CI ATTENDONO mesi di resistenza.
Penso che in tempi brevi arriveranno segnali incoraggianti per cure e vaccini, il punto è come resistiamo a questi mesi. Serve ancora prudenza” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Frontiere, festival di Salute, intervistato dal direttore di Repubblica, Maurizio Molinari.
“Ci vorranno sei mesi per vedere la luce, ma questo non vuol dire azzerare il virus: all’inizio ci saranno poche dosi di vaccino e la scelta per l’Italia è che i primi ad essere vaccinati saranno medici e operatori sanitari e poi i fragili e gli anziani. Ci sono due partite: il vaccino e le cure ed anche per queste l’Italia è dentro la sfida. Al Toscana Life Science – ha sottolineato – si sta lavorando a promettenti anticorpi monoclonali ma saranno necessarie tutte le verifiche. Sui farmaci e vaccini saremo rigorosissimi”. “Le armi in campo cominciano ad essere tante e voglio dare un messaggio di ottimismo perchè ancora è dura, e ci attendono mesi di resistenza, ma alla fine – ha concluso – la battaglia la vinceremo”.
Il ministro si è poi soffermato sulla crisi economica che si è aggravata con la pandemia. Ricordando quanto sia importante investire nella sanità. “Non c’è un conflitto tra questioni sanitarie ed economiche: più insistiamo nella battaglia sanitaria e più saremo forti nel vincere la ripresa economica” ha detto Speranza. “Basta tagli, si deve investire, ripensando il Sistema sanitario nazionale. La parola chiave è ‘prossimità’ e il primo luogo di cura la casa”.
Su questo punto il ministro Speranza ha ricordato che l’Italia aveva l’assistenza domiciliare al 4% contro la media Ocse al 6%. “Con i soldi del decreto rilancio siamo passati al 6,7%,.il mio obiettivo è rendere l’Italia il primo paese Ue per assistenza domiciliare per over-65 e dobbiamo superare la media del 10%. Obiettivo – ha aggiunto – è anche rafforzare la telemedicina e la sanità digitale. Per questo, ogni euro che si mette sul Ssn è benedetto; quindi benvenuti Mes e Recovery”.
Parlando di investimenti, il ministro ha ricordato che “sono pronti i piani per la sanità da attuare grazie ai fondi Ue”. I piani sanitari da presentare per l’assegnazione dei fondi europei, ha precisato “sono pronti da tempo”. Tra gli ‘assi’ principali, ha detto riassumendone i contenuti, il rafforzamento di ospedali, assistenza sul territorio e sanità digitale. Il ministro ha poi invitato tutti a vaccinarsi contro l’influenza: “Quest’anno è ancora piu importante ed ottobre è il mese giusto per iniziare”.
Fra i temi affrontati anche quello della gestione del rischio contagio nelle scuole. “A scuola a decidere su tamponi e misure deve essere l’autorità sanitaria. Questa è la sfida più importante – ha detto Speranza – perché chiudere le scuole è stata la scelta piu difficile ma ora dobbiamo continuare sulla linea della prudenza. Dico a tutti di vaccinarsi perché quest’anno è ancora piu importante ed ottobre è il mese giusto per iniziare. Alle regioni è arrivato il 70% in più di dosi rispetto allo scorso anno”.
(Salute.eu) 22 Settembre 2020