25 Aprile, 2024
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MotoGp, Aragon: Rins vince, Mir nuovo leader.

Crolla Quartararo, Morbidelli sesto davanti a Dovizioso

ARAGON – Senza Marc Marquez e Valentino Rossi, la MotoGP è un delirio di sorprese. Sul circuito di Aragon crolla il francesino Quartararo, forse tradito dalle gomme: partiva dalla pole ma chiude lontanissimo (18°), non prende neanche un punticino e perde la leadership mondiale a favore del maiorchino Joan Mir, pilota Suzuki che a sua volta non ha mai vinto una corsa però è diventato il favorito numero uno al successo iridato. Taglia per primo il traguardo Alex Rins, ed è anche il trionfo di un italiano, il manager Davide Brivio, protagonista dell’impressionante crescita Suzuki in pochi anni. Sul podio sale il fratellino del Cannibale, perché questa è una pista che piace tanto ai Marquez (4 vittorie consecutive di Marc), e allora tocca ad Alex – che fino a domenica scorsa era il pilota più sottovalutato del paddock – tenere alto l’onore della famiglia catalana: un altro 2° posto, dopo quello di Le Mans, con una Honda di nuovo competitiva. Terzo gradino per Mir, che ora guida il ranking con 121 punti davanti a 2 Yamaha, oggi protagoniste in negativo: sono 6 le lunghezze di vantaggio su Quartararo e 12 su Vinales. Migliore degli italiani Morbidelli, 6°. E Dovizioso? Dopo la lite di ieri con il compagno di squadra Petrucci chiude 7° e resta incredibilmente in corsa per la vittoria finale: al ducatista mancano solo 15 punti dalla leadership.

Rins: “Un successo costruito nei primi giri” 

Quattro spagnoli nei primi quattro posti. Felicità Rins: “E’ stata una gara davvero incredibile, fantastica: sono stato calmo in partenza e ho costruito il successo nei primi giri. Mi sono reso conto che avevo qualcosa in più di Vinales, sono andato davanti e ho pensato solo a gestire il vantaggio”. Alex Marquez è la più grande sorpresa della giornata: “Non me l’aspettavo, ho attaccato come un pazzo dall’inizio alla fine, sono molto contento perché abbiamo fatto un gran lavoro per tutto il  weekend”.  

Vinales, la fuga farlocca 

Al via è stato un arcobaleno Yamaha, con Vinales subito in fuga – mezzo secondo di vantaggio dopo un paio di tornate – , le Petronas di Quartararo e Morbidelli dietro: ma Rins ha guadagnato un metro dopo l’altro e dopo 9 giri si è bevuto Maverick come un bicchier d’acqua, mentre anche Mir si è fatto sotto prepotente, a dimostrazione di una Suzuki potente e insieme agilissima. A metà corsa le M1 hanno sorprendentemente cominciato ad ansimare, però di brutto: braccate dalle Honda e soprattutto da un Alex Marquez ancora ispirato dal podio di Le Mans. Quattro spagnoli davanti a 10 giri dal traguardo: le due Suzuki di Rins e Mir, il Cannibale junior e un Vinales sotto choc. Nel frattempo, il francesino leader della classifica è letteralmente crollato, con il solo Morbidelli che provava a salvare la faccia.  

Alex Marquez, il fratellino che non ti aspetti 

La seconda parte della corsa esalta la prova di un impressionante Alex Marquez: il fratellino del cannibale potrebbe addirittura superare Rins, ma dopo una sbandata preferisce accontentarsi di un nuovo 2° posto. Il pilota Suzuki vince meritatamente una gara perfetta (“Ieri nessuno mi ha intervistato: ho capito che non ero certo il favorito, ma sapevo che in pista mi sarei rifatto”), mentre il suo compagno di squadra col 3° gradino del podio festeggia una incredibile leadership. Vinales perde un’altra grande occasione, ma la quarta posizione gli permette di essere sempre in lotta per il titolo. All’ultima curva Nakagami passa Morbidelli, umile e concreto come il certosino Dovizioso, che non sale sul podio da una vita ma può benissimo giocarsi il titolo. Vanno a punti altre tre Rosse, la migliore è quella di Miller che (9°) con la Pramac finisce giusto davanti all’Avintia di Zarco (10°), mentre Petrucci è 15°. Meglio del pilota umbro l’Aprilia di Aleix Espargaro (13°). Domenica prossima la rivincita, sullo stesso circuito. Valentino e Marc Marquez non ci saranno, aspettatevi altri colpi di scena.

(La Repubblica)

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