistema di calcolo in metropolitana è automatico, un algoritmo conteggia i passaggi ai tornelli. Appena ci si avvicina alla soglia, le fermate calde vengono chiuse all’accesso, e così anche i passaggi interni che connettono linee diverse.
” Nei prossimi giorni saremo costretti, se necessario, a ripetere questi blocchi momentanei ” , si spiega da Atm. Le linee guida governative sono chiare e l’approccio sia del Comune che dell’azienda è quello del massimo rigore. ” Oggi ( ieri, ndr) il numero di passeggeri è diminuito di nuovo – dice l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli – . Oggettivamente il passaggio al “giallo” era considerata un’occasione per promuovere il commercio, del resto ai milanesi glielo avevamo detto anche noi. Abbiamo per questo potenziato il trasporto pubblico domenica”.
Il flusso degli accessi ha seguito la curva tipica domenicale, stesse accortezze e precauzioni verranno prese per il prossimo fine settimana. L’ultimo prima del nuovo parziale blocco natalizio. ” Oltre ai potenziamenti sulla linea – aggiunge Granelli – e alle iniziative già in piedi come i voucher taxi, contiamo molto sulla diversificazione degli orari ” . Palazzo Marino ci sta ragionando assieme alla prefettura, in vista del rientro generale dopo le festività: l’ora calda è quella tra le 8 e le 9, spostando parte degli orari di ingresso a scuola, e così anche le aperture di negozi e uffici, il flusso dovrebbe diluirsi.
Rimane inoltre in forza la squadra sul campo di assistenza alla clientela assieme alla security, per indirizzare i flussi in ingresso ed uscita; una task force di 400 persone su tutta la rete del trasporto pubblico cittadino. Sono rimasti anche i marker rossi in tutte le zone di attesa, così come la segnaletica dei percorsi guidati nelle stazioni. Resta ovviamente, tassativo, l’obbligo di indossare la mascherina durante il viaggio e in attesa.
Fin qui il funzionamento nelle 113 stazioni del metrò, mentre per i mezzi di superficie in caso di raggiungimento della capacità massima del mezzo, il conducente invita con annunci sonori gli ultimi passeggeri saliti a scendere e ad attendere il mezzo successivo. Le fermate in quel caso possono venire saltate dall’autista, e i mezzi riportano la scritta ” completo” per avvertire chi sta a terra. Ad oggi, tra attività notturne e diurne, sono impiegate altre 400 persone per sanificare i 1.600 mezzi della rete metropolitana. A bordo il ricambio d’aria è previsto ogni tre minuti sui bus, ogni sei minuti sui treni.
(La Repubblica)


