24 Aprile, 2024
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Valanga di fake news: i media del Cremlino hanno tentato di influenzare le elezioni Usa

Lo affermano gli analisti di EuVsDisinfo, la task force del Servizio esterno della Commissione europea specializzata nel contrasto alla propaganda malevola straniera

 

BRUXELLES – I media pro Cremlino specializzati in fake news e complottismo nei giorni precedenti al voto americano hanno messo in campo il loro arsenale di disinformazione per sostenere Donald Trump e gettare discredito su Joe Biden. Ad affermarlo sono gli analisti di EuVsDisinfo, la task force del Servizio esterno della Commissione europea specializzata nel contrasto alla propaganda malevola straniera in un documentato articolo pubblicato il 4 novembre dal titolo “Pro-Kremlin media on Us Elections: Trump good, Biden bad”.

“I media controllati dallo Stato russo e i loro affiliati – scrivono gli esperti dell’Unione – hanno chiaramente giocato in favore di Donald Trump contro Joe Biden”.

Ad esempio, aggiungono, “tra il 2 e il 15 ottobre la narrativa sui media pro Cremlino ha raccontato che un secondo mandato di Trump gioverebbe agli Stati Uniti e alle relazioni Usa-Russia mentre un’amministrazione Biden sarebbe un disastro per entrambe”.

Una dialettica evidente sulla versione in inglese di Rt e Sputnik e sulle edizioni in spagnolo dei diversi outlet finanziati o controllati direttamente dal potere putiniano capaci di raggiungere un vasto pubblico globale e soprattutto di nutrire i vari canali complottisti e di disinformazione internazionali o all’interno degli Stati Uniti con il vantaggio di orientare e distorcere il dibattito pubblico in modo subdolo.

Nel periodo preso in considerazione dagli esperti europei, Trump è stato criticato dai media pro Russia quel tanto da rendere credibile l’altra faccia della medaglia, ovvero le lodi al suo operato e soprattutto gli attacchi contro Biden basati su fake news già ampiamente smentite ma rimesse in circolo in quanto considerate comunque efficaci.

I media russi controllati e finanziati dal Cremlino sono stati molto attivi anche nelle loro versioni in lingua spagnola concentrandosi su un pubblico rivolto a sinistra.

In questo caso l’obiettivo non è stato tanto quello di lodare Trump, quando di screditare Biden o di tracciare un quadro pessimistico della situazione interna agli Usa.

“L’obiettivo – affermano gli analisti dell’Unione europea –  è di convincere gli elettori ispano-americani a restare a casa anziché votare per il partito democratico”. Protagonisti di questa strategia Rt Sputnik SpanishGeopolitica,News Front e Katehon.

Le tattiche utilizzate sono quelle tipiche del metodo russo e puntano anche a creare confusione e scoramento, in questo caso per danneggiare Biden. Basta vedere alcuni esempi della propaganda dei siti pro Cremlino, solo in apparenza contraddittori. I messaggi propagati dai vari media russi vanno da un generico “gli Usa sono nel caos” al “nessun candidato può migliorare la situazione”.

E ancora, “entrambi i candidati sono terribili” e “non importa chi vince, i poteri forti governano la nazione”. Questi media hanno inoltre puntato su narrative pro Trump sfornate dalle autorità russe e su accuse a Biden che, ad esempio, avrebbe preparato un colpo di stato contro il presidente o che se eletto porterebbe gli Usa al disastro economico.

“In alcuni casi – sottolinea EuVsDisinfo – la disinformazione pro Cremlino ha permeato la discussione pubblica in spagnolo ed è stata poi rilanciata da outlets locali”.

Con l’effetto di pervadere lo spazio mediatico, distorcere il dibattito e instillare il dubbio in ampie fasce della popolazione. Questo è ad esempio accaduto con le teorie complottiste secondo le quali dietro agli scontri razziali negli Usa ci sarebbe George Soros, accusato di volere ispirare anche tentativi di putsch democratici contro il presidente in carica.

Il metodo della disinformazione russa non punta sulla credibilità dei messaggi, ma sul loro martellamento: secondo diversi studi di esperti occidentali, infatti, anche se palesemente false le fake news se ripetute su vari canali della Rete fino a farle sfociare nel dibattito pubblico e nelle conversazioni private tra cittadini riescono comunque a condizionare parte della popolazione.

In generale, secondo gli analisti della Ue, Rt, Sputnik, News Front, Geopolitica e Katehon “hanno giocato un ruolo nella catena della disinformazione, riuscendo a garantire un impatto locale a messaggi originati dal Cremlino o quanto meno amplificandoli”.

All’interno della retorica pro Trump, dei messaggi anti Biden o delle narrazioni che puntano a creare confusione, sono state mescolate anche narrative collaudate sin dall’inizio della pandemia, ovvero articoli contro i vaccini, contro il 5G, la demonizzazione di Bill Gates e le teorie secondo le quali il Deep State starebbe cospirando contro Trump. Un vasto brodo di complottismo che punta a favorire la rielezione del presidente.

(La Repubblica)

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