29 Aprile, 2024
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Studio Swg: alle Regionali il Pd conferma i voti …

 … e recupera chi si era astenuto alle Europee

L’analisi dei flussi di Swg dimostra che a Emiliano in Puglia va  il 40 per cento del non-voto del 2019.
A De Luca e Giani il 25. Anche lo sconfitto Mangialardi si riprende il 29 per cento. Ma il governatore pugliese fa il record portando via al centrodestra il 66 per cento dei voti del 2019

Vincenzo De Luca vince in Campania anche perché recupera i voti del 45 per cento di quelli che si erano astenuti alle Europee. Inoltre “ruba” il 25 per cento di quelli che erano andati al  centrodestra e il 18 per cento del bottino del Movimento Cinque Stelle. La Swg è andata a scavare nei movimenti elettorali delle regionali rispetto al dato del voto europeo del 2019.

Elezioni regionali, De Luca vince in Campania e tocca il 70 per cento 

 

L’analisi dell’istituto di ricerca rivela un movimento analogo anche il Puglia, dove ha vinto il dem Michele Emiliano. Il governatore uscente, che i sondaggi davano in grossa difficoltà, ha invece vinto facile grazie ad un recupero del 40 per cento degli astenuti dell’anno scorso e alla capacità di strappare ben il 66 per cento di elettori al centrodestra. In pratica due elettori su tre che nel 2019 avevano votato Salvini, Meloni e Berlusconi, ha cambiato barricata.

In Toscana, il candidato del centrosinistra Eugenio Giani vince perché porta a casa il 68 per cento dei voti che nel 2019 erano andati al suo schieramento, recuperando il 25 per cento dell’astensione. Prende invece molto poco ai grillini, solo il 4 per cento, agli altri partiti il 2 per cento, e solo l’1 per cento al centrodestra. Ceccardi riesce nell’impresa di fare meglio di Giani rispetto al bacino elettorale del 2019: conferma ben il 79 per cento dei voti del centrodestra. Ma lì si ferma perché strappa solo il 4 per cento ai grillini e il 3 per cento al Pd. E dall’astensione recupera solo il 14 per cento.

Questo trend che vede il Pd recuperare voti dall’area dell’astensione alle Europee si conferma anche nelle Marche, dove Maurizio Mangialardi, candidato del Pd uscito sconfitto, intercetta il voto del 29 per cento di chi si era astenuto nel 2019, e il 12 per cento di di elettori 5S. Secondo la Swg, il Pd ottiene attraverso il recupero del non-voto del 2019 il 25 per cento dei suoi consensi nelle Marche. Percorso inverso fanno i voti della Lega: il 32 per cento va a finire nel calderone delle astensioni.  Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra risultato vincente, riporta invece a casa il 78 per cento dei voti europei del centrodestra.

In Liguria sulla provenienza dei voti assegnati a Giovanni Toti, governatore riconfermato per il centrodestra, si fa notare come un terzo dei voti ricevuti è extra centrodestra: il 56 per cento, infatti aveva votato per il centrosinistra alle Europee. E quasi la metà dei consensi viene da Lega e Forza Italia per un totale del 79%. Riguardo ai Cinque stelle, solo un quarto degli elettori di un anno fa ha confermato il voto.

In Veneto il super vincitore Luca Zaia Zaia raccoglie tutti i voti del centrodestra e una quota di astenuti, rispettivamente il 76 per cento e il 16 per cento. Percentuali molto simili per la lista Zaia. Riguardo al Pd, la metà dei suoi voti si perde tra l’astensione (39 per cento) e la Lista Zaia.

(La Repubblica)

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